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Sannicandro di Bari
Bari - Bitonto
chiesa
parrocchiale
Maria Santissima del Carmine
Parrocchia di Maria Santissima del Carmine
Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Prospetti; Torre campanaria; Scale; Pavimenti e pavimentazioni; interni; Elementi decorativi; Arredi
presbiterio - intervento strutturale (1965); presbiterio - intervento strutturale (2011)
1651 - 1651(costruzione intero bene); 1956 - 1958(ricostruzione intero bene); 1957/02/22 - 1957/02/22(carattere generale erezione canonica); 1958/12/21 - 1958/12/21(carattere generale benedizione); 1962 - 1964(completamento presbiterio); 1990 - 1990(manutenzione aula liturgica); 1996 - 1996(collocazione esterno); 2008 - 2009(manutenzione intero bene); 2011 - 2011(manutenzione presbiterio); 2011 - 2011(manutenzione battistero); 2015 - 2018(collocazione aula liturgica)
Chiesa di Maria Santissima del Carmine
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Maria Santissima del Carmine <Sannicandro di Bari>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze pugliesi (costruzione)
Notizie Storiche

1651  (costruzione intero bene)

lavori costruzione della chiesa intitolata alla Madonna del Carmine per volontà del primicerio Leonardo Angelo Carnicella.

1956 - 1958 (ricostruzione intero bene)

ricostruzione della chiesa in seguito al bombardamento inglese del 26 giugno 1943 e per volere di don Francesco Clarizio; la nuova chiesa è stata edificata su progetto dell’arch. Vito Sangirardi e sotto la direzione dell’ing. Angelo Baldassarre.

1957/02/22  (carattere generale erezione canonica)

erezione della parrocchia da parte del vescovo Enrico Nicodemo; primo parroco fu Francesco Clarizio.

1958/12/21  (carattere generale benedizione)

benedizione della chiesa da parte del vescovo Enrico Nicodemo.

1962 - 1964 (completamento presbiterio)

lavori di completamento dell’edificio consistenti nella collocazione di un nuovo altare, a seguito della rimozione degli altari laterali e della balaustra, e nella realizzazione del mosaico sulla parete del presbiterio, opera dell’artista Umberto Baldassarre realizzata dalla ditta vicentina Caron, inaugurato il 13/10/1962. L’altare maggiore ed il mosaico sono dono di una famiglia emigrata negli Stati Uniti; a testimonianza dell’avvenimento all’interno della chiesa sono presenti due targhe commemorative.

1990  (manutenzione aula liturgica)

lavori di manutenzione dell’intero edificio consistenti in pitturazione delle superfici interne ed esterne, revisione e ripristino delle porzioni deteriorate delle coperture; contestualmente la fascia centrale della pavimentazione in seguito a gravi fenomeni determinati dall’umidità di risalita.

1996  (collocazione esterno)

collocazione all’esterno dell’edificio di un’opera in bronzo fuso in memoria dell’antica chiesa rasa al suolo dal bombardamento del 1943.

2008 - 2009 (manutenzione intero bene)

lavori di manutenzione dell’intero edificio consistenti in pitturazione delle superfici interne ed esterne, revisione e ripristino delle porzioni deteriorate delle coperture.

2011  (manutenzione presbiterio)

lavori di manutenzione dell’intera area presbiterale consistenti nella posa in opera di una nuova pavimentazione in pietra di Palestina con lo spostamento in avanti dell’altare in posizione centrale, la collocazione di una sede del celebrante alle spalle dell’altare e di un ambone alla destra del presbiterio; l’intervento progettuale e gli arredi sono opera dell’artista locale Bartolomeo Castellano.

2011  (manutenzione battistero)

lavori di manutenzione del battistero, dislocato alla destra dell’aula liturgica, consistenti nel rifacimento della pavimentazione e nella ridipintura del vano poligonale.

2015 - 2018 (collocazione aula liturgica)

collocazione di icone con le immagini di santi carmelitani, del profeta Elia e del Cristo maestro; le opere sono dell’artista padre Franco Annichiarico.
Descrizione

Schema planimetrico a croce latina, ad aula unica, caratterizzato da pareti laterali modellate “a drappeggio” con muri dal profilo triangolare tra loro adiacenti, con transetto e presbiterio quadrangolare rialzato di due gradini rispetto allo spazio assembleare. La facciata principale, rivolta a Sud, è completamente rivestita con diverse tipologie di materiali, delimitata da due alti pilastri laterali ed è preceduta da un pronao rettangolare, sorretto da due pilastri rivestiti in pietra e coperto da un frontone monocuspidato aperto al centro da una porzione incassata pentagonale. Le bucature ed i volumi presenti all’interno della superficie verticale determinano due ordini orizzontali di cui quello inferiore, rivestito con diversi materiali, contiene il portale d’accesso; la zona superiore è scandita orizzontalmente da fasce di rivestimento realizzato con lastre di laterizi rettangolari alternate a porzioni quadrate diamantate, ed è concluso dall’elemento terminale monocuspidato. Nella zona posteriore, alla destra dell’edificio, si erge la torre campanaria, ovvero un prisma a base trapezoidale suddiviso in nove ordini sovrapposti, completamente rivestito in pietra ed aperto da quattro fornici rettangolari per l’alloggiamento delle campane. Le superfici interne, protette nella parte inferiore da un rivestimento in lastre di marmo bianco e grigio, sono lisce, intonacate, prive di decorazioni degne di nota, completamente tinteggiate in giallo e celeste ed aperte da sottili bucature rettangolari.
Pianta
Schema planimetrico a croce latina, ad aula unica, caratterizzato da pareti laterali modellate “a drappeggio” con muri dal profilo triangolare tra loro adiacenti, con transetto e presbiterio quadrangolare rialzato di due gradini rispetto allo spazio assembleare. Da una porta collocata nel braccio destro del transetto si accede ad un vano adiacente, in diretta comunicazione con la chiesa, nel quale è custodito il fonte battesimale; ai fianchi del presbiterio, invece, sono presenti due varchi che conducono, a sinistra, ad una piccola cappella dedicata alla Madonna del Carmelo e, a destra, alla sacrestia, all’ufficio parrocchiale e ad altri locali di servizio. L’accesso all’edificio avviene attraverso l’unica porta presente sul prospetto principale che mette in comunicazione diretta la chiesa con l’esterno e successivamente tramite un piccolo vestibolo quadrangolare tamponato con un alto infisso in vetro e metallo.
Impianto strutturale
L'edificio presenta struttura portante intelaiata di setti, pilastri e travi in cemento armato: il solaio è piano ed è caratterizzato da un’altezza costante per tutta l’aula liturgica; le quote interne della cappella della Madonna del Carmelo e del battistero, vani esterni seppur adiacenti al fabbricato della chiesa, sono decisamente inferiori.
Coperture
Tetto piano: la stratigrafia è definita dalla sovrapposizione di materiali coibenti per l’isolamento termico e guaine impermeabilizzanti. La leggera inclinazione del lastrico solare è tale da favorire il deflusso delle acque meteoriche, che vengono convogliate all’interno dei pluviali che discendono sui prospetti laterali incassandosi nei marciapiedi.
Prospetti
La facciata principale, rivolta a Sud, è completamente rivestita con diverse tipologie di materiali, delimitata da due alti pilastri laterali ed è preceduta da un pronao rettangolare, sorretto da due pilastri rivestiti in pietra e coperto da un frontone monocuspidato aperto al centro da una porzione incassata pentagonale. Le bucature ed i volumi presenti all’interno della superficie verticale determinano due ordini orizzontali di cui quello inferiore, rivestito con lastre di pietra o di ceramica di diverse dimensioni disposte a corsi regolari, contiene il portale d’accesso, inquadrato tra due setti rivestiti in pietra e composto da due ante in vetro e legno sagomato; al di sotto del pronao sono collocati un’antica acquasantiera, presente nella vecchia chiesa demolita a seguito dei bombardamenti, ed un’opera scultorea che fa memoria dell’evento bellico. La zona superiore, distinta dalla precedente tramite le due falde inclinate del pronao antistante, è scandita orizzontalmente da fasce di rivestimento realizzato con lastre di laterizi rettangolari disposte verticalmente ed alternate a porzioni quadrate diamantate; l’elemento conclusivo è monocuspidato sulla cui sommità è collocata una sottile croce metallica. I due prospetti laterali, identici fra loro, sono completamente intonacati e bucati esclusivamente da quindici sottili aperture rettangolari dalle quali filtra luce naturale all’interno dell’aula liturgica; le testate del transetto, così come la parete posteriore al presbiterio, sono altrettanto intonacate, cieche e quasi del tutto occultate dai fabbricati adiacenti, di pertinenza dell’edificio.
Torre campanaria
Nella zona posteriore, alla destra dell’edificio, si erge la torre campanaria, ovvero un prisma a base trapezoidale costruito in cemento armato, suddiviso in nove ordini sovrapposti e completamente rivestito in pietra locale disposta a corsi regolari ed in differenti dimensioni. La torre è aperta da quattro fornici rettangolari, posizionati in prossimità del vertice, nei quali sono alloggiate le campane; al livello superiore, sul ridotto lastrico solare, è fissata una croce luminosa.
Scale
L'accesso all’edificio avviene tramite una scala composta da tre gradini in pietra che occupa l’intera facciata principale e conduce all’ampio sagrato leggermente sopraelevato rispetto al livello stradale.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento dello spazio assembleare è realizzato con lastre quadrangolari di marmo venato bianco; da esse si distingue il solo percorso centrale che risulta essere evidenziato da elementi in marmo inseriti all’interno di simmetriche e più sottili fasce di marmo fiorito scuro di differenti dimensioni. Le alzate, i gradini ed il piano di calpestio del presbiterio sono rifiniti, invece, con lastre di pietra del Sinai posate durante i recenti lavori di riconfigurazione dell’area presbiterale.
interni
Le superfici interne, protette nella parte inferiore da un rivestimento in lastre di marmo bianco e grigio, sono lisce, intonacate, prive di decorazioni degne di nota, completamente tinteggiate in giallo e celeste ed aperte da sottili bucature rettangolari. Le pareti dello spazio assembleare sono modellate “a drappeggio” con muri dal profilo triangolare, tra loro adiacenti, ognuno bucato da un’apertura rettangolare dalla quale filtra luce naturale all’interno dell’edificio; maggiore è l’illuminazione diretta in prossimità del presbiterio, in quanto le tre pareti perimetrali presentano due finestre rettangolari e due ampie vetrate laterali con infissi in alluminio. Al soffitto piano tinteggiato in celeste a mò di cielo è sospesa un’imponente croce bianca sostenuta da appositi elementi cilindrici. La continuità e l’integrità dei fianchi dell’edificio sono interrotte da una porta, collocata nel braccio destro del transetto, dalla quale si accede ad un vano nel quale è custodito il fonte battesimale e da due varchi, disposti ai fianchi del presbiterio e chiusi da infissi realizzati con pannelli o listelli di legno, che conducono, a sinistra, ad una piccola cappella dedicata alla Madonna del Carmelo e, a destra, alla sacrestia, all’ufficio parrocchiale e ad altri locali di servizio.
Elementi decorativi
Le superfici verticali dell’edificio sono del tutto prive di decorazioni ma all’interno della chiesa sono presenti alcune opere d’arte degne di nota: in controfacciata, ad esempio, è posizionato un dipinto realizzato ad olio su legno compensato da artisti locali e raffigurante Gesù nell’atto di dare l’Eucarestia; nel braccio del transetto, invece, sono collocate le icone dipinte da padre Franco Annichiarico con le immagini di santi carmelitani, del profeta Elia e di Cristo maestro; infine, lungo le pareti perimetrali dello spazio assembleare sono fissate le quattordici formelle arcuate in bronzo fuso ed inciso, opera dello scultore Mastroianni. L’elemento di maggior rilievo è senza dubbio il mosaico presente sulla parete di fondo del presbiterio, realizzato dalla ditta vicentina Caron su disegno dell’artista Umberto Baldassare le cui tessere policrome disposte armonicamente definiscono una moderna effigie della Madonna del Carmelo.
Arredi
Al centro dell’area presbiterale si trova l’altare, realizzato con due diverse tipologie di marmi venati e composto da una mensa lineare sorretta da un elemento parallelepipedo scolpito con arcatelle a tutto sesto e recante al centro una lastra sulla quale è riportato il testo “Manducantibus dat spiritus pinguedinem”; in posizione assiale è collocata la sede del celebrante, mobile ed in legno, così come le sedute per gli altri ministri. Il moderno ambone è posizionato alla destra del presbiterio ed è composto da porzioni in muratura dipinta in rosso o rivestita in pietra di Palestina con alcuni dettagli rifiniti con listelli mosaicati; il superiore lettorino è un elemento in rovere, dalla sagoma poligonale, ed è addossato ad una delle facce dell’ambone. Al centro della testata del braccio sinistro del transetto troneggia una teca quadrata nella quale è custodito il Santissimo Sacramento: il tabernacolo è inserito all’interno di una composizione realizzata con un fondale rosso a forma di croce, una cornice ottagonale di quattro lastre sagomate di pietra del Sinai ed una sottilissima croce mosaicata. Il fonte battesimale è dislocato in un vano poligonale esterno ma adiacente al fabbricato della chiesa, in una sorta di battistero riconfigurato a seguito dei recenti lavori di manutenzione: l’integrità della pavimentazione è interrotta da una sottile croce mosaicata con tessere azzurre ed una porzione quadrata riempita con ciottoli bianchi nella quale è installata una base metallica che sostiene un bacino emisferico in pietra scavato al centro da un volume triangolare inscritto in una vasca a base quadrata.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1965)
Affinchè il sacerdote possa celebrare la Santa Messa rivolto verso il popolo al centro del presbiterio è stata rimossa la balaustra ed è stato collocato un nuovo altare
presbiterio - intervento strutturale (2011)
all'interno di complessi lavori di manutenzione dell’intera area presbiterale è posta in opera una nuova pavimentazione in pietra di Palestina con lo spostamento in avanti dell’altare in posizione centrale, la collocazione di una sede del celebrante alle spalle dell’altare e di un ambone alla destra del presbiterio; l’intervento progettuale e gli arredi sono opera dell’artista locale Bartolomeo Castellano.
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