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Cassano delle Murge
Bari - Bitonto
chiesa
sussidiaria
Crocifisso
Parrocchia di Santa Maria Assunta
Preesistenze; Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Prospetti; Scale; Pavimenti e pavimentazioni; interni; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1991)
1611 - 1611(costruzione intero bene); 1930 - 1930(completamento aula liturgica); 1964 - 1964(restauro intero bene); 1991 - 1991(restauro intero bene)
Chiesa del Crocifisso
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa del Crocifisso <Cassano delle Murge>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Maria della Palma
Ambito culturale (ruolo)
maestranze pugliesi (costruzione)
Notizie Storiche

1611  (costruzione intero bene)

lavori di costruzione della chiesa su una cripta edificata sulle rovine di un tempio dedicato al dio Giano; la nuova chiesa è dedicata anche a Santa Maria delle Palme come attesta l’iscrizione incisa sull’architrave del portale che riporta il testo “INGREDERE HAS AEDES QUI POMADIARIA POSCIE-PALMA SCATET DIGITIS FRUCTIB ALMA DEI- 1611”.

1930  (completamento aula liturgica)

lavori di completamento dell’edificio consistenti nella realizzazione di un dipinto murale al centro della volta piana; l’opera è dell’artista barese Reticelli e raffigura l’apparizione della Croce a Costantino nella battaglia di Ponte Milvio.

1964  (restauro intero bene)

lavori di restauro della chiesa eseguiti per volere dell’arciprete Gimbattista Armienti e volti alla rimozione degli intonaci dalle superfici verticali dell’edificio.

1991  (restauro intero bene)

lavori di restauro dell’intero edificio consistenti nel rifacimento delle coperture a causa di gravi episodi di infiltrazione e nella manutenzione e pitturazione delle superfici interne.
Descrizione

Schema planimetrico a pianta rettangolare, a navata unica, concluso da un presbiterio rettangolare delimitato da una balaustra in marmi intarsiati e rialzato di un gradino rispetto allo spazio assembleare. Al di sotto dell’attuale quota del piano di calpestio della chiesa, è presente una cripta, suddivisa in tre campate coperte da volte a crociera, sostenute da imponenti pilastri quadrangolari in pietra addossati alle pareti perimetrali e da esse aggettanti. La facciata principale si presenta semplice e lineare ed è realizzata con paramento in conci di pietra locale disposti a corsi regolari. Le bucature ed i volumi presenti all’interno della superficie verticale determinano tre ordini orizzontali, di cui quello inferiore contiene il portale d’accesso sormontato da un archivolto ad arco acuto con lunetta cieca; mentre nella zona intermedia si apre al centro una bucatura circolare con imbotte strombata, l’ordine superiore, ovvero l’elemento conclusivo del prospetto, è monocuspidato con risvolti orizzontali alle imposte. Alla destra del prospetto rivolto ad Ovest, inoltre, si erge un campaniletto a vela ad un fornice, concluso da un elemento terminale monocuspidato. Le superfici interne sono completamente lisce, intonacate e tinteggiate con tonalità tenui, eccezion fatta per alcuni elementi decorativi, identificabili quali saggi stratigrafici eseguiti durante i più recenti lavori di restauro, che sono rifiniti in bianco, ocra e dorato.
Preesistenze
Al di sotto dell’attuale quota del piano di calpestio della chiesa, è presente una cripta, suddivisa in tre campate coperte da volte a crociera, sostenute da imponenti pilastri quadrangolari in pietra addossati alle pareti perimetrali e da esse aggettanti. L’accesso al livello inferiore avviene attraverso una scala in pietra composta da venti gradini disposti in due rampe distinte disposte tra loro ortogonalmente. La cripta, fornita di un ampio presbiterio rettangolare, presenta all’interno pregevoli elementi decorativi eseguiti per mano dell’artista locale Gaetano Valerio: si tratta delle quattordici sculture in terracotta modellata della Via Crucis, di un dipinto del Cenacolo e di una seconda tela raffigurante la Pietà.
Pianta
Schema planimetrico a pianta rettangolare, a navata unica, concluso da un presbiterio rettangolare delimitato da una balaustra in marmi intarsiati e rialzato di un gradino rispetto allo spazio assembleare. Alla parete destra dell’edificio è addossato un altare in marmi policromi sovrastato da nicchie nelle quali sono custoditi alcuni elementi decorativi; inoltre, in prossimità dell’ingresso, è visibile una scalinata in pietra, protetta da balaustre in ferro sagomato, tramite la quale è possibile accedere al livello inferiore della sottostante cripta. L’accesso all’edificio avviene attraverso l’unica porta presente sul prospetto principale che mette in comunicazione diretta la chiesa con l’esterno preceduta da un ampio sagrato quadrangolare antistante, delimitato da un alto muro in pietra sormontato da cancellata metallica riccamente sagomata con decorazioni vegetali e figure umane; appena oltre il portale principale è presente un endonartece costituito da tre campate sormontate da volte a crociera che sostengono la cantoria in muratura addossata alla controfacciata. I vani laterali dell’endonartece sono così composti: quello a sinistra, delimitato da un lato da una parete in muratura e dall’altro nascosto da tendaggi, è adibito a deposito, a differenza del vano destro, completamente aperto e rialzato di tre gradini rispetto allo spazio assembleare da cui è possibile raggiungere la sopraelevata cantoria.
Impianto strutturale
Muratura portante in conci di pietra locale: a conclusione delle ampie pareti perimetrali ricorre un cornicione modanato su cui poggia un solaio piano.
Coperture
Tetto a due falde la cui struttura portante è presumibilmente composta da capriate lignee, nascoste dal sottostante solaio piano ed ordite secondo lo sviluppo longitudinale dell’aula liturgica: la stratigrafia è definita dalla sovrapposizione di materiali coibenti per l’isolamento termico e guaine impermeabilizzanti con tegumento realizzato con un manto di tegole e coppi. L’inclinazione delle falde è tale da favorire il deflusso delle acque meteoriche, che vengono convogliate all’interno dei pluviali che discendono sul prospetto meridionale.
Prospetti
La facciata principale si presenta semplice e lineare ed è realizzata con paramento in conci di pietra locale disposti a corsi regolari. Le bucature ed i volumi presenti all’interno della superficie verticale determinano tre ordini orizzontali, di cui quello inferiore contiene il portale d’accesso, inquadrato da stipiti scolpiti a scalpello con immagini di palme d’ulivo, composto da due ante in legno e sormontato da un archivolto ad arco acuto con lunetta cieca; sull’architrave del sottostante portale si legge “Ingredere has aedes qui pomadiaria poscie – palma scatet digitis fructib ama Dei – 1611”. Mentre nella zona intermedia si apre al centro una bucatura circolare con imbotte strombata sormontata da due lapidi sovrapposte, l’ordine superiore, ovvero l’elemento conclusivo del prospetto, è monocuspidato con risvolti orizzontali alle imposte; appena sotto la cuspide è collocata una mensola sostenuta da un personaggio scolpito in altorilievo non chiaramente identificabile. La facciata occidentale è realizzata in conci di pietra locale lasciati faccia a vista ed è caratterizzata da estrema massività essendo bucata soltanto dai rincassi delle tre piccole finestre semicircolari dalle quali filtra luce naturale all’interno della cripta e, più in alto, da due aperture rettangolari; alla destra del prospetto rivolto ad Ovest, inoltre, si erge un campaniletto a vela ad un fornice, concluso da un elemento terminale triangolare con banderuola in ferro. Lungo la superficie verticale sono visibili i segni di alcune trasformazioni subite dall’edificio nel corso dei secoli: in particolare, si riconoscono il tamponamento del portale secondario e la stratificazione delle diverse fasi di lavorazione della muratura. Gli altri due prospetti sono occultati dai fabbricati in aderenza.
Scale
L’accesso all’edificio avviene attraverso l’unica porta presente sul prospetto principale, preceduta da un ampio sagrato quadrangolare accessibile tramite una scala composta da cinque gradini in pietra inseriti all’interno del muro di recinzione del sagrato.
Pavimenti e pavimentazioni
Lo spazio assembleare è rivestito con lastre esagonali di graniglia di cemento decorate con motivi geometrici il cui accostamento determina la creazione di una stella a sei punte colorate in maniera alternata; il piano di calpestio del presbiterio, invece, pur condividendo il materiale di rivestimento, è invece rifinito con elementi quadrati ornati con disegni geometrici ad otto punte di colore verde. Le restanti superfici orizzontali, quali il gradino del presbiterio e la base dell’altare maggiore, sono realizzate con marmi venati bianchi, mentre le scale d’accesso alla cripta sono rifinite con “chianche” locali.
interni
Le superfici interne sono completamente lisce, intonacate e tinteggiate con tonalità tenui, eccezion fatta per alcuni elementi decorativi, identificabili quali saggi stratigrafici eseguiti durante i più recenti lavori di restauro, che sono rifiniti in bianco, ocra e dorato. A conclusione delle ampie pareti perimetrali ricorre un cornicione modanato, dipinto in bianco ed ocra, su cui poggia un solaio piano decorato con cornici in stucco a rilievo al centro delle quali è collocato un pregevole dipinto murale. Alla controfacciata è addossata una cantoria in muratura con parapetto decorato con cornici dorate perimetrali; la cantoria è sostenuta dai pilastri e dai setti del sottostante endonartece tripartito, i cui vani laterali sono aperti oppure in parte delimitati da muri o da tendaggi. La continuità e l’integrità dei fianchi dell’edificio sono interrotte da nicchie nelle quali sono custoditi alcuni elementi decorativi, dal vano scala per l’accesso al livello inferiore della sottostante cripta e da tre bucature, una circolare sulla facciata principale e due monofore sul fianco sinistro, dalle quali filtra luce naturale all’interno della chiesa.
Elementi decorativi
Sulle pareti laterali del fabbricato sono custoditi alcuni elementi decorativi; in molti casi si tratta di tele o statue posizionate nelle nicchie laterali o sul presbiterio: sul fianco sinistro della chiesa sono collocate le quattordici oleografie raffiguranti le scene della Via Crucis, eseguite per mano di Luigi Morgari, ed alcune immagini del Crocifisso dipinte da autori locali; la parete destra, invece, ospita un altare in marmi policromi addossato alla parete perimetrale, sormontato da una nicchia absidata nella quale è custodita la scultura in cartapesta modellata di San Francesco d’Assisi, opera di Giuseppe Manzo; accanto prendono posto le statue di San Pio da Pietrelcina, di San Giovanni Apostolo, di Gesù nell’atto di reggere la croce oltre ad alcuni stendardi. Degno di nota è il dipinto murale inserito all’interno di una cornice a biabsidata presente al centro del solaio piano che sormonta l’intera aula liturgica: l’opera, dell’artista barese Reticelli, raffigura l’apparizione della Croce a Costantino durante la battaglia di Ponte Milvio. L’elemento di maggior rilievo è senza dubbio il postergale dell’altare maggiore addossato alla parete del presbiterio: all’interno di una complessa struttura di pietra dipinta, costituita da lesene scanalate laterali con doppio toro di base e capitelli ionici dorati ed una trabeazione con fregio modanato, volute terminali ed edicola impreziosita dalla scultura in pietra di Cristo alla colonna, si apre al centro una nicchia absidata nella quale è custodita la statua a tutto tondo della Madonna del Carmelo; a fianco dell’altare sono visibili due affreschi degli Arcangeli Michele e Raffaele inseriti all’interno di nicchie absidate dipinte. Ai lati del presbiterio sono collocati gli stalli di un antico coro ligneo.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1991)
Affinchè il sacerdote possa celebrare la Santa Messa rivolto verso il popolo, al centro del presbiterio è stato collocato un altare in legno.
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