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restauro
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Castelchiodato
Mentana
Sabina - Poggio Mirteto
chiesa
sussidiaria
Santa Margherita
Parrocchia della Trasfigurazione di Nostro Signore Gesù Cristo
Facciata; Impianto planimetrico; Struttura e coperture; Pavimenti e pavimentazioni; interni
presbiterio - intervento strutturale (2000-2005)
XII - XII(costruzione intero bene); 1594 - 1594(menzione intero bene); 1661 - 1661(menzione intero bene); 1779 - 1782(menzione intero bene); 1854 - 1854(restauri intero bene); 1995 - 1996(restauri intero bene); 2000 - 2005(adeguamento liturgico presbiterio); 2007 - 2007(adeguamento impianti interno)
Chiesa di Santa Margherita
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Margherita <Castelchiodato, Mentana>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze sabine (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

XII  (costruzione intero bene)

poche e frammentarie sono le notizie relative alla costruzione della chiesa di Santa Margherita; probabilmente fu costruita nel corso del XII secolo prima ancora del castello di Castelchiodato.

1594  (menzione intero bene)

nella visita pastorale del cardinale Gabriele Paleotti, si ricorda che la chiesa era stata costruita come chiesa parrocchiale dell'abitato, ma già all'epoca non era più tale e non si celebrava più la messa, era soltanto utilizzata per la sepoltura dei defunti.

1661  (menzione intero bene)

nel 1661 è ricordata l'istituzione della cappellania nella chiesa di Santa Margherita ad opera della compagnia omonima grazie all'interessamento del proprio priore, Giovanni Battista Micarelli.

1779 - 1782 (menzione intero bene)

nella visita pastorale del cardinale Andrea Corsini, la chiesa è descritta in tutte le sue parti: l'altare maggiore, dedicato alla santa titolare, ha affreschi che la raffigurano tra i santi Caterina, Antonio Abate, Cosma e Damiano. Un secondo altare presente nella chiesa è dedicato alla Madonna della neve.

1854  (restauri intero bene)

nel corso del 1854 e poi anche negli anni successivi, la chiesa è stata oggetto di una complessa campagna di restauro che le ha conferito l'aspetto attuale.

1995 - 1996 (restauri intero bene)

tra il 1995 e il 1996 l'edificio è stato interessato da lavori di restauro per il rifacimento del tetto e della pittura degli esterni.

2000 - 2005 (adeguamento liturgico presbiterio)

la piccola chiesa possiede un altare in legno disposto secondo le indicazioni post conciliari.

2007  (adeguamento impianti interno)

L’impianto elettrico è stato adeguato nel 2007 ed è composto da una serie di fari alogeni direzionali.
Descrizione

Adiacente alla Chiesa parrocchiale di Castelchiodato troviamo l’antica Chiesa, un tempo cimiteriale, dedicata a Santa Margherita di Antiochia di Pisidia. La chiesa presenta un unico ingresso in facciata, con quattro lesene in stile dorico a sostegno di un cornicione aggettante su cui sopra a sinistra troviamo un campanile a vela e un piccole fronte a capanna. Il campanile ha le linee architettoniche di una cella campanaria e presenta due fronti, uno in facciata e uno laterale, entrambi a una fornice con copertura a cupoletta. L’interno è a navata unica con una piccola abside semicircolare emergente ed è scandito dalla presenza di due archi trasversali a forma acuta a sostegno del tetto a due falde a vista. L’interno è dipinto a finto marmo mentre il pavimento è in cotto.
Facciata
La facciata è intonacata e pitturata e presenta un unico portone di ingresso in legno inserito in un portale con architrave e stipiti in pietra. Il prospetto è scandito da quattro lesene in stile dorico a sostegno di un cornicione aggettante su cui sopra a sinistra troviamo un campanile a vela accanto un piccole fronte centrale a capanna. Il campanile ha le linee architettoniche di una cella campanaria e presenta due fronti, uno in facciata e uno laterale entrambi a una fornice con copertura a cupoletta e presenta al suo interno una piccola campana
Impianto planimetrico
L’impianto planimetrico della chiesa è a navata unica di forma rettangolare con abside semicircolare emergente.
Struttura e coperture
L’edificio è in muratura portante composta da pietrame di cava; all’interno due archi trasversali, di cui uno trionfale a tre fornici e sorretto da colonne cilindriche, sostengono le travi lignee del tetto a vista e a due falde, ricoperto da tegole in laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in cotto.
interni
Tutta la Chiesa è intonacata e dipinta a finto marmo. Lungo le pareti laterali troviamo una serie di lesene a sostegno di una cornice aggettante su cui sopra si aprono alcune finestre. Nell’arco trionfante è presente una dedica a Santa Margherita, in contro facciata un’iscrizione ricorda l’ultimo restauro eseguito da don Giuseppe Pasquarelli datato 1856 mentre sono presenti delle semplici decorazioni pittoriche lungo l’arco traversale.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2000-2005)
la piccola chiesa possiede un altare in legno disposto secondo le indicazioni post conciliari.
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