chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Chiesa Bellino Saluzzo chiesa sussidiaria Santissima Trinità Parrocchia di S. Giacomo Pianta; Coperture; Struttura; Volte; Sacrestia; Campanile; Facciata principale; Altare principale; Pavimenti e pavimentazioni nessuno 1641 - 1641(menzionata Intero bene); 1699 - 1700(menzionata-titolo Intero bene); 1752 - 1752(descrizione Intero bene); 1770 - 1770(visita pastorale Intero bene); 1840 - 1840(inventario arredo sacro); 1847 - 1847(restauro Intero bene); 1872 - 1872(danneggiamenti - restauri Intero bene); 1872 - 1872(acquisto quadro); 1920 - 1930(rifacimento tetto)
Chiesa della Confraternita della Santissima Trinità
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa della Confraternita della Santissima Trinità <Chiesa, Bellino>
Altre denominazioni
Cappella della Santissima Trinità
Ambito culturale (ruolo)
maestranze cuneesi (costruzione edificio)
Notizie Storiche
1641 (menzionata Intero bene)
La cappella viene menzionata, senza riferimento al suo titolo, da atti notarili del 1641 inerenti la vendita di beni ecclesiastici. (G. Bernard).
1699 - 1700 (menzionata-titolo Intero bene)
La cappella viene menzionata come <> nei lasciti testamentari in favore delle opere religiose del paese. (G.Bernard).
1752 (descrizione Intero bene)
Don Mathieu Donnette, parroco di Casteldelfino, incaricato da Mons. Giov. Battista Roero di redigere un rapporto sullo stato della cappella, la descrive come cappella aperta, ubicata sul terreno del cimitero <>. (G. Bernard).
1770 (visita pastorale Intero bene)
L'arcivescovo Rorengo di Rorà in visita pastorale nel mese di luglio, disapprova severamente alcune consuetudini locali inerenti alle funzioni del camposanto. Stabilisce che la cappella debba essere benedetta prima della ricostruzione del cimitero. (G. Bernard).
1840 (inventario arredo sacro)
Mons. Giovanni Antonio Gianotti visita Bellino il 22 e 23 luglio compilando un accurato inventario dell'arredo sacro contenuto nella cappella della SS. Trinità. In particolare rileva la presenza di "un tabernacolo in legno, tinta blu, foderato seta bianca, quasi nuovo; un calice, una croce di ottone, dieci candelieri di legno dorato in buono stato; due reliquari senza autentica, cioè le reliquie di S. Magno e S. Firminio; un braccio di legno porta lampada nella parete; quattro banchi bosco di elvo; quattro quadri, due portanti l'effige della Madonna, uno il crocefisso, uno la SS. Trinità; una campana di cinque rubbi; sei panche bosco meleso; due cataloghi con i nomi di confratelli e consorelle". (G. Bernard).
1847 (restauro Intero bene)
La cappella viene restaurata. Nella strombatura esterna della finestra posta a Nord-Ovest, è riportata la scritta dipinta con il nome del pittore <> accanto alla data <<1847>>.
1872 (danneggiamenti - restauri Intero bene)
Una valanga primaverile, scesa lungo l'alveo del torrente del Pelvo, raggiunge la cappella provocando qualche danno. Seguirono interventi di riparazione della cappella. (G. Bernard).
1872 (acquisto quadro)
Il grande quadro dossale dell'altare riporta la data 1872 e forse fu acquistato all'epoca quale ringraziamento ed invocazione alla protezione divina per la scampata distruzione. (G. Bernard).
1920 - 1930 (rifacimento tetto)
Forse nel periodo 1920-1930 furono eseguiti i lavori di rifacimento del tetto. (G. Bernard).
Descrizione
L'edificio sorge accanto alla chiesa parrocchiale di San Giacomo ed in adiacenza al camposanto. E' questo il polo religioso, posto alla sommità della borgata.
<> (C. Allais)
L'abitato di borgata Chiesa, di tipo annucleato, è posto a 1'480 mt. s.l.m. sul versante dell'"ubach". Bellissimo borgo alpino, è diposto a ventaglio, con il vertice sulla chiesa parrocchiale; tutt'attorno si distendono i coltivi, alle sue spalle il rilievo e la vetta del Pelvo d'Elva.
Pianta
Pianta centrale, di forma esagonale. Ciascun lato misura, internamente, poco più di 4 mt.. Ambiente unico per l'aula ed il presbiterio. L'ingresso è sul lato Nord-Est. E' annessa una sacrestia sul lato Nord-Ovest.
Coperture
Il tetto è a capanna, a due falde inclinate. Il manto di copertura è in lose posate su orditura lignea, come da tradizione costruttiva locale.
Struttura
La struttura è portante, realizzata in muratura di conci di pietra e calce reperiti in loco, come da tradizione costruttiva locale.
Volte
L'interno è coperto da un'unica cupola, impostata sui sei pilastri e pennacchi angolari. La cupola è realizzata in muratura di conci di pietra e calce locali.
Sacrestia
Sul lato Nord-Ovest è addossato il locale della sacrestia, di pianta rettangolare.
Campanile
Il campanile è a vela, impostato sul proseguimento della facciata principale. E' realizzato in conci di pietra e calce locale, finito ad intonaco.
Facciata principale
La facciata principale è rivolta a Nord-Est, verso la chiesa parrocchiale e verso l'ingresso del camposanto. E' finita ad intonaco.
Altare principale
L'altare principale è in muratura, addossato alla parete di fondo. E' decorato a finto marmo.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento interno è realizzato in assito ligneo.
Adeguamento liturgico
nessuno
Non è stato realizzato alcun intervento di adeguamento liturgico.