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edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Capurso
Bari - Bitonto
chiesa
sussidiaria
Sant'Antonio da Padova
Parrocchia di Santissimo Salvatore
Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Prospetti; Scale; Pavimenti e pavimentazioni; interni; Elementi decorativi; Arredi
nessuno
XVII - XVII(restauro intero bene); 1635 - 1635(costruzione intero bene); 1639 - 1639(completamento intero bene); XIX - XIX(carattere generale intero bene); 2010 - 2010(manutenzione aula liturgica)
Chiesa di Sant'Antonio da Padova
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Sant'Antonio da Padova <Capurso>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze pugliesi (costruzione)
Notizie Storiche

XVII  (restauro intero bene)

verso la fine del secolo l’edificio ebbe bisogno di restauri ai quali provvide Costanza Rinaldi Pandi, nipote del fondatore.

1635  (costruzione intero bene)

costruzione della chiesa per volontà di Alferio Angelo Pandi di Gravina, capitano della coorte del Duca di Bovino, per devozione al santo di Padova; i lavori per ragioni economiche richiesero tempi relativamente lunghi.

1639  (completamento intero bene)

grazie ad ulteriori fondi concessi da Alfiero Angelo Pandi, fondatore della chiesa, i lavori furono portati a conclusione dal sacerdote don Antonio Rocca.

XIX  (carattere generale intero bene)

l’attuale assetto della chiesa risulta dal ribaltamento dell’ingresso da via Sant’Antonio a via Mizzi.

2010  (manutenzione aula liturgica)

lavori di manutenzione straordinaria dell’intero edificio consistenti in pulitura e pitturazione delle superfici interne.
Descrizione

Schema planimetrico a pianta rettangolare, ad aula unica, composto da una singola campata e concluso con abside semicircolare; il presbiterio, con altare isolato al centro dell’abside, ha forma rettangolare ed è rialzato di un gradino rispetto allo spazio assembleare. L’edificio è costruito in muratura portante in conci di pietra locale: la campata è sormontata da una volta a botte, l’abside è coperta da un catino emisferico. La facciata principale, unico prospetto visibile dell’edificio, si presenta semplice e lineare, ed è divisa in tre ordini orizzontali: l’inferiore contiene il portale d’accesso, nell’intermedio si aprono un rosone circolare e due monofore laterali, mentre quello superiore corrisponde ad un frontone triangolare con cornice modanata leggermente aggettante; nella parte sinistra dell’edificio si erge un campaniletto a vela. Le superfici interne sono completamente lisce, intonacate e colorate in bianco e sulle tonalità della scala cromatica dell’ocra e del grigio con decorazioni rosse o dorate.
Pianta
Schema planimetrico a pianta rettangolare, ad aula unica, composto da una singola campata e concluso con abside semicircolare; il presbiterio, con altare isolato al centro dell’abside, ha forma rettangolare ed è rialzato di un gradino rispetto allo spazio assembleare. Mentre sui fianchi laterali dell’edificio si aprono cinque ampie nicchie in alcune delle quali sono custoditi alcuni elementi decorativi, ai lati del presbiterio sono presenti due varchi che conducono ad un vano utilizzato come sacrestia e deposito. L’accesso all’edificio avviene attraverso l’unica porta che mette in comunicazione diretta la chiesa con l’esterno.
Impianto strutturale
Muratura portante in conci di pietra locale: lo spazio assembleare è sormontato da una volta a botte originata a partire da una cornice modanata presente sulle pareti laterali dell’edificio; alla stessa quota è presente il piano d’imposta del catino absidale semicircolare che copre l’area presbiterale.
Coperture
Tetto piano: la stratigrafia è definita dalla sovrapposizione di materiali coibenti per l’isolamento termico e guaine impermeabilizzanti. La leggera inclinazione del lastrico solare è tale da favorire il deflusso delle acque meteoriche, che vengono convogliate all’interno dei pluviali che discendono nella parte posteriore dell’edificio.
Prospetti
L’unica facciata visibile dell’edificio, realizzata con paramento in conci di pietra locale disposti a corsi regolari, si presenta semplice e lineare, è delimitata da due lesene laterali ed è connessa al suolo tramite una fascia basamentale in pietra. Le bucature ed i volumi presenti all’interno della superficie verticale determinano tre ordini orizzontali, di cui quello inferiore contiene il portale d’accesso inquadrato da semplici stipiti lineari e composto da due ante in legno; in corrispondenza dell’architrave del portale è visibile una cornice modanata che aggetta leggermente dal piano della facciata. Nella zona intermedia si aprono al centro un piccolo rosone circolare, in cui è dipinto un angelo in ginocchio, e, simmetricamente rispetto al’asse della facciata, due piccole monofore dalle quali filtra luce naturale all’interno della chiesa. L’ordine superiore, ovvero l’elemento conclusivo del prospetto, corrisponde ad un frontone modanato nel cui timpano è raffigurato Sant’Antonio in gloria. Nella parte sinistra dell’edificio si erge un campaniletto a vela, composto da due pilastrini quadrangolari dai quali è originato un arco a tutto sesto sormontato dall’elemento di coronamento: si tratta di una sottile cornice modanata e di un terminale dal profilo mistilineo su cui è collocata una croce in ferro. Gli altri tre prospetti sono occultati dai fabbricati in aderenza o non visibili dall’esterno.
Scale
L’accesso all’edificio avviene attraverso l’unica porta presente sul prospetto principale, preceduta da un gradino in pietra che occupa tutta l’ampiezza della bucatura.
Pavimenti e pavimentazioni
L’intero pavimento dello spazio assembleare è realizzato con lastre quadrangolari di graniglia di marmo grigio ed è valorizzato da una fascia perimetrale con cornice decorativa definita dall’alternanza di marmette chiare ed elementi policromi in graniglia di marmo. Mentre l’alzata ed il bordo del gradino del presbiterio sono in marmo bianco venato, il pavimento del piano di calpestio è rivestito con piastrelle quadrate di graniglia di marmo color ocra.
interni
Le superfici interne sono completamente intonacate, colorate in bianco e sulle tonalità della scala cromatica dell’ocra e del grigio con decorazioni rosse o dorate. Lo spazio assembleare è sormontato da una volta a botte originata a partire da una cornice modanata presente sulle pareti laterali dell’edificio, ampiamente decorata e dipinta con cornici, immagini simboliche e con l’effigie di Sant’Antonio da Padova. L’area presbiterale, invece, distinta dalla precedente tramite un’arcata a tutto sesto evidenziata da una rosetta dorata centrale, è scandita da quattro lesene addossate alla parete curvilinea e poggianti su una zoccolatura di base. Al di sopra delle lesene ricorre una cornice modanata che diventa piano di imposta del catino absidale semicircolare su cui sono realizzati dipinti policromi con la tecnica della tempera su intonaco. La continuità e l’integrità dei fianchi dell’edificio sono interrotte da cinque ampie nicchie in alcune delle quali sono custoditi alcuni elementi decorativi ed, ai lati dell’abside, da due varchi che conducono ad un vano utilizzato come sacrestia e deposito.
Elementi decorativi
Sulle pareti laterali del fabbricato sono custoditi alcuni elementi decorativi: a sinistra, all’interno di un altare a parete posto ad una quota superiore rispetto al pavimento e composto da gradino e dossale dipinti a finto marmo, in una cornice modellata in stucco è posizionato un dipinto olio su tela raffigurante Santa Filomena; in una struttura simile alla precedente presente sul fianco destro è, invece, collocata una tela con la rappresentazione di un miracolo di Sant’Antonio, opera del 1970 dell’artista Michelangelo Buono; sui fianchi dello spazio assembleare si aprono inoltre minori nicchie absidate, all’interno delle quali prendono posto sculture di santi. Degno di nota è senza dubbio l’apparato decorativo della volta a botte che sormonta la campata: inquadrata in una complessa cornice mistilinea decorata con motivi geometrici e modanature è visibile il dipinto di Sant’Antonio da Padova, rappresentato con colori tenui insieme a gigli, ad un angelo e ad alcuni puttini; nelle specchiature perimetrali sono, invece, dipinte le immagini della croce, della Bibbia, di una mitra e di un pastorale. Infine, mentre al centro della parete del presbiterio, tra le lesene decorate a motivi geometrici in oro, rosso e azzurro, è presente una pregevole tela del XVII-XVIII secolo raffigurante Sant’Antonio da Padova, sul catino absidale è dipinta la Santissima Trinità, opera del già citato autore locale Michelangelo Buono.
Arredi
Al centro dell’area presbiterale è presente un altare isolato, costituito da una mensa in pietra sorretta da due volute e da un paliotto su cui è dipinta una croce. Il gradino d’altare che sormonta la mensa è interrotto al centro da una struttura a forma di tempio nella quale è inserito il tabernacolo.
Adeguamento liturgico

nessuno
Nessun adeguamento liturgico rilevante.
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