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Lauria
Tursi - Lagonegro
chiesa
parrocchiale
San Nicola di Bari
Parrocchia di S. Nicola di Bari
Struttura; Coperture
altare - intervento strutturale (1990); ambone - intervento strutturale (1990)
XVI - XVIII(costruzione intero bene); XX - XX(restauro intero bene)
Chiesa di San Nicola di Bari
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Nicola di Bari <Lauria>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze lucane (costruzione)
Notizie Storiche

XVI - XVIII (costruzione intero bene)

Non si hanno notizie precise circa la fondazione della chiesa madre di S. Nicola poiché molta documentazione è andata distrutta nell'incendio del 1806 ad opera delle truppe napoleoniche. Il più antico documento dell'Archivio storico della chiesa è del 1522: in esso si legge: "la Matrice chiesa di S. Nicola della terra di Lauria è la prima chiesa parrocchiale di detta terra". Ai fini della ricostruzione della storia della chiesa, possiamo certamente dire che la sua struttura, nel secolo scorso era sostanzialmente diversa; l'edificio, a croce latina, si estendeva con il tratto più lungo della sua unica navata su tutta l'area dell'attuale piazza Viceconti: infatti, durante il rifacimento di questa piazza sono state ritrovate numerose ossa umane, testimonianza di sepolture che tradizionalmente venivano effettuate nelle chiese. Essendo questa parte della chiesa rimasta completamente distrutta nell'incendio seguito al saccheggio delle truppe francesi guidate dal generale Massena (1806).

XX  (restauro intero bene)

Nel 1990, il Provveditorato alle Opere Pubbliche e la Soprintendenza della Basilicata, eseguirono lavori di consolidamento e restauro conservativo dell'intero complesso edilizio.
Descrizione

Attualmente la chiesa ha una pianta longitudinale a croce latina: sulla facciata principale vi sono tre portali in pietra calcarea datati 1894. La torre campanaria si presenta imponente ed alquanto sproporzionata rispetto all'edificio. Essa è composta da due elementi: il primo, più antico, costituito da quattro palchi con le rispettive monofore, delle quali una soltanto ancora aperta; il secondo, costituito dalla cella campanaria e dalla cuspide aggiunta, probabilmente, per adattare la struttura alla funzione di richiamo dei fedeli alla vita religiosa. L'interno della chiesa è a tre navate delimitate da piloni a fasce con archi a tutto sesto; vi è un ampio transetto ed una profonda abside rettangolare. La volta della navata centrale è dipinta a tempera con immagini raffiguranti S. Nicola, l'Ultima Cena e la Madonna con il Bambino, opere di Pasquale Iannotta, pittore lucano, maestro di Mariano Lanziani. Anche quest'ultimo ha avuto una parte rilevante nella decorazione della chiesa: sua è, infatti, la tempera che decora la volta del coro e raffigura la Consacrazione e sue sono anche alcune pale d'altare: Cristo in Croce con le pie donne e S. Alfonso e il cuore di Gesù. Da segnalare poi, la balaustra che recinge l'altare maggiore, in marmo policromo, datata 1616, proveniente, probabilmente, dall'antica abbazia di S. Filippo; il fonte battesimale in pietra locale e legno; e numerose tele ed icone opere di vari autori meridionali.
Struttura
La struttura portante è in muratura.
Coperture
Tetti a capanna coprono la navata centrale, le navate laterali e i transetti.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1990)
Nel 1990 è stato collocato il nuovo altare rivolto verso il popolo.
ambone - intervento strutturale (1990)
Nel 1990 è stato collocato il nuovo ambone in marmo nell'area presbiterale, lasciando l'antico pulpito a ridosso tra la navata centrale e il transetto sinistro.
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