chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Farini Piacenza - Bobbio chiesa parrocchiale San Giuseppe Parrocchia di San Giuseppe Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Impianto strutturale altare - intervento strutturale (1955); ambone - intervento strutturale (1955) 1949 - 1955(costruzione intero bene); 1957 - 1958(decorazione interno); 2006 - 2006(restauro intero bene)
Chiesa di San Giuseppe
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Giuseppe <Farini>
Autore (ruolo)
Carpiceci, Alberto (progetto dell'edificio)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze romane (costruzione)
Notizie Storiche
1949 - 1955 (costruzione intero bene)
La chiesa venne costruita tra 1949 e 1955 per volontà del parroco Don Attilio Sala. Già da tempo si avvertiva la necessità di costruire un nuovo edificio religioso che sostituisse l'oratorio del 1870-1872. Venne eseguita su progetto dell'architetto Alberto Carpiceci di Roma. Il progetto iniziale, elaborato attorno al 1948, prevedeva la realizzazione dell'edificio nella parte bassa del paese. La chiesa venne invece costruita in altro luogo e il suo asse venne ruotato da est-ovest a nord-sud. La prima pietra fu posta da Mons. Malchiodi il 28 aprile 1949, mentre l'inaugurazione si ebbe il 17 agosto del 1958.
1957 - 1958 (decorazione interno)
Tra 1957 e 1958 l'interno venne arricchito con gli affreschi realizzati dall'artista piacentino Luciano Ricchetti.
2006 (restauro intero bene)
Nel 2006 furono avviati i lavori di restauro e di adeguamento per il superamento delle barriere architettoniche.
Descrizione
La Chiesa di San Giuseppe sorge in località Farini, isolata, con orientamento Est-Ovest, preceduta da un sagrato poco profondo, cui si accede da una scalinata poligonale di dieci gradini in pietra. La facciata, in pietra a vista, con basamento rivestito in lastre di pietra verticali, è a capanna. Nella facciata si aprono tre alte e strette arcate a tutto sesto, che accolgono le vetrate della navata maggiore, di cui quella centrale, al di sopra dell'unico portale, più alta. Al centro del timpano della cuspide si apre un piccolo rosone cieco. I rampanti del tetto sono percorsi da una cornice modanata in aggetto. Nei fronti laterali si apre, nella parte alta, una teoria di monofore a tutto sesto e nella parte inferiore si addossano i volumi, più bassi, senza soluzione di continuità delle cappelle votive, in mattoni a vista su basamento in pietra. Nei fronti delle cappelle corrono archi a tutto sesto che incorniciano le monofore.
Pianta
Schema planimetrico basilicale, a unica navata, coperta da volta a carena di nave rovesciata, con i costoloni che seguono la scansione delle finestre del claristerio. Sulla navata si aprono, con archi a tutto sesto quattro cappelle votive per lato, a pianta rettangolare, con volte a botte. Le cappelle sono dedicate rispettivamente, quelle di destra al Confessionale, Cristo Morto, San Pietro e l'Immacolata, quelle di sinistra al Battistero, Santa Rita, Santa Lucia e San Giuseppe. L'area presbiteriale è rialzata di tre gradini in marmo, sul piano della chiesa ed è chiusa sul fronte da balaustra su pilastrini in marmo. L'abside semicircolare è coperta da volta a catino.
Coperture
Tetto a falde con manto in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimenti in graniglia di marmo.
Elementi decorativi
Sopra l'arco delle cappelle affreschi di Luciano Rochetta, con le 14 stazioni della Via Crucis. Nell'abside affreschi di Luciano Ricetti del 1957.
Impianto strutturale
Strutture verticali in muratura di pietra portante.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (1955)
altare verso il popolo, legno e metallo dorato. Croce centrale in metallo tra i piedritti.