chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Montorio Romano Sabina - Poggio Mirteto chiesa sussidiaria San Leonardo di Noblat Parrocchia della Santissima Annunziata e Cristo Re Facciata; Impianto planimetrico; Struttura e coperture; Pavimenti e pavimentazioni; interni presbiterio - intervento strutturale (2001) 1343 - 1343(menzione intero bene); XVI - XVI(decorazione catino absidale); 1571 - 1572(menzione intero bene); 1660 - 1660(menzione intero bene); 1779 - 1782(menzione intero bene); XX - XX(restauri intero bene); 2001 - 2001(adeguamento liturgico presbiterio); 2001 - 2001(impianto elettrico intero bene)
Chiesa di San Leonardo di Noblat
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di San Leonardo di Noblat <Montorio Romano>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze sabine (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
1343 (menzione intero bene)
nel 1343 la chiesa di San Leonardo è indicata come cappella dipendente da «S. Maria in castro Montisorii» (Registrum omnium ecclesiarum diocesis sabinensis, r. 1004).
XVI (decorazione catino absidale)
intorno alla metà del XVI secolo, dovette essere commissionata la decorazione pittorica del catino absidale della chiesa: benché a tutt'oggi manchino fonti d'archivio a dare conferma dell'attribuzione, l'analisi stilistica del complesso lascia supporre che furono i fratelli Torresani ad eseguire il ciclo pittorico
1571 - 1572 (menzione intero bene)
la chiesa, al di fuori della cinta delle case-bastione del castrum, in una zona elevata dell'attuale abitato, è indicata anche nelle relazioni pastorali post-tridentine (Archivio Segreto Vaticano, Fondo Carpegna, n. 233, cc. 314v-315r).
1660 (menzione intero bene)
dalla visita apostolica del 1660 sappiamo che vi era stato eretto un beneficio semplice (Archivio Segreto Vaticano, Miscellanea, Arm. VII, n. 22, cc. 301r-302r).
1779 - 1782 (menzione intero bene)
nella visita apostolica del cardinale Andrea Corsini, la chiesa è descritta in tutte le sue parti; è ricordata un'iscrizione del 1496 forse da riferirsi alla sua consacrazione. E' descritto l'unico altare dove sono indicati i dipinti raffiguranti il Santo titolare e altri Santi. Infine sulla parete di destra vi è un dipinto con San Carlo Borromeo.
XX (restauri intero bene)
sul finire degli anni 80 del XX secolo sono stati eseguiti lavori di consolidamento e un complesso restauro conservativo che ha interessato l'intero edificio.
2001 (adeguamento liturgico presbiterio)
fino agli anni novanta vi era una parete alta circa due metri collegata all’arco trionfale con un architrave con due porte ai fianchi che consentivano l’accesso all’abside, addossata alla parete c’era un altare a muro. Con i lavori del 2001 sono stati demoliti l’altare e la parete e il presbiterio ha subito una profonda mutazione; è stata disposta una mensa a blocco e un ambone in pietra secondo le indicazione liturgiche post conciliari.
2001 (impianto elettrico intero bene)
nel 2001 è stato sostituito l'intero impianto elettrico e messo a norma.
Descrizione
La Chiesa dedicata a San Leonardo di Noblat si trova poco fuori le mura del castrum di Montorio Romano. Non se ne conosce la data certa di costruzione ma la chiesa è presente nell’elenco degli edifici di culto di Montorio già dal 1343. Negli ultimi cinquant’anni ha subito due importanti interventi di restauro, il primo nel 1966, il secondo nel 2001. L’intero edificio è realizzato con pietra locale; la facciata presenta una profilo a capanna e con muratura a vista, nella parete di sinistra presenta due contrafforti. Sopra all’unico portone in legno inserito in un portale in pietra decentrato rispetto all’asse di colmo vi è una lunetta cieca e poco sopra un oculo. L'interno è a navata unica con abside semicircolare emergente, è intonacato e nelle pareti laterali sono presenti pezzature di affreschi. Nel catino troviamo affreschi raffiguranti al centro “San Leonardo con i Santi Pietro e Paolo” mentre sulla calotta una “incoronazione della Vergine”, sull’arco trionfale, al centro troviamo l’Eterno Padre e a destra e sinistra l’arcangelo Gabriele e La Vergine nel momento dell’annunciazione e attributi ai fratelli Torresani, opere datate XVI secolo. La copertura dell’edificio a due falde è sostenuto da una serie di capriate mentre il pavimento è in cotto.
Facciata
La facciata ha un profilo a capanna con pietra calcarea a vista, l’unico portone di ingresso è decentrato rispetto all’asse della linea di colmo ed è inserito in un portale con stipiti e mensoline in pietra mentre l’architrave è rivestito da bozze di pietra calcarea. Poco sopra troviamo una lunetta cieca e un oculo con cornice in laterizio. A sinistra del prospetto è presente un contrafforte arcuato e intonacato.
Impianto planimetrico
L’impianto planimetrico è a navata unica con abside semicircolare emergente. La chiesa è lunga circa 18 metri e larga 7.5 e riceve luce naturale dalle finestre presenti lungo la parete sinistra e dalle due feritoie strombate presenti lungo la parete destra.
Struttura e coperture
L’edificio è in muratura portante composta prevalentemente da pietrame di cava, sono presenti alcuni archi in laterizio inseriti nella muratura. A sinistra del prospetto sono presenti dei contrafforti. La copertura di tutto l’edificio è composta da un tetto a due falde sostenuto da tre capriate lignee e ricoperto da tegole in laterizio. L’abside presenta una calotta semisferica.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è composto da mattoni in cotto quadrate. Il presbiterio, separato dalla piccola aula da un gradino in pietra, riprende la stessa tipologia di pavimento della Chiesa.
interni
L’interno è intonacato, nelle pareti laterali sono presenti pezzature di affreschi . Nel catino troviamo affreschi raffiguranti al centro “San Leonardo con i Santi Pietro e Paolo”, a sinistra sono raffiguranti i santi Michele arcangelo, Barbara, Caterina d’Alessandria, a destra Giacomo Agata e Lucia. mentre sulla calotta “incoronazione della Vergine” tra Angeli e musici, sull’arco trionfale, al centro troviamo l’Eterno Padre e a destra e sinistra L’arcangelo Gabriele e la Vergine nel momento dell’Annunciazione, attributi ai fratelli Torresani, Bartolomeo e Lorenzo pittori veronesi chiamati dai Savelli di Palombara, XVI secolo.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (2001)
fino agli anni novanta vi era una parete alta circa due metri collegata all’arco trionfale con due porte ai fianchi che consentivano l’accesso all’abside; addossata alla parete c’era un altare a muro. Con i lavori del 2001 sono stati demoliti l’altare e la parete e il presbiterio ha subito una profonda mutazione; è stata disposta una mensa a blocco e un ambone in pietra secondo le indicazione liturgiche post conciliari.