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Noicattaro
Bari - Bitonto
chiesa
parrocchiale
Santa Maria del Soccorso
Parrocchia di Santa Maria del Soccorso
Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Prospetti; Pavimenti e pavimentazioni; interni; Cappella feriale; Elementi decorativi; Arredi
presbiterio - intervento strutturale (2000)
1986/06/25 - 1986/06/25(carattere generale erezione canonica); 2000 - 2000(costruzione intero bene); 2000/12/11 - 2000/12/11(carattere generale consacrazione)
Chiesa di Santa Maria del Soccorso
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria del Soccorso <Noicattaro>
Autore (ruolo)
Di Blasi, Ottavio (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze pugliesi (costruzione)
Notizie Storiche

1986/06/25  (carattere generale erezione canonica)

erezione della parrocchia da parte dell’arcivescovo Mariano Magrassi; la neonata parrocchia si stabilisce provvisoriamente in un primo momento nella chiesa della Madonna del Rito sulla via per Torre a Mare e poco dopo in un locale sito in un locale di 350mq sito in Viale della Repubblica. Il titolo deriva dal nome di un’antica rettoria esistente anticamente nella stessa zona che, poiché pericolante, venne abbattuta negli anni Settanta su decisione del Consiglio Comunale. Primo parroco è stato don Giovanni Caporusso.

2000  (costruzione intero bene)

lavori di costruzione dell’edificio su progetto dell’arch. Ottavio Di Blasi; le opere sono state realizzate dall’impresa del sig. Saverio Bellomo ed, in particolare, le semicupole in legno lamellare sono state costruite dalla ditta friulana Stratex spa di Sutrio (UD).

2000/12/11  (carattere generale consacrazione)

inaugurazione del complesso parrocchiale e consacrazione della chiesa da parte dell’Arcivescovo Francesco Cacucci.
Descrizione

Schema planimetrico a pianta circolare, ad aula unica, definito dall’intersezione di due circonferenze caratterizzate da diametri diversi e concluso da un presbiterio delimitato posteriormente da un muro curvilineo che fa da fondale absidale e rialzato di tre gradini rispetto allo spazio assembleare. Al di sotto del piano di calpestio della chiesa è presente una cappella feriale, di forma ellittica, comunicante con l’aula liturgica superiore e da essa accessibile tramite una scala curvilinea addossata alle pareti perimetrali. L'edificio presenta struttura portante di travi, setti e pilastri in cemento armato su cui poggia il complesso sistema di copertura in legno lamellare realizzato con due semicupole ogivali scomposte in due volumi distinti, scissi e traslati sulla stessa giacitura. La composizione architettonica delle superfici esterne della chiesa è definita dalla giustapposizione di due distinti gusci ogivali, tra loro adiacenti ma scissi e traslati sulla stessa giacitura. I due volumi sono suddivisi orizzontalmente in tre ordini sovrapposti dei quali il primo ed il secondo corrispondono rispettivamente ad un basamento rivestito in pietra ricostruita e ad una fascia circolare di vetrate rettangolari protette da frangisole; il registro superiore di entrambi i gusci, connessi tra loro da un’ampia vetrata, è realizzato con sottili lastre di pietra calcarea. Le superfici verticali interne seguono la stessa scansione delle pareti esterne: si assiste, infatti, alla sovrapposizione di un basamento rivestito in pietra ricostruita, sul quale è presente una fascia circolare di infissi, ed infine la complessa struttura di semicupole in legno lamellare.
Pianta
Schema planimetrico a pianta circolare, ad aula unica, definito dall’intersezione di due circonferenze caratterizzate da diametri diversi e concluso da un presbiterio delimitato posteriormente da un muro curvilineo che fa da fondale absidale e rialzato di tre gradini rispetto allo spazio assembleare. Nei pressi dell’area presbiteriale è visibile una scalinata tramite la quale si accede alla sottostante cappella feriale; inoltre, sul fianco destro dell’aula liturgica si apre un varco che conduce ad una piccola cappella quadrangolare ed alle adiacenti strutture nelle quali sono dislocati l’ufficio parrocchiale, le aule per la catechesi ed altri locali di servizio. L’accesso all’edificio avviene in maniera parzialmente nascosta rispetto al fronte stradale, attraverso l’unica porta presente sul prospetto principale, alla stessa quota dell’ampio sagrato esterno.
Impianto strutturale
L'edificio presenta struttura portante di travi, setti e pilastri in cemento armato su cui poggia il sistema di copertura in legno lamellare realizzato con due semicupole ad arco acuto di dimensioni ed altezze diverse, scomposte in due volumi distinti, scissi e traslati, originati da un unico guscio ogivale puro, costruito a partire da un riferimento dell’architettura rurale locale, ovvero dai trulli. Le quote interne dell’aula liturgica sono variabili e determinate dalla composizione stessa della struttura: le travi principali arcuate, disposte radialmente, sono connesse tra loro da un sistema secondario ortogonale rafforzato da coppie di tiranti in acciaio e completato da ulteriori travetti verticali e dal piano perlinato.
Coperture
Il sistema di copertura dell’intera aula liturgica è allineato alla particolare sagoma curvilinea delle due sottostanti semicupole ad arco ogivale in legno lamellare; la stratigrafia è definita dalla sovrapposizione di materiali coibenti per l’isolamento termico e guaine impermeabilizzanti con tegumento esterno realizzato con sottili lastre di pietra calcarea. La notevole inclinazione delle coperture è tale da favorire il deflusso delle acque meteoriche che vengono convogliate all’interno di gronde in metallo pressopiegato e successivamente nei pluviali che discendono lungo la parte posteriore del prospetto.
Prospetti
La composizione architettonica delle superfici esterne della chiesa è definita dalla giustapposizione di due distinti gusci ogivali, tra loro adiacenti ma scissi e traslati sulla stessa giacitura. I due volumi sono suddivisi orizzontalmente in tre ordini sovrapposti dei quali il primo ed il secondo, corrispondenti ad un basamento rivestito in pietra ricostruita e ad una fascia circolare di vetrate rettangolari protette da frangisole per l’ombreggiamento, contengono il varco per l’accesso all’aula liturgica, integrato nel sistema di brise soleil. Il registro superiore di entrambi i gusci, connessi tra loro da un’ampia vetrata suddivisa in campi rettangolari da spessi telai lignei, è realizzato con sottili lastre di pietra calcarea, posate in adiacenza, secondo il profilo curvilineo delle due semicupole ogivali.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento dell’intera aula liturgica è realizzato con lastre di pietra serpeggiante levigata e disposta in bicromia secondo due diverse tonalità dello stesso materiale; il piano di calpestio del presbiterio ed il percorso centrale che conduce dall’esterno fino all’altare sono, invece, rivestiti con un’unica tipologia di pietra levigata di tonalità scura.
interni
Le superfici interne sono divise orizzontalmente in settori distinguibili per il diverso utilizzo di materiali di finitura: tutta la parte inferiore, infatti, nasconde la reale struttura dell’edificio e consiste in un basamento in cemento armato rivestito in pietra ricostruita sul quale corre una fascia circolare suddivisa in campate, ognuna contenente tre finestre rettangolari caratterizzate da spessi telai in legno. L’ordine superiore corrisponde al complesso sistema strutturale composto da due gusci ogivali in legno lamellare tra loro distinti per giacitura, dimensione ed altezza e connessi da un’ampia vetrata dalla quale filtra luce naturale dall’alto all’interno dell’edificio. L’integrità e la continuità delle superfici dell’aula liturgica sono interrotte da una scalinata curvilinea dalla quale si accede alla sottostante cappella feriale e da un varco che conduce ad una piccola cappella quadrangolare, posta sul fianco settentrionale, ed alle adiacenti strutture nelle quali sono dislocati l’ufficio parrocchiale, le aule per la catechesi ed altri locali di servizio.
Cappella feriale
Vano di forma ellittica, accessibile direttamente dall’esterno o tramite una scala curvilinea addossata alla parete perimetrale; la cappella è comunicante con l'aula liturgica in quanto collocata al di sotto del presbiterio della chiesa maggiore il cui solaio è arretrato così da definire uno spazio di passaggio a tutta altezza. Le superfici laterali verticali sono rivestite con sottili lastre di pietra a spacco di differenti forme e cromie e sono interrotte da varchi dai quali sono accessibili alcuni spazi di servizio o i vani seminterrati degli ambienti costruiti sul piano di fondazione; il solaio, in cemento armato faccia vista, è poggiato sui setti perimetrali e su esili colonnine tinte in bianco; al centro del piano orizzontale è visibile un’apertura circolare nella quale è collocata una pregevole icona lignea policroma. All’interno della piccola area presbiteriale, posta alla stessa quota dello spazio assembleare, sono presenti l’altare e l’ambone in legno caratterizzati da intagli raffiguranti la vite e l’ulivo; il tabernacolo, incastonato in una struttura realizzata in mattoni rossi, è posizionato alla destra dell’altare.
Elementi decorativi
Lungo le superfici curvilinee della chiesa sono fissate cinque icone commissionate all’artista Francesco Savina originario di Acquaviva delle Fonti: tre sono disposte nei pressi dell’area presbiterale e raffigurano Gesù in croce con la Vergine, Maria Maddalena, San Giovanni ed il centurione, le nozze di Cana e la moltiplicazione dei pani e dei pesci; in altre porzioni dell’edificio sono, invece, dislocate altre due icone recanti le immagini del Buon Samaritano e di Simone il Cireneo. Una piccola cappella laterale aperta sul fianco settentrionale della chiesa è impreziosita dalla presenza di una moderna Assunzione di Maria dipinta su tela. All’interno della cappella feriale, invece, prendono posto due tavole in legno dipinto con le immagini dei santi Francesco e Chiara d’Assisi, opera di Giuseppe Petrucci, e le quindici icone della Via Crucis, realizzate per mano dei pittori Gaetano Morra e Pietro Paglione; un’ulteriore e pregevole icona di forma circolare è inserita in un incasso del controsoffitto e rappresenta le grandi feste dell’Anno Liturgico ed alcuni misteri della vita di Gesù.
Arredi
Tutti gli arredi, progettati e scolpiti dall’artista Mario Colonna, sono collocati in prossimità dell’area presbiteriale e tutti condividono simile composizione architettonica e medesimi materiali, ovvero lastre di pietra a spacco o levigata ed incisa: al centro è presente l’altare, un volume parallelepipedo sulle cui superfici verticali sono scolpite viti, uva e spighe di grano; in posizione assiale, alle spalle dell’altare e dinanzi ad una quinta curvilinea rivestita in pietra, è collocata la sede del celebrante in legno con annesse le sedute per gli altri ministri. A sinistra trovano posto l’ambone ed il fonte battesimale: il primo è costituito da un piedistallo parallelepipedo su cui sono scolpite scene della parabola del seminatore ed i quattro terreni che accolgono il seme; il secondo, invece, è impreziosito dalle sculture della colomba dello Spirito Santo e da un fascio di luce mistilineo che penetra l’acqua del lavacro. Alla destra dell’area presbiteriale, infine, è posizionato il tabernacolo, inserito al centro di una stele lapidea decorata con i pani ed una rete carica di pesci; sulla portella in bronzo è raffigurata un’ancora affiancata dalle lettere Alfa ed Omega.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2000)
Gli arredi liturgici sono collocati sul presbiterio tenendo conto delle norme liturgiche del Concilio Vaticano II.
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