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edilizia di culto
restauro
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Grumo Appula
Bari - Bitonto
chiesa
sussidiaria
San Francesco di Paola
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Prospetti; Scale; Pavimenti e pavimentazioni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Arredi
altare - aggiunta arredo (2003)
1550 - 1600(costruzione intero bene); 1578 - XVIII(citazione intero bene); 1750 - 1800(ampliamento intero bene); 1750 - 1800(completamento aula liturgica); 1800 - 1800(carattere generale cambio di titolo); XIX - XIX(completamento aula liturgica); 2003 - 2003(collocazione altare)
Chiesa di San Francesco di Paola
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Francesco di Paola <Grumo Appula>
Altre denominazioni Chiesa di San Nicolò
Ambito culturale (ruolo)
maestranze pugliesi (costruzione)
Notizie Storiche

1550 - 1600 (costruzione intero bene)

lavori di costruzione della chiesa in seguito all’intervento di Monsignor Puteo.

1578 - XVIII (citazione intero bene)

la chiesa, dedicata a San Nicola di Bari, è citata sia da Mons. Puteo sia dall’Apprezzo (1631); una successiva descrizione dei primi anni del 1700 precisa che l’edificio era ubicato nei pressi “delle Carceri giusta le case di Lionardo Grisante da maestrale, il legato di don Giovanni Sabino da levante, e il giardinetto di detta chiesa da scirocco”.

1750 - 1800 (ampliamento intero bene)

lavori di restauro ed ampliamento dell’edificio; a testimonianza dell’avvenimento all’interno della sacrestia è collocata una lapide commemorativa.

1750 - 1800 (completamento aula liturgica)

durante i lavori di restauro ed ampliamento dell’edificio la chiesa fu completata con la realizzazione dell’apparato decorativo, tra cui spiccano, ad esempio, i quattro medaglioni dipinti sui pennacchi della cupola.

1800  (carattere generale cambio di titolo)

a seguito degli importanti di lavoro e restauro, l’edificio viene dedicato a San Francesco da Paola; a testimonianza dell’avvenimento all’interno della sacrestia è collocata una lapide commemorativa.

XIX  (completamento aula liturgica)

lavori di completamento dell’edificio con la realizzazione di altri interventi artistici sull’apparato decorativo: si fa riferimento, ad esempio, alle unghie della cupola, alle membrature architettoniche ed alla decorazione a finto marmo delle pareti perimetrali.

2003  (collocazione altare)

collocazione al centro del presbiterio di un altare rivestito in marmo impreziosito da una teca nella quale è custodito una statua in legno del Cristo morto, risalente ai primi anni del 1800.
Descrizione

Schema planimetrico a pianta rettangolare, ad aula unica, composto da due campate delle quali la seconda coincide con il presbiterio di forma quadrangolare, rialzato di quattro gradini rispetto allo spazio assembleare. Lo spazio assembleare è scandito in due campate da archi a tutto sesto ed è caratterizzato dalla presenza di quattro cappelle laterali, due per ogni fianco, con altari addossati alle pareti esterne; le due campate sono sormontate rispettivamente da una volta a botte lunettata e da una cupola a padiglione a base ottagonale. La facciata principale si presenta semplice e lineare, parzialmente scialbata, e realizzata con paramento in conci di pietra locale, disposti a corsi regolari. Le bucature ed i volumi presenti all’interno della superficie verticale determinano due ordini orizzontali, di cui quello inferiore, delimitato da due lesene e rialzato tramite un alto basamento in pietra, contiene il portale d’accesso sormontato da una trabeazione con fregio scolpito e da un frontone modanato nel cui timpano è collocata una statua in pietra dipinta di San Francesco da Paola; la porzione superiore, distinta dalla precedente tramite una fascia in pietra leggermente aggettante, è di forma rettangolare ed è aperta al centro da un finestrone ad arco ribassato. Nella zona posteriore, alla sinistra dell’edificio, si erge un campaniletto in pietra, composto da quattro pilastrini con lesene addossate e fornici arcuati con elemento terminale emisferico. Le superfici interne sono completamente intonacate e tinteggiate sulle tonalità dell’ocra, del marrone, del celeste, dipinte a finto marmo o decorate con motivi geometrici policromi.
Pianta
Schema planimetrico a pianta rettangolare, ad aula unica, composto da due campate delle quali la seconda coincide con il presbiterio di forma quadrangolare, rialzato di quattro gradini rispetto allo spazio assembleare. Lo spazio assembleare è scandito in due campate da archi a tutto sesto ed è caratterizzato dalla presenza di quattro cappelle laterali, due per ogni fianco, con altari addossati alle pareti esterne. Mentre sui fianchi laterali dell’edificio si aprono ampie nicchie nelle quali sono custoditi alcuni elementi decorativi, ai lati del presbiterio sono presenti due varchi, nascosti da tendaggi, che conducono a locali di servizio e deposito; sulla parete destra della prima campata, inoltre, è visibile una porta dalla quale si accede alla sacrestia. L’accesso all’edificio avviene attraverso l’unica porta presente sul prospetto principale che mette in comunicazione diretta la chiesa con l’esterno.
Impianto strutturale
Muratura portante in conci di pietra locale: le due campate sono definite da archi a tutto sesto, originati da imponenti pilastri poggianti su zoccoli in pietra ed addossati alle pareti perimetrali. Al di sopra dei capitelli dei pilastri ricorre un cornicione modanato su cui è impostata una volta a botte lunettata; il presbiterio, invece, distinto dallo spazio assembleare tramite un arco trionfale a tutto sesto e di dimensioni maggiori, è composto da una campata quadrangolare sormontata da una cupola a padiglione a base ottagonale, sostenuta da un alto tamburo e raccordata alla parte inferiore tramite pennacchi sferici sostenuti da quattro arconi laterali a tutto sesto.
Coperture
Il sistema delle coperture della chiesa si allinea alle sottostanti e particolari sagome curvilinee della volta a botte della prima campata e della cupola della seconda: la stratigrafia è definita dalla sovrapposizione di materiali coibenti per l’isolamento termico e guaine impermeabilizzanti; la sola cupola ha tegumento esterno realizzato con un manto di tegole e coppi. La leggera inclinazione del lastrico solare è tale da favorire il deflusso delle acque meteoriche, che vengono convogliate all’interno dei pluviali che discendono sul prospetto laterale.
Prospetti
La facciata principale si presenta semplice e lineare, parzialmente scialbata, e realizzata con paramento in conci di pietra locale, disposti a corsi regolari. Le bucature ed i volumi presenti all’interno della superficie verticale determinano due ordini orizzontali, di cui quello inferiore, delimitato da due lesene con toro di base e capitelli provvisti solo di abaco, e rialzato tramite un alto basamento in pietra, contiene il portale d’accesso composto da due ante in legno decorate con due croci dipinte, inquadrato da stipiti modanati e sormontato da una trabeazione con fregio scolpito a motivi vegetali legati da nastri e da un frontone modanato nel cui timpano è collocata una statua in pietra dipinta di San Francesco da Paola; alle spalle del frontone restano visibili le tracce di un archivolto ad arco ribassato, successivamente murato. La porzione superiore, distinta dalla precedente tramite una fascia in pietra leggermente aggettante, è di forma rettangolare, è aperta al centro da un finestrone ad arco ribassato ed è conclusa da una semplice cornice di coronamento. Il prospetto settentrionale è caratterizzato da estrema massività, essendo realizzato in conci di pietra locale disposti a corsi regolari e bucato da due sole aperture; una terza, collocata in prossimità della prima arcata a sinistra, risulta murata. In alcune porzioni del prospetto laterale sono visibili i segni delle trasformazioni subite dall’edificio nel corso dei secoli: in particolare, si riconosce una fascia verticale tamponata che evidenzia la stratificazione delle diverse fasi di lavorazione della muratura. Nella zona posteriore, alla sinistra dell’edificio, si erge un campaniletto in pietra, composto da quattro pilastrini con lesene addossate negli angoli, con fornici arcuati su ogni fianco, trabeazione curvilinea modanata ed elemento terminale emisferico sulla cui sommità è collocata una piccola croce in ferro. Gli altri due prospetti sono occultati dai fabbricati adiacenti.
Scale
L’accesso all’edificio avviene attraverso l’unica porta presente sul prospetto principale, preceduta da una scala piramidale composta da tre gradini in pietra che occupa tutta l’ampiezza della bucatura.
Pavimenti e pavimentazioni
L’intero pavimento dell’aula liturgica è realizzato con piastrelle di graniglia di marmo bianca e nera; le alzate e le pedate dei gradini del presbiterio, invece, sono rivestite con lastre di marmi policromi bianchi o grigi venati.
Pavimenti e pavimentazioni
Le superfici interne sono completamente intonacate e tinteggiate sulle tonalità dell’ocra, del marrone, del celeste, dipinte a finto marmo o decorate con motivi geometrici policromi. Le due campate sono definite da archi a tutto sesto, originati da imponenti pilastri poggianti su zoccoli in pietra, dipinti con tonalità scure a finto marmo e conclusi da capitelli o semicapitelli ionici. Al di sopra dei capitelli ricorre un cornicione modanato, dipinto a marmo bianco e marrone, su cui è impostata una volta a botte lunettata le cui unghie sono evidenziate da fasce gialle contornate; il presbiterio, invece, distinto dallo spazio assembleare tramite un arco trionfale a tutto sesto, ornato con specchiature di marmo rosso e verde dipinte nell’intradosso, è composto da una campata quadrangolare completamente dipinta a finto marmo marrone e sormontata da una cupola a padiglione, raccordata alla parte inferiore tramite pennacchi sferici impreziositi dai simboli lapidei degli Evangelisti in bassorilievo e sostenuta da un tamburo a base ottagonale, aperto da quattro finestre ogivali e dipinto con le immagini di quattro angeli; la parte superiore della cupola risulta divisa in otto fusi decorati con festoni dorati che definiscono il contorno di un cielo celeste ricolmo di stelle. Sulla parete opposta all’ingresso è posizionato su un fondo di raggi un tondo contenente la scritta “Charitas”. La continuità e l’integrità dei fianchi dell’edificio sono interrotte da tre aperture, una collocata sulla facciata principale e le altre due sulla parete settentrionale, dalle quali filtra luce all’interno dell’aula liturgica, da ampie nicchie nelle quali sono custoditi alcuni elementi decorativi, da due varchi, nascosti da tendaggi, che conducono a locali di servizio e deposito e, sulla parete destra della prima campata, da una porta dalla quale si accede alla sacrestia. Alla controfacciata è addossata una pregevole cantoria lignea dal profilo mistilineo, sostenuta da due mensole aggettanti ed ornata con decorazioni raffiguranti strumenti musicali e motivi floreali.
Elementi decorativi
Ricchi e degni di nota sono gli elementi decorativi presenti all’interno dell’edificio: di particolare interesse è la tela seicentesca, collocata nella prima cappella a sinistra, che raffigura la Pietà con San Giovanni e la Maddalena a cui si affiancano San Domenico, San Pietro martire e San Gaetano da Thiene; l’altare marmoreo della seconda arcata del fianco sinistro è sormontato da un’edicola in pietra scolpita nella cui nicchia absidata centrale è custodita una moderna scultura di Santa Rita. Sulla parete destra, invece, sono presenti una statua in cartapesta modellata di San Luigi Gonzaga e, nella seconda arcata, un altare lapideo con edicola che ospita le effigi dei Santi Medici Cosma e Damiano. Gli elementi decorativi presenti all’interno dell’area presbiterale sono fondamentalmente tre: eccezion fatta per l’apparato decorativo di dipinti o bassorilievi lapidei che impreziosisce l’intero presbiterio, a sinistra è collocata una scultura di Santa Filomena, a destra una di San Nicola di Bari ed, infine, al di sopra dell’altare maggiore, una pregevole statua lignea di San Francesco da Paola a cui è intitolato l’edificio.
Arredi
Tutti gli arredi sono disposti all’interno dell’area presbiterale: al centro si trova l’altare, realizzato con lastre verticali in marmo venato bianco su cui poggia una mensa lineare al di sotto della è custodita una teca che ospita un ottocentesco Cristo morto in legno; in posizione assiale, è presente l’altare isolato in marmi policromi, riccamente intarsiato a motivi vegetali od eucaristici e composto da una parte inferiore, caratterizzata da pilastrini laterali ed un paliotto centrale scandito da lesene scure addossate, ed un alto gradino superiore, su cui sono scolpite le immagini di spighe e grappoli d’uva, interrotto al centro da una struttura a forma di tempietto con colonnine ioniche ed elemento di coronamento lineare, nel quale prende posto il tabernacolo. In corrispondenza della balaustra, alla sinistra dell’altare, è posizionato un leggio in legno; la sede del celebrante, con annesse le sedute per gli altri ministri, è mobile ed è collocata alla destra del presbiterio.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (2003)
collocazione al centro del presbiterio di un altare rivestito in marmo impreziosito da una teca nella quale è custodito una statua in legno del Cristo morto, risalente ai primi anni del 1800.
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