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Valenzano
Bari - Bitonto
chiesa
parrocchiale
Ognissanti
Parrocchia di Ognissanti
Pianta; Impianto strutturale; Prospetti; Scale; Pavimenti e pavimentazioni; interni; Elementi decorativi; Arredi
presbiterio - intervento strutturale (1990)
1984/11/01 - 1984/11/01(carattere generale erezione canonica); 1988 - 1990(costruzione intero bene); 1990/06/23 - 1990/06/23(carattere generale benedizione)
Chiesa di Ognissanti
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Ognissanti <Valenzano>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze pugliesi (costruzione)
Notizie Storiche

1984/11/01  (carattere generale erezione canonica)

erezione della parrocchia per volontà dell’arcivescovo Mariano Magrassi.

1988 - 1990 (costruzione intero bene)

lavori di costruzione dell’edificio su un suolo messo a disposizione dal Comune di Valenzano; le opere, eseguite su progetto architettonico dell’arch. Tommaso Nasti e su progetto strutturale dello studio Chiaia con il contributo dell’ing. Zaccaria, sono durati circa due anni e sono stati diretti dall’ing. Giuseppe Cuteri.

1990/06/23  (carattere generale benedizione)

benedizione della chiesa da parte dell’arcivescovo Mariano Magrassi.
Descrizione

Schema planimetrico a pianta rettangolare, ad aula unica, suddiviso in tre navate e concluso da un ampio presbiterio di forma rettangolare, rialzato di due gradini rispetto allo spazio assembleare. L’aula liturgica è posta all’interno di un fabbricato che per forma e natura non è destinato al culto: questo determina una configurazione anomala dell’edificio che non ha prospetti definibili come tali. La composizione quadrangolare del prospetto del fabbricato è caratterizzata da estrema massività essendo realizzata in conci squadrati di pietra calcarea disposti a corsi regolari ed aperta, ad Est e ad Ovest, da due grandi infissi dai quali avviene l’accesso all’edificio collocato al piano seminterrato. Le superfici interne sono realizzate in conci di carparo disposti a corsi regolari, eccezion fatta per i sei elementi strutturali che suddividono lo schema planimetrico in tre navate la cui componente cementizia è lasciata faccia vista.
Pianta
Schema planimetrico a pianta rettangolare, ad aula unica, suddiviso in tre navate e concluso da un ampio presbiterio di forma rettangolare, rialzato di due gradini rispetto allo spazio assembleare. Lungo le pareti perimetrali dell’aula liturgica ed alle spalle del presbiterio si aprono numerosi varchi tramite i quali è possibile accedere alla sacrestia, a vani tecnici e ad altri locali di servizio. L’accesso all’aula liturgica avviene in maniera completamente nascosta rispetto al fronte stradale ad una quota notevolmente inferiore rispetto al piano di calpestio dello spazio verde esterno, in quanto l’edificio è collocato al livello seminterrato del fabbricato; l’ingresso quotidiano alla chiesa è possibile attraverso una delle due porte presenti sui fianchi rivolti ad Est e ad Ovest ed ortogonalmente rispetto all’asse di percorrenza principale dell’edificio; oltre il varco aperto al centro del prospetto Est è collocata una bussola rettangolare in vetro e metallo.
Impianto strutturale
L'edificio presenta struttura portante di pilastri e setti in cemento armato su cui poggia un solaio piano in laterocemento; i tamponamenti sono realizzati con una muratura a cassa vuota in pietra calcarea, ovvero con due file parallele di conci di carparo distanziate tra loro da un’intercapedine d’aria nella quale sono inseriti materiali coibenti. Le quote interne dell’aula liturgica sono tra loro variabili: l’altezza delle navatelle laterali, infatti, è superiore rispetto allo spazio centrale che risulta ribassato da un controsoffitto in cartongesso a media densità, dal profilo poligonale, installato per fini impiantistici.
Prospetti
L’aula liturgica è posta all’interno di un fabbricato che per forma e natura non è destinato al culto: questo determina una configurazione anomala dell’edificio che non ha prospetti definibili come tali. La composizione quadrangolare del prospetto del fabbricato è caratterizzata da estrema massività essendo realizzata in conci squadrati di pietra calcarea disposti a corsi regolari: nella parte inferiore dei fianchi rivolti ad Est e ad Ovest sono presenti due grandi infissi a quattro ante in vetro e metallo dai quali avviene l’accesso all’edificio collocato al piano seminterrato; il registro superiore e le altre due facciate ortogonali, seppur appartenenti allo stesso complesso parrocchiale ed adiacenti ai fabbricati annessi alla chiesa, non sono propri dell’edificio di culto.
Scale
L’accesso all’edificio avviene tramite tre scalinate addossate alle facciate orientale ed occidentale, protette da alti parapetti con balaustre in blocchi prefabbricati di cemento, disposte due ad Est ed una ad Ovest, e composte ciascuna da diciassette gradini rivestiti in pietra, che conducono ad un sagrato collocato ad una quota notevolmente inferiore rispetto al piano di calpestio dello spazio verde esterno. Sullo spigolo rivolto a Nord Ovest, inoltre, si snoda un sistema di rampe che dalla strada carrabile conduce al livello interno dell’aula liturgica.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento dell’intera aula liturgica è rivestito con lastre rettangolari di pietra serpeggiante locale levigata: eccezion fatta per i due gradini di accesso al presbiterio, gli elementi lapidei sono posati in maniera longitudinale, ovvero lungo l’asse di percorrenza principale dell’edificio.
interni
Le superfici interne sono realizzate in conci di carparo disposti a corsi regolari, eccezion fatta per i sei elementi strutturali che suddividono lo schema planimetrico in tre navate la cui componente cementizia è lasciata faccia vista. Il solaio piano delle navatelle laterali ed il controsoffitto ribassato dello spazio centrale, costruiti al di sopra delle sei massicce colonne grigie, sono tinteggiati in bianco. L’ingresso della luce naturale all’interno dell’aula liturgica è garantito da otto oculi disposti in coppie alle estremità dei fianchi minori dell’edificio e da quattro più ampie bucature circolari collocate ai lati dei due accessi alla chiesa. La continuità e l’integrità delle pareti dell’edificio sono interrotte da numerosi varchi, disposti lungo le pareti perimetrali dell’aula liturgica ed alle spalle del presbiterio, tramite i quali è possibile accedere alla sacrestia, a vani tecnici e ad altri locali di servizio.
Elementi decorativi
Sulle pareti laterali del fabbricato sono posizionate le quattordici formelle in gesso modellato della Via Crucis; alla parete di fondo dell’area presbiterale, invece, sono addossati al centro un moderno Crocifisso in bronzo e, a destra, un’immagine della Vergine con Gesù bambino e di Sant’Elisabetta con San Giovannino, realizzata su tela dal pittore locale Felice Gazzilli.
Arredi
Tutti gli arredi sono disposti all’interno dell’area presbiterale e tutti condividono le stesse caratteristiche materiche e compositive, ovvero elementi lineari di legno decorati con piccole formelle in rame: al centro si trova l’altare, composto da una mensa lineare a doppio profilo poggiata su tre sostegni parallelepipedi connessi tra loro da pannelli lisci privi di decorazioni; in posizione assiale è presente la sede del celebrante con annesse le sedute per gli altri ministri; la posizione del celebrante è messa in evidenza poiché collocata su un gradino parallelepipedo e perché caratterizzata da comodi braccioli laterali e da una spalliera piana traforata da tre quadrati tra loro distanziati. Nella parte sinistra del presbiterio è collocato l’ambone, costituito da tre identici sostegni verticali su cui poggia un ampio lettorino inclinato; alle spalle dell’ambone è dislocato il tabernacolo, la cui custodia quadrata centrale è sorretta da otto pilastrini rettangolari e sormontata da un elemento terminale monocuspidato. Infine, il fonte battesimale è posizionato alla destra dell’area presbiterale e corrisponde ad un monolite ligneo dal profilo mistilineo aperto in sommità da una vasca cilindrica in metallo conclusa da un coperchio mobile in rame.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1990)
Gli arredi liturgici sono collocati sul presbiterio tenendo conto delle norme liturgiche del Concilio Vaticano II.
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