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Tonengo
Casale Monferrato
chiesa
parrocchiale
Concezione Immacolata di Maria Vergine
Parrocchia Concezione Immacolata di Maria Vergine
Pianta; Struttura; Facciata; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1980); leggìo - aggiunta arredo (1980)
1637 - 1664(costruzione intero bene); 1681 - 1681(notizia storica altare maggiore); 1700 - 1740(datazione altari laterali); 1786 - 1786(ricostruzione altare maggiore); 1835 - 1835(costruzione campanile); 1871 - 1876(ampliamento sacrestia); 1928 - 1928(rifacimento facciata); 1935 - 1935(completamento intero bene); 2006 - 2006(restauro intero bene); 2019 - 2021(consolidamento intero bene)
Chiesa della Concezione Immacolata di Maria Vergine
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa della Concezione Immacolata di Maria Vergine <Tonengo>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione)
Notizie Storiche

1637 - 1664 (costruzione intero bene)

Fu costruita tra il 1637, allorchè il Vescovo Scipione Agnelli ordina di terminare la chiesa “nei prossimi due anni” e il 1664 quando è citata la costruzione di una scala per raggiungere la stanza superiore alla sacrestia.

1681  (notizia storica altare maggiore)

Nel 1681 è descritto l’altare Maggiore: di legno con paliotto di cuoio dorato e tra gli arredi vi sono tre dipinti.

1700 - 1740 (datazione altari laterali)

Dalla visita pastorale del Vescovo Ignazio Dalla Chiesa si evince la datazione dell’altare laterale del Rosario al 1700 e dell’altare, laterale ovest, dedicato a Sant’Anna al 1740.

1786  (ricostruzione altare maggiore)

L’altare maggiore è stato ricostruito in marmo “… da un certo signor Parodi…” forse lo scultore genovese Domenico Parodi.

1835  (costruzione campanile)

Il campanile venne costruito nell’angolo esistente tra facciata e cappella del Ss. Rosario di cui obliterò la finestrella sud. La spesa fu di 2.200 franchi.

1871 - 1876 (ampliamento sacrestia)

La sacrestia fu ampliata di una campata verso nord e le venne addossata la scala che porta all’ambiente ad essa superiore. Progetto e realizzazione del capomastro Costantino Petrini di Brusasco (TO).

1928  (rifacimento facciata)

RENN Nel 1928 viene rifatta la facciata da don Ernesto Gallina “in stile settecento” e sostituito il pavimento della sacrestia con piastrelle di cemento colorato.

1935  (completamento intero bene)

L’intero edificio venne ridipinto dal pittore Cesare Tos su disegni del professor Carlo Morgari.

2006  (restauro intero bene)

L’edificio fu oggetto di “Restauro statico-conservativo” progetto e direzione lavori architetto Palmina Nicola di Torino, i lavori compresero: all’ esterno il ripristino intonaco del lato est, la coloritura della facciata principale e il ripristino del tetto inserendo lastre di sottocoppo; all’interno il ripristino di intonaci e pitture delle zone ammalo rate e la sostituzione del pavimento della cappella a sinistra del presbiterio.

2019 - 2021 (consolidamento intero bene)

Realizzazione intervento di consolidamento delle fondazioni e ricucitura delle lesioni murarie della zona coro presbiteriale, restauro conservativo della sacrestia e del locale archivio soprastante. Manutenzione straordinaria - restauro conservativo di parte della copertura. Progetto redatto dall'architetto Marina Cappellino.
Descrizione

La chiesa è disposta su un asse circa nord-sud e si eleva di alcuni gradini su una piccola piazza, attraversata dalla strada provinciale 18. Il corpo principale è affiancato ad ovest dalla cappella del battistero e a est dal campanile a quattro registri, costruito con mattoni a vista su alto zoccolo di muratura di grosse pietre irregolari. La zona absidale è costruita a nord, su sostruzione, sul bordo dello scosceso crinale collinare.
Pianta
La pianta in origine ad aula unica con due cappelle laterali, abside quadrangolare e sacrestia addossata ad est, venne modificata nel tempo fino ad assumere la forma attuale. L’intervento maggiore fu la modifica alla seconda metà dell’Ottocento dell’abside trasformata in semicircolare e la costruzione della scala per la salita al vano sopra la sacrestia nel raccordo in curva dell’ampliamento. Tale accorgimento fa si che all’esterno il tutto sia percepito come una grande unica abside semicircolare.
Struttura
L’edificio è costruito con una struttura in elevato da muratura di mattoni e pietre irregolari, all’esterno in parte intonacate e in parte lasciate a vista, internamente intonacate. Gli orizzontamenti sono costituiti da volte in muratura, nell’aula a botte con unghie e a crociera. L’abside è coperta da un semicatino impostato sulla trabeazione che sottolinea l’imposta in tutto l’edificio. Il tetto a doppia falda è con orditura lignea alla piemontese, manto di lastre sottocoppo di ripristino anni 2005-6 e concluso superiormente da manto di coppi vecchi.
Facciata
La facciata, intonacata, con finestre alla “serliana” è delimitata da due lesene, conclusa da timpano triangolare e affiancata a ovest dal corpo del battistero e a est dal campanile. Un grande portale centrale sormontato da timpano spezzato con al centro un elegante cartiglio in stucco, consente l’accesso all’interno.
Pavimenti e pavimentazioni
I pavimenti della chiesa e della sacrestia sono di piastrelle di cemento colorato risalenti all’inizio del Novecento, solo nella cappella ad ovest del presbiterio il pavimento è di ceramica. Nella stanza dell'archivio vi sono piastrelle in cotto.
Coperture
La copertura è tradizionale alla piemontese a capanna con falde triangolari sull’abside; costituita da orditura lignea, strato sottocoppo in fibrocemento e manto di coppi.
Elementi decorativi
L’interno è finemente decorato con stucchi e dipinto a campiture sottolineate da ornati in trompe d’oeil e parti figurative che ritraggono santi e scene dal Vangelo. L’altare maggiore (1786) dedicato all’Immacolata Concezione e sotto patronato di San Michele e San Bernardo è arricchito da crustae marmoree policrome, elegante tabernacolo sormontato da tronetto in stucco colorato e dorato. I due altari laterali, del Ss. Rosario e di Sant’Anna sono molto simili e furono realizzati nella prima metà del settecento in stucco colorato a finto marmo. I quadri dell’altare maggiore e i due appartenenti agli altari laterali furono dipinti da don Luigi Vespasiano Miroglio (1759-1797) conte di Moncestino, figlio di Pompeo, “… ascritto tra i sacerdoti della basilica di Superga il quale si divertiva di pittura ….”. In legno scolpito dipinto, argentato e dorato è la bella statua della Madonna del Rosario XVIII sec. conservata nella cappella del Battistero, a sinistra dell’ingresso; per le connotazioni stilistiche si può ascrivere alla cerchia dei noti scultori Perucca e Riva attivi in Piemonte alla metà del Settecento.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1980)
Aggiunta di altare ligneo
leggìo - aggiunta arredo (1980)
Aggiunta leggio ligneo su pilastrino simile all'altare
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