chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Sannicandro di Bari Bari - Bitonto chiesa sussidiaria Crocifisso Parrocchia di Maria Santissima del Carmine Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Prospetti; Scale; Pavimenti e pavimentazioni; interni; Elementi decorativi altare - aggiunta arredo (1995) XIV - XIV(costruzione intero bene); 1690 - 1690(ampliamento intero bene); 1711 - 1711(restauro aula liturgica); 1870 - 1870(collocazione altare); 1918 - 1918(manutenzione intero bene); 1928 - 1928(restauro intero bene); 1995 - 1995(collocazione altare); 1995 - 1995(manutenzione aula liturgica); 2013 - 2013(manutenzione coperture)
Chiesa del Crocifisso
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa del Crocifisso <Sannicandro di Bari>
Altre denominazioni
Chiesa del Purgatorio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze pugliesi (costruzione)
Notizie Storiche
XIV (costruzione intero bene)
lavori di costruzione della chiesa in seguito alla scoperta di un affresco in stile bizantino raffigurante il Crocifisso attorniato da santi e dalle anime del Purgatorio; da qui deriva l’intestazione della chiesa al Purgatorio.
1690 (ampliamento intero bene)
lavori di ampliamento della chiesa da parte di Nicola Maria de Noellis e consistenti nell’edificazione di una seconda navata.
1711 (restauro aula liturgica)
lavori di restauro delle superfici interne di entrambe le navate.
1870 (collocazione altare)
collocazione dell’altare maggiore a conclusione della prima navata.
1918 (manutenzione intero bene)
lavori di manutenzione straordinaria dell’edificio consistenti nel ridimensionamento della chiesa nello spigolo sud-ovest a causa dell’ampliamento della strada per Cassano; la seconda navata, pertanto, si caratterizza per una particolare sagoma trapezoidale determinata dall’allineamento dell’edificio alla strada carrabile esterna.
1928 (restauro intero bene)
lavori di restauro dell’edificio ed opere di completamento consistenti nella realizzazione del ricco apparato decorativo; a testimonianza dell’avvenimento all’interno della chiesa è collocata una lapide commemorativa con il testo “NELL’ANNO DEL SIGNORE 1928/IL RETTORE SPIRITUALE/D. FRANCESCO CHIMIENTI/MERCE’ L’OPERA SUA/CON L’OBOLO DELLE CONFRATERNITE/DELLA SS. CROCE E DI M.A SS.MA DELLE GRAZIE/DELLA PIA ASSOCIAZIONE DI S. ANTONIO E DEI DEVOTI/QUESTA CAPPELLA DEL PURGATORIO/RESTAURO’ E DECORO’”.
1995 (collocazione altare)
collocazione al centro dell’area presbiterale, posta a conclusione della prima navata, di una mensa in legno impreziosita dall’immagine lignea del Cenacolo.
1995 (manutenzione aula liturgica)
lavori di manutenzione delle superfici interne e dell’apparato pittorico, posa in opera di rivestimento marmoreo alla base delle pareti e rimozione dell’altare presente tra la prima e la seconda arcata.
2013 (manutenzione coperture)
lavori di restauro e risanamento delle coperture eseguiti su progetto dell’arch. Antonio Minenna, finanziati con contributi del locale GAL e consistenti nella rimozione dell’esistente copertura in lastre prefabbricate di cemento-amianto, nella sostituzione del sottostante sistema di travetti ed arcarecci e nella posa in opera di un nuovo tegumento di finitura in coppi.
Descrizione
Schema planimetrico composto da due navate, scandite da imponenti pilastri quadrangolari; l’area presbiterale, posta alla stessa quota dello spazio assembleare, coincide con la porzione conclusiva della navata sinistra; la navata destra, a seguito di un intervento urbanistico a favore della viabilità pubblica, ha una particolare forma trapezoidale.
La facciata principale si presenta semplice e lineare, in gran parte intonacata, tinteggiata in due diverse tonalità di ocra e delimitata da due lesene laterali poggianti su alti plinti parallelepipedi.
Le bucature ed i volumi presenti all’interno della superficie verticale determinano tre ordini orizzontali, di cui quello inferiore, caratterizzato da un basamento trattato con pietra faccia vista, contiene il portale d’accesso sormontato da una cornice leggermente aggettante; nel registro intermedio si apre una bucatura rettangolare; infine, sull’ampio fregio eretto sui capitelli delle lesene dell’ordine inferiore poggia un frontone monocuspidato.
Alla destra del prospetto secondario si erge un campaniletto a vela ad un fornice, composto da due pilastrini quadrangolari su cui poggia l’elemento terminale con fastigio ad archi inflessi.
Le superfici interne dell’intera aula liturgica, protette da un rivestimento in lastre di marmo venato bianco, sono intonacate con tonalità molto chiare o pregevolmente decorate con dipinti murali policromi.
Pianta
Schema planimetrico composto da due navate, scandite da imponenti pilastri quadrangolari; l’area presbiterale, posta alla stessa quota dello spazio assembleare, coincide con la porzione conclusiva della navata sinistra; la navata destra, a seguito di un intervento urbanistico a favore della viabilità pubblica, ha una particolare forma trapezoidale.
La navata principale è caratterizzata sul fianco settentrionale dalla presenza di due arcate a tutto sesto nelle quali, così come sulle altre pareti perimetrali, sono addossati altari contenenti numerosi elementi decorativi inseriti all’interno di nicchie arcuate; inoltre, sul fianco destro della chiesa si apre un varco che conduce alla sacrestia e ad altri locali di servizio.
L’accesso all’edificio avviene attraverso l’unica porta presente sul prospetto principale che mette in comunicazione diretta la chiesa con l’esterno e, successivamente, tramite una bussola in legno intagliato e vetro.
Impianto strutturale
Muratura portante in conci di pietra locale: lo spazio interno è scandito da quattro archi a tutto sesto originati da imponenti pilastri quadrangolari; la navata sinistra è suddivisa da un arco trasversale in due campate, entrambe coperte da volte a botte lunettate; la navata destra, invece, è sormontata da una volta a botte poggiante su archetti ogivali pensili su peducci, addossati alle pareti laterali dell’edificio.
Coperture
Il sistema di copertura dell’edificio coincide con la suddivisione interna dell’aula liturgica: ogni singola sottostante navata è coperta da un proprio tetto a due falde a sé stante la cui struttura portante è composta da compatte capriate lignee, nascoste dalle sottostanti volte a botte, e la cui stratigrafia è definita dalla sovrapposizione di materiali coibenti per l’isolamento termico e guaine impermeabilizzanti con tegumento realizzato con un manto di coppi ceramici.
L’inclinazione delle coperture è tale da favorire il deflusso delle acque meteoriche, che vengono convogliate all’interno dei pluviali che discendono ai lati della facciata principale e sul prospetto meridionale.
Prospetti
La facciata principale si presenta semplice e lineare, in gran parte intonacata, tinteggiata in due diverse tonalità di ocra e delimitata da due lesene laterali poggianti su alti plinti parallelepipedi.
Le bucature ed i volumi presenti all’interno della superficie verticale determinano tre ordini orizzontali, di cui quello inferiore, caratterizzato da un basamento trattato con pietra faccia vista, contiene il portale d’accesso, inquadrato da stipiti lineari e composto da due ante in legno decorate con specchiature bugnate scorniciate, e sormontato da una cornice leggermente aggettante; nel registro intermedio si apre, invece, una bucatura rettangolare con infisso di scarso pregio.
Sull’ampio fregio composto da bacelli ed altre modanature eretto sui capitelli delle lesene dell’ordine inferiore poggia un frontone monocuspidato caratterizzato da cornici modanate e timpano cieco; sulla cuspide del frontone è posizionata una croce luminosa.
Sul fianco rivolto a Sud-Ovest è visibile il volume corrispondente all’interna navata destra, caratterizzato da una giacitura inclinata determinata da allineamenti urbanistici novecenteschi che ne hanno compromesso la linearità, e coerente con la composizione architettonica della facciata maggiore: è infatti definito dalla sovrapposizione di un due ordini, completamente intonacati e tinti in ocra, su un basamento in pietra faccia vista, divisi da fasce e cornici lineari marcapiano ed aperti da un portale secondario, da un varco arcuato e da due superiori finestre rettangolari.
Alla destra del prospetto secondario si erge un campaniletto a vela ad un fornice, composto da due pilastrini quadrangolari su cui poggia l’elemento terminale con fastigio ad archi inflessi al cui vertice è collocata una piccola banderuola metallica.
Gli altri prospetti sono occultati dai fabbricati adiacenti.
Scale
La quota del piano di calpestio interno della chiesa è inferiore rispetto al livello stradale; tale dislivello è superato soltanto attraverso due gradini presenti appena oltre il portale d’accesso all’edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
L’intero pavimento della chiesa è realizzato con scaglie e graniglia di marmo policrome: gran parte della superficie è trattata con larghe scaglie grigie ed amaranto mischiate ad un fondo beige mentre le porzioni perimetrali sono evidenziate da colorazioni più omogenee tendenti all’ocra; da esse si distingue il solo percorso centrale che risulta inglobato tra fasce rossastre delimitate da sottili bordi a quadrati bicromi e caratterizzato dall’utilizzo di larghe scaglie bianche e nere su un fondo rosso.
interni
Le superfici interne dell’intera aula liturgica, protette da un rivestimento in lastre di marmo venato bianco, sono intonacate con tonalità molto chiare o pregevolmente decorate con dipinti murali policromi: lo spazio interno è scandito da quattro archi a tutto sesto originati da imponenti pilastri quadrangolari; la navata sinistra è suddivisa da un arco trasversale in due campate entrambe coperte da volte a botte lunettate impreziosite dalle sagome di angeli disposti su un cielo stellato; la navata destra, invece, dipinta con un’immagine di angeli adoranti la Croce, è sormontata da una volta a botte poggiante su archetti ogivali pensili su peducci, addossati alle pareti laterali dell’edificio ed ornati di putti alati dipinti su fondo dorato.
La navata principale è caratterizzata sul fianco settentrionale dalla presenza di due arcate a tutto sesto nelle quali, così come sulle altre pareti perimetrali, sono addossati altari contenenti numerosi elementi decorativi inseriti all’interno di nicchie arcuate; inoltre, la continuità e l’integrità dei fianchi dell’edificio sono interrotte da un varco, presente sul fianco destro della chiesa, che conduce alla sacrestia e ad altri locali di servizio.
L’ingresso della luce naturale all’interno della chiesa è garantito esclusivamente da due bucature rettangolari disposte in asse ai portali collocati sulle due facciate prospicienti la pubblica strada.
Elementi decorativi
Ricchi e pregiati sono gli elementi decorativi presenti all’interno dell’edificio; in molti casi si tratta di statue posizionate nelle arcate laterali o sul presbiterio, all’interno di cornici in stucco o di dossali dipinti.
Sul fianco settentrionale della navata principale si aprono due arcate a tutto sesto nelle quali sono addossati altrettanti altari in marmi policromi intarsiati sui cui gradini sono custodite le sculture della Vergine che allatta il Bambino e di San Rocco, posizionate all’interno di nicchie arcuate con cornici modanate in stucco tinto in grigio; le due campate quadrangolari sono sormontate da volte a botte lunettate dipinte a mò di cielo stellato blu notte nel quale agli angoli sono visibili le immagini di quattro angeli; nei sottostanti lunettoni, in medaglioni circolari, sono raffigurati i quattro Evangelisti.
La navata destra è coperta con una volta a botte poggiante su archetti ogivali pensili su peducci: la volta è decorata al centro con un dipinto murale in cui alcuni angeli sono posizionati attorno alla Croce in atteggiamento di adorazione; la fascia di archetti è ornata con putti alati dipinti su fondo dorato.
Al centro della parete destra della navata minore è addossato un altare marmoreo sormontato da un dossale rettangolare, in stucco modellato con festoni e putti, al centro del quale si apre una nicchia in cui prende posto la scultura in cartapesta di Sant’Antonio da Padova; nei pressi del portale secondario, inoltre, all’interno di una teca in legno e vetro, è custodita l’effigie a tutto tondo di Santa Lucia, realizzata in cartapesta modellata.
Degno di nota è senza dubbio l’apparato decorativo dei due altari marmorei posizionati a conclusione di entrambe le navate: quello a sinistra, posto alle spalle di un moderno altare centrale in legno e paliotto decorato con un bassorilievo del Cenacolo, ha dossale suddiviso da lesene dipinte con specchiature dorate, delimitato da putti laterali raffigurati a muro e concluso da un complesso fastigio mistilineo valorizzato al centro da uno stemma recante la scritta “QUIS UT DEUS” sovrastato da corona; l’altare di destra, invece, datato 1870, ha dossale definito da due lesene dipinte a finto marmo sui cui capitelli poggia una trabeazione composta da fregio modanato su cui si legge il testo “IN HOC SIGNO VINCES” e da un elemento terminale arcuato con acroteri laterali.
Nella porzione centrale, tra le due lesene è presente un reliquiario poligonale aggettante nel quale sono conservati frammenti della Passione di Cristo; ai lati sono visibili due angeli ceroferari ed, in alto, due putti reggono una cimasa in bassorilievo.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1995)
collocazione al centro dell’area presbiterale, posta a conclusione della prima navata, di una mensa in legno impreziosita dall’immagine lignea del Cenacolo.