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San Candido
Murisengo
Casale Monferrato
chiesa
parrocchiale
S. Candido
Parrocchia di S. Candido
Facciata; Pianta; Impianto strutturale; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Campanile
mensa - aggiunta arredo (1970); leggìo - aggiunta arredo (1970)
XII - XVI(fondazione
prime fonti intero bene); 1700 - 1791(ricostruzione intero bene); 1819 - 1828(menzione intero bene); 1883 - 1883(menzione intero bene); XX - XX(tinteggiature interni); 2004 - 2004(restauro altare laterale); 2004 - 2004(manutenzione straordinaria intonaco e copertura); 2014 - 2017(consolidamento e restauro copertura)
Chiesa di San Candido
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Candido <San Candido, Murisengo>
Altre denominazioni S. Candido
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione intero bene)
Notizie Storiche

XII - XVI (fondazione, prime fonti intero bene)

La prima citazione della chiesa risale al 1193. Nel 1203 è documentato un priorato a regola benedettina dipendente dall'abbazia di Fruttuaria, mentre nel 1253 le fonti la definiscono prepositura governata da un rettore. Dal 1299 al 1440 viene indicata nuovamente come priorato negli estimi della diocesi di Vercelli. Venne fondata come una canonica regolare dipendente da un monastero, forse direttamente da quello di Fruttuaria nel sec. XI. Appartenne ai benedettini fino alla metà del XVI sec.

1700 - 1791 (ricostruzione intero bene)

Nel sec. XVII la chiesa e la canonica, fondate su un terreno franoso, versavano in uno stato di rovina avanzato ed il prevosto, con le reliquie di San Candido, optò per il trasferimento a Murisengo. Nel 1704 le reliquie furono depositate nella parrocchiale di S. Antonio. La nuova chiesa venne costruita tra il 1700 e il 1791, per la quale vennero presentate diverse vertenze al fine di riottenere il titolo di parrocchia.

1819 - 1828 (menzione intero bene)

Nel 1819 la nuova chiesa venne rieletta in vicaria. Nel 1824 fu benedetta e nel 1828 eretta a parrocchia.

1883  (menzione intero bene)

Nel 1883 la chiesa riprese il titolo di San Candido, mentre il titolo di Maria Ausiliatrice fu nuovamente trasferito alla chiesa di Santa Maria d'Oddo.

XX  (tinteggiature interni)

Da fonti locali consultate in fase di sopralluogo è emerso che verso la fine del XX sec. venne eseguito un intervento di pulizia e tinteggiatura degli interni.

2004  (restauro altare laterale)

Nel 2004 venne eseguito il restauro di una porzione dell’altare laterale (cappella laterale sx) ad opera dello studio Eandi, restauratore.

2004  (manutenzione straordinaria intonaco e copertura)

Contestualmente agli interventi di manutenzione straordinaria sul fabbricato adiacente, si propone in variante di intervenire anche sugli intonaci esterni della chiesa e del campanile, nonché sul manto di copertura in eternit (progetto a cura dell’Ing. Umberto Coppo)

2014 - 2017 (consolidamento e restauro copertura)

Interventi di manutenzione straordinaria delle coperture. L’intervento ha interessato la verifica della struttura primaria della copertura e la sostituzione della piccola e media orditura, nonché il riposizionamento del manto di copertura in coppi (intervento a cura dell’ing. Umberto Coppo e dell’arch. Michele Gaia)
Descrizione

La chiesa di San Candido, situata nella frazione omonima di Murisengo, sorge nei pressi della strada provinciale della Val Cerrina, verso la quale si rivolge il fronte principale. Di fondazione più antica (XII sec), venne riedificata nel XVII secolo. Orientata secondo l’asse Sud Ovest – Nord Est, la facciata principale, dalle forme semplici, è rivolta verso un piccolo spiazzo. Questa risulta divisa in tre campi da semplici lesene, sulle quali poggia una trabeazione modanata che diventa base di imposta per il frontone con timpano triangolare, anch’esso modanato in corrispondenza dell’asse delle lesene. Internamente la chiesa presenta un impianto a navata unica, suddivisa in tre campate, al termine delle quali si trova l’abside semicircolare. È sormontata da volte interamente affrescate. Il campanile è collocato in prossimità della cappella laterale di sinistra
Facciata
La chiesa presenta una facciata piuttosto semplice, a capanna, suddivisa in tre campi da esili lesene i cui capitelli sembrano voler rievocare un triglifo. Su di esse poggia un’alta trabeazione modanata in corrispondenza delle lesene, il cui fregio, quindi, si sviluppa su due profondità; lo stesso tipo di modanatura si ritrova in corrispondenza del frontone con timpano triangolare, in cui questo movimento è possibile solo in corrispondenza delle due lesene centrali. In corrispondenza del vertice, sempre su un piano aggettante, viene riportata la scritta D.O.M., e superiormente spunta un esile basamento su cui si innesta la croce metallica. La cornice superiore del timpano e il basamento continuo su cui poggiano le lesene sono in laterizio a vista, mentre il resto della facciata è interamente decorato. In corrispondenza del campo centrale troviamo il portone di ingresso ligneo, suddiviso in sei specchiature e incorniciato da un semplice portale sormontato da un frontone con timpano triangolare poggiante su due peduncoli raccordati da una cornice. In asse con questo, all’interno di una cornice, vi è un dipinto murale rappresentante il Martirio di S. Candido con la B.V.Ausiliatrice.
Pianta
Si accede alla chiesa per mezzo del portone ligneo collocato centralmente rispetto alla facciata principale. A fare da filtro tra interno ed esterno vi è una bussola lignea sulla quale si trova la balconata della cantoria. La chiesa internamente si presenta a navata unica, suddivisa in tre campate. In corrispondenza della prima, sulla sinistra, all’interno di una nicchia si inserisce il fonte battesimale. Su entrambi i lati, in corrispondenza della seconda campata, si aprono due cappelle che ospitano rispettivamente due altari. In corrispondenza della terza campata, sulla destra, vi è un ulteriore spazio adibito a cappella che si sviluppa per tutta la lunghezza della stessa e per l’ampiezza della cappella antecedente, sebbene di un’altezza nettamente inferiore al resto dell’edificio: trattasi verosimilmente di un intervento successivo che ha permesso di collegare il vano adiacente allo spazio dell’assemblea attraverso un taglio nella muratura. Al termine di questa campata si colloca il presbiterio, sopraelevato di due gradini rispetto allo spazio dedicato all’assemblea, per una profondità pari a quella di un’ulteriore campata, al cui termine di raccorda con l’abside ad impianto semicircolare. Quest’ultima è scandita in tre porzioni da lesene, di cui quella di destra risulta “sfondata” e al cui interno è alloggiato un piccolo organo. L’altare marmoreo risulta collocato al centro dell’area presbiteriale in posizione rialzata.
Impianto strutturale
L’impianto strutturale della chiesa è costituito da muratura perimetrale portante in mattoni pieni sulla quale si innestano le volte. La prima e terza campata, nonché l’area presbiteriale, sono sormontate da volte a vela, mentre in corrispondenza della seconda campata troviamo una cupola a sesto ribassato che si raccorda all’edificio per mezzo quattro pennacchi. Le due cappelle laterali sono coperte da volte a botte di profondità ridotta, tanto da poter essere quasi identificabili come semplici arcate. Sopra l’abside troviamo una volta ad ombrello costituita da tre spicchi. Le aperture sono posizionata in corrispondenza delle lunette lungo il lato destro, fatta eccezione per la prima campata che presenta un’apertura anche lungo il lato sinistro.
Interni
L’interno della chiesa risulta interamente intonacato e scandito da lesene che sottolineano la suddivisione delle campate. Su di esse si innesta un’alta trabeazione che si sviluppa lungo tutto il perimetro dell’edificio, e che diventa piano di innesto per le volte. Le varie specchiature e gli elementi architettonici sono definiti pittoricamente con motivi floreali e geometrici realizzati come a voler simulare degli stucchi. Le volte risultano riccamente decorate, sempre con motivi floreali e cornici, per trovare il loro apice in corrispondenza della chiave di volta, dove vi è rappresentato un soggetto sacro (nella prima campata non è pienamente visibile a causa della ghiera del lampadario). Sui pennacchi di raccordo alla volta sono rappresentati i quattro evangelisti, e la volta stessa è divisa in quattro spicchi all’interno dei quali sono rappresentati quattro angeli con dei nastri recanti iscrizioni, affiancati a loro volta da due angeli (rappresentati come se fossero di stucco) che reggono l’ulivo e la palma del martirio. All’interno dell’abside, in posizione centrale, troviamo un crocifisso ligneo, in sostituzione di una precedente tela raffigurante il tema della Sacra Famiglia; a sinistra di questo vi è una tela raffigurante la Madonna col Bambino venerata dai frati benedettini. Alle pareti del presbiterio vi sono appese due tele moderne di Aldo Giunipero: a dx la Deposizione dalla Croce e a sx la Ressurrezione (1997). Dello stesso autore è la tela inserita nella nicchia del fonte battesimale dedicata al Battesimo di Cristo (1995). L’altare della cappella laterale dx è sormontato dalla tela avente per soggetto S.Candido con la bandiera della fede, sotto la quale c’è una piccola nicchia contenente il busto-reliquiario del santo. Sopra l’altare laterale di sx si trova una nicchia vetrata all’interno della quale è inserita la statua lignea dorata di Maria Ausiliatrice col bambino. Le stazioni della Via Crucis sono opera del frate minore osservante Celso Sanpietro (1862).
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della chiesa è composta da diverse tipologie di marmo disposte per campiture uniformi con tagli che sono finalizzati alla definizione dei percorsi (rosso disposto alla palladiana per i percorsi, verde di formato regolare per gli spazi da destinarsi i banchi, entrambi definiti da listelli di marmo bianco). A differenziarsi è solamente la cappella laterale sinistra in corrispondenza della terza campata la cui pavimentazione è in piastrelle di graniglia.
Coperture
La copertura della chiesa è costituita da orditura lignea rivestita da manto di copertura in coppi. La disposizione delle falde non è continuativa ma si differenzia per le diverse porzioni: in corrispondenza della prima campata, delle cappelle laterali, della terza campata e del presbiterio presenta due falde disposte a capanna; in corrispondenza della cupola si sviluppa a padiglione con quattro falde; in corrispondenza dell’abside le falde seguono lo sviluppo semicircolare della stessa.
Campanile
Il campanile, posto all’angolo tra la terza campata e la cappella laterale sinistra, è interamente intonacato. In corrispondenza della cella campanaria esternamente riprende sulle quattro facce le sembianze di un tempietto. La copertura, posta su una sorta di piccolo attico, è a bulbo.
Adeguamento liturgico

mensa - aggiunta arredo (1970)
Aggiunta di mensa in marmo.
leggìo - aggiunta arredo (1970)
Aggiunta di leggìo ligneo nell'area presbiteriale, decentrato sulla destra.
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