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Serradifalco
Caltanissetta
chiesa
sussidiaria
San Francesco di Paola
Parrocchia di San Leonardo Abate
Pianta; Impianto strutturale; Orizzontamenti
altare - aggiunta arredo (XX ultimo quarto)
1617 post - 1656 ante(costruzione intero bene); 1657 - 1657(realizzazione copertura e arredi intero bene); 1697 - 1708(ricostruzione intero bene); 1740 - 1791(uso intero bene); 1745 - 1745(stato di conservazione intero bene); XVIII metà - 1771 ante(restauro intero bene); 1791 - 1804(chiusura al culto intero bene); 1893/10/20 - 1893/10/20(costruzione scalinata); 1940 - 1945(rimozione cancellata)
Chiesa di San Francesco di Paola
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Francesco di Paola <Serradifalco>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione)
Notizie Storiche

1617 post  - 1656 ante (costruzione intero bene)

Non si conosce l’esatta data di costruzione della chiesa di San Francesco di Paola. Secondo Giuseppe Testa fu costruita in concomitanza della fondazione del Comune ad opera di Maria Ventimiglia che nel 1617 aveva ottenuto, per conto del figlio Francesco Graffeo (ancora bambino), la licenza di costruire un nuovo casale nella terra acquistata dai Moncada. Tuttavia in una didascalia del prospetto della chiesa, inserita nella pubblicazione, risulta che la chiesa fu edificata intorno al 1640. Secondo Salvatore Galletti fu costruita da Leonardo Lo Faso, che il 15 maggio 1652 aveva acquistato all’asta tre feudi della famiglia Graffeo. Fu l’antica chiesa madre fino al 1677, data di ultimazione della nuova chiesa madre voluta dai nuovi feudatari Francesco e Leonardo Lo Faso. Nella chiesa erano presenti l’altare maggiore e gli altari di S.Francesco di Paola, del Santissimo Sacramento, di S.Pasquale, dell’Immacolata Concezione e del Santissimo Crocifisso (Testa, p.135-136; Galletti, p.18-19).

1657  (realizzazione copertura e arredi intero bene)

Nel 1657 il falegname Giuseppe Di Lorenzo lavorò “la legname per il tetto" e realizzò alcuni arredi: confessionale, pulpito (Galletti, p.35).

1697 - 1708 (ricostruzione intero bene)

La chiesa fu ricostruita tra il 1697 e il 1798 (Galletti, p.35).

1740 - 1791 (uso intero bene)

La chiesa dal 1740, in concomitanza della ricostruzione della chiesa madre di San Leonardo, fu utilizzata come Madrice (Testa, p.215-222).

1745  (stato di conservazione intero bene)

In occasione della visita pastorale del 1745 la chiesa risulta piuttosto trascurata. Il vescovo ordine di imbiancarla, di sistemare gli altari, le fosse, il pavimento (Testa, p.214-215).

XVIII metà - 1771 ante (restauro intero bene)

La chiesa fu restaurata nel terzo quarto del Settecento (Testa, p.224).

1791 - 1804 (chiusura al culto intero bene)

La chiesa fu chiusa al culto dal 1791 al 1804 (Testa, p.228).

1893/10/20  (costruzione scalinata)

Risale probabilmente al 1893 la costruzione della scalinata ad emiciclo. La data è infatti incisa nell’alzata dell’ultimo gradino.

1940 - 1945 (rimozione cancellata)

Le cancellate che recintavano la scalinata furono rimosse nel 1940-1945 per offerta alla Patria (Galletti, p.286).
Descrizione

La chiesa è situata in piazza San Francesco nel centro storico di Serradifalco. Il prospetto, preceduto da una scalinata ad invito semicircolare, è caratterizzato dalla sovrapposizione di due ordini, tuscanico e ionico, su piedistallo. Le paraste ripartiscono il prospetto in tre partiti. Nel primo ordine si apre il portale centinato modanato, con concio di chiave e conci d’imposta a punta di diamante, sovrastato da uno stemma. In asse, in corrispondenza del secondo ordine, è posta una finestra centinata; nei partiti laterali sono poste le statue della Madonna delle Grazie e di San Francesco di Paola, entro nicchie. Le arcate della finestra e delle nicchie sono sovrastate da una decorazione a motivi fitomorfici. Il partito centrale è sormontato da un campanile a vela con tre arcate con terminazione curva, sovrastato dalla croce con base a volute; in asse alle paraste d’estremità sono poste le statue di San Giovanni Evangelista, reggente il libro con l’agnello, e Sant’Antonio di Padova con Gesù bambino in braccio. Le pareti longitudinali dell’aula, delimitate da un cornicione, in prossimità del coro hanno un’arcata cieca, con raccordo curvo e spicchi di volta decorate da formelle di stucco, che inquadrano altari marmorei sovrastati da statue entro nicchie.
Pianta
Ad aula
Impianto strutturale
Edificio in muratura continua con volte e copertura a falde.
Orizzontamenti
Aula e coro con volta a botte lunettata e catino absidale; vestibolo con volta crociera.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (XX ultimo quarto)
Altare marmoreo retto da cinque colonnine disposte in modo sfalsato
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