Descrizione |
Schema planimetrico a pianta rettangolare, ad aula unica, concluso da un presbiterio di forma rettangolare.
A causa dell’affaccio su una strada trafficata, l’ingresso quotidiano all’edificio avviene dal prospetto secondario, a nord.
L'edificio presenta struttura portante intelaiata di travi e pilastri in cemento armato su cui poggia il sistema delle coperture composto da una soletta inclinata, anch'essa in cemento armato.
L’intero edificio è collocato ad una quota superiore rispetto al piano stradale: la facciata principale è definita dall’alternanza di grandi superfici uniformi in cemento armato ed una porzione più ridotta, quasi completamente vetrata. Sul lato destro della facciata secondaria si erge la torre campanaria, integrata nella struttura e costituita da una coppia di montanti verticali in cemento armato, raccordati da piani orizzontali.
Le superfici interne sono completamente in cemento, colorato con tonalità chiare.
Pianta |
Schema planimetrico a pianta rettangolare, ad aula unica, concluso da un presbiterio di forma rettangolare.
L’accesso all’edificio avviene, da progetto, attraverso l’unica porta, posta sul prospetto principale, che mette in comunicazione diretta la chiesa con l’esterno, ed, in seguito, tramite un piccolo vestibolo quadrangolare, leggermente arretrato rispetto al piano di facciata, che immette direttamente nell’ampia aula liturgica, caratterizzata da uno sviluppo evidentemente trasversale.
Ma, a causa dell’affaccio immediato su una strada abbondantemente trafficata, l’ingresso quotidiano all’edificio avviene tramite una porta presente sul prospetto secondario, a nord, sul quale è stata anche realizzata una rampa utilizzabile dai diversamente abili. |
Impianto strutturale |
L'edificio presenta struttura portante intelaiata di travi e pilastri in cemento armato su cui poggia il sistema delle coperture composto da una soletta inclinata, anch'essa in cemento armato. |
Coperture |
Tetto piano: il piano di copertura dell’intera aula liturgica, in metallo coibentato, presenta un’ inclinazione verso il fianco laterale dell’edificio prospiciente via Federico II di Svevia per favorire il deflusso delle acque meteoriche, in modo da convogliare le stesse nei pluviali che discendono sui prospetti, estendendosi fino ai marciapiedi.
In corrispondenza del presbiterio è presente un grande lucernario circolare che da luce dall’alto in direzione dell’altare. |
Prospetti |
L’intero edificio è collocato ad una quota superiore rispetto al piano stradale: sul fianco orientale è visibile un alto basamento rivestito in pietra; in altri casi il livello maggiore è raggiunto con scalinate in travertino.
La facciata principale, che si estende in posizione arretrata ed in senso longitudinale su via Federico II di Svevia con un andamento lineare ed uniforme, è definita dall’alternanza di grandi superfici in cemento armato ed una porzione più ridotta, arretrata all’interno del volume totale, quasi completamente vetrata: si tratta della parte di prospetto dalla quale avviene l’accesso principale all’edificio, che contiene l’infisso in metallo protetto da pensilina in cemento, diviso verticalmente in quattro parti, delle quali due apribili e due fisse.
La superficie verticale è completamente lasciata con il cemento faccia vista, protetta nella parte inferiore da un sottile battiscopa in travertino e superiormente conclusa da un elemento continuo metallico corrispondente alla gronda.
L’integrità della facciata principale è interrotta da alcune vetrate istoriate: seppur divisa in quadrati con telai molto scuri, risulta facilmente visibile l’immagine di alcune stelle al centro della rappresentazione allegorica del cosmo.
Il prospetto secondario, da cui quotidianamente avviene l’accesso all’edificio, è diviso orizzontalmente in tre settori: tutta la parte inferiore è occupata in parte da un giardino ed in parte da una scalinata in travertino, che conduce al sagrato sopraelevato dove è presente un infisso a tre ante in vetro e metallo. Alla sinistra dell’infisso, protetto da una pensilina leggermente aggettante, è presente una vetrata policroma all’interno di una bucatura circolare.
Appena sopra la pensilina è collocata una vetrata poligonale, policroma ed istoriata con le immagini del pane e dei pesci ed altri simboli eucaristici; la parte superiore del prospetto è ad unico spiovente, corrispondente al piano inclinato del sistema di copertura.
Sul lato destro si erge la torre campanaria, integrata nella struttura e costituita da una coppia di montanti verticali in cemento armato, raccordati da piani orizzontali protetti da infissi vetrati quadrangolari; alla sommità è presente un cubo cavo e, sul montante sinistro, è fissata una croce metallica.
Conclude il prospetto secondario una porzione più compatta corrispondente alla zona interna riservata ai locali parrocchiali.
Il prospetto meridionale, come già descritto per la facciata principale, è definito dall’alternanza di grandi superfici in cemento armato con vetrate alte e strette decorate con rappresentazioni policrome di simboli eucaristici.
La quarta facciata è in aderenza al fabbricato vicino. |
Scale |
L’accesso all’edificio avviene tramite una scalinata in travertino che occupa la parte centrale del prospetto secondario. |
Pavimenti e pavimentazioni |
L’aula liturgica ha il pavimento realizzato con lastre quadrangolari di graniglia di marmo; il rivestimento della sola area presbiterale è, invece, granito rosa. Soltanto una piccola superficie circolare, segno dell’originaria posizione destinata al fonte battesimale, è rivestita con ciottoli di diverse dimensione e colorazione. |
Interni |
Le superfici interne sono completamente in cemento, colorato con tonalità chiare; la sola parte inferiore della parete del presbiterio presenta una sagoma curvilinea rivestita con lastre quadrangolari di pietra locale.
La continuità e l’integrità dei fianchi laterali sono interrotte a causa della conformazione strutturale dell’edificio stesso che, essendo definito da setti pieni, non presenta aperture, ma solo superfici uniformi in cemento, intervallate da infissi a tutta l’altezza o da varchi dai quali è possibile raggiungere l’ufficio parrocchiale o altri locali accessori, collocati alle spalle della parete del presbiterio. |
Cappella feriale |
Vano di forma rettangolare, comunicante con il corridoio che collega gli uffici parrocchiali con la sacrestia e con l'aula liturgica: la cappella feriale, completamente intonacata, presenta il soffitto e le pareti divisi in riquadri da cornici in gesso, all’interno delle quali le superfici sono tinteggiate con colori diversi. Al centro della parete del presbiterio è realizzato un arco ogivale con la ghiera in lastre di carparo disposte radiamente; in mezzeria è presente una scultura del Cristo Risorto.
All’interno della cappella feriale la luce naturale entra attraverso gli infissi vetrati collocati sui fianchi laterali, sui quali sono fissate le lastre in ceramica dipinta della Via crucis. Sul presbiterio sono presenti un altare, un ambone ed un tabernacolo, realizzati o rivestiti in carparo e legno. |
Elementi decorativi |
La conformazione strutturale dell’edificio è definita dall’alternanza di superfici piene in cemento armato ed intere fasce occupate da infissi a tutta altezza: sulle prime sono posizionate le sculture in legno e metallo delle scene della Via Crucis; le seconde, invece, sono decorate con grandiose vetrate policrome ed istoriate con temi eucaristici, realizzate da don Antonio Nardi.
All’interno dell’aula liturgica sono presenti, inoltre, alcune interessanti sculture: sul presbiterio, in corrispondenza del lucernario, alle spalle dell’altare, è collocato, su una croce in pietra e metallo, un Cristo benedicente in gesso modellato e resina dipinta; sulla destra, su un piedistallo poligonale in pietra, è presente un’antica statua di San Vito martire, risalente presumibilmente al XVIII secolo e realizzata da artisti di ambito napoletano.
Nell’area più distante dal presbiterio, su un’alta mensola prende posto una scultura della Madonna della Misericordia in ceramica invetriata, finemente decorata da artisti veneti; a destra, in posizione angolare, è collocato un Crocifisso in legno scolpito e dipinto nel 1986 da Saverio Mirizio.
All’interno della cappella feriale merita di essere citata una scultura di San Vito martire realizzata in legno dipinto dall’artista Flavio Pancheri. |
Arredi |
Tutti gli arredi sono disposti all’interno dell’area presbiterale: a sinistra trova posto l’ambone, una voluminosa scultura in pietra intagliata, poco coerente per forme e materiali scelti con il contesto architettonico; a destra è collocato il fonte battesimale, ossia un’antica vasca in pietra scolpita, risalente al XV secolo e facente parte del corredo liturgico della Chiesa Madre.
Al centro del presbiterio è presente l’altare, realizzato con un sostegno centrale in pietra e cemento che regge un’ampia mensa lineare.
La sede del celebrante con annesse le sedute per gli altri ministri si trova in posizione assiale ed è realizzata in legno; la seduta del celebrante è messa in evidenza per essere posta ad una quota leggermente superiore rispetto alle altre e per la presenza di una spalliera.
Il tabernacolo è dislocato in una posizione un po’ più defilata, alla destra del fonte battesimale: su una parete triangolare mosaicata con tasselli rossi e dettagli dorati, emerge un elemento cubico in metallo dorato con simboli eucaristici rappresentati sulla portella.
Sull’alzata del primo gradino del presbiterio sono presenti su lastre bianche alcune parole scritte in rosso, relative a riferimenti evangelici: in corrispondenza dell’ambone, dell’altare e del tabernacolo si trovano rispettivamente le lastre recanti le lettere “La Parola…”, “Si fa Carne…” ed, infine, “E abita tra noi”. |
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