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Casale Monferrato
Casale Monferrato
chiesa
sussidiaria
di San Pietro Martire
Parrocchia di S. Domenico
Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Facciata
mensa - aggiunta arredo (1970); leggìo - aggiunta arredo (1970)
1515 - 1515(menzione carattere generale); 1519 - 1529(menzione carattere generale); XVII - XVII(menzione intero bene); 1758 - 1758(costruzione presbiterio); 1980 - 1980(restauro intero bene); 1990 - 2000(restauro intero bene)
Chiesa di San Pietro Martire
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Pietro Martire <Casale Monferrato>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Rita
Chiesa di San Pietro Martire (detta di Santa Rita)
Autore (ruolo)
Pelagatta, Giacomo (balaustra)
Alberini, Giorgio (affreschi)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione)
Notizie Storiche

1515  (menzione carattere generale)

Nell'anno 1515 la devozione al Santo avveniva all'interno della Parrocchia di S. Domenico, in una cappella dedicata alla Compagnia di San Pietro Martire, sulla sinistra al fondo della parrocchia.

1519 - 1529 (menzione carattere generale)

La chiesa sorge nel sito ove prima si erigeva un'abitazione, probabilmente acquistata dalla Compagnia di S. Pietro Martire nel 1519 e demolita nel 1529 per la costruzione del nuovo oratorio. Il 19 giugno 1519 venne acquistata una casa li vicino, poi demolita nel 1529, ove si presume poi sia stata costruita la chiesa da artista sconosciuto.

XVII  (menzione intero bene)

All'inizio del XVII secolo, non si conosce l'anno preciso, la chiesa è stata abbellita da decorazioni e stucchi. La volta interna in corrispondenza di presbiterio e di parte dell'aula è stata quasi per intero dipinta da Giorgio Alberini.

1758  (costruzione presbiterio)

Nel 1758 l'artista Vincenzo Pelegatta di Viggiù, del quale non sono state reperite notizie storiche, costruì la balaustra marmorea e l'altar maggiore ligneo.

1980  (restauro intero bene)

Nel 1980 si hanno notizie dei restauri di tutti gli affreschi della chiesa, avvenuti per mano del restauratore Guido Nicola.

1990 - 2000 (restauro intero bene)

Nell'arco del decennio che va dal 1990 al 2000 le porte della chiesa in legno di noce, con sei pannelli intagliati a rilievo e motivo curvilineo, sono state restaurate.
Descrizione

La chiesa di S. Pietro Martire, che prende il nome anche di Santa Rita, si trova nei pressi della parrocchiale di S. Domenico, precisamente all'incrocio tra le vie Sammicheli e Morelli. Il lato ovest risulta in parte addossato ad un palazzo del centro storico della città, il lato Nord ed Est invece sono liberi e si affacciano rispettivamente su via Morelli e Sammicheli. L'ingresso con bussola lignea conduce in un ambiente ad aula rettangolare. Il suo interno è voltato, privo di coro ed è illuminata da luce naturale grazie a quattro finestre poste sul lato libero, due posizionate sul lato che risulta in parte addossato al palazzo e una a forma di mezzaluna in facciata. Gli interni sono tinteggiati e le volte sul presbiterio sono dipinte dall'artista monferrino Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo, così come i dipinti che percorrono il perimetro della chiesa e che raccontano la storia di S. Pietro Martire. A completare l'apparato decorativo vi è un unica cappella sul lato destro della chiesa, dedicata alla Madonna col Bambino con altare marmoreo e le pareti completamente decorate in stucchi.
Pianta
La chiesa è a pianta rettangolare, di modeste dimensioni. E' suddivisa in aula e zona presbiteriale priva di coro. Le dimensioni dell'aula variano e vanno stringendosi nell'area in corrispondenza dell'ingresso con bussola lignea, abbellita da una cappella sul lato destro dedicata alla Madonna col Bambino. La porzione presbiteriale è sollevata di un gradino rispetto all'aula, ed ai lati dell'altar maggiore si aprono due porte che conducono alla sacrestia.
Impianto strutturale
La struttura è in laterizio con orizzontamenti voltati a botte separati da un arco a tutto sesto.
Coperture
La copertura è tradizionale piemontese, con orditura lignea e manto di copertura in coppi.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è costituita da semplici piastrelle in cotto sia per l'aula che per la zona presbiteriale.
Elementi decorativi
La volta a botte sul presbiterio è stata affrescata dal Moncalvo. Inoltre le pareti presentano otto affreschi che raccontano la storia di San Pietro Martire, sempre opera del Moncalvo. Sul lato destro dell'ingresso vi è una piccola cappella, voltata anch'essa a botte, con le pareti completamente decorate a stucchi e altare dedicato alla Madonna col Bambino. Di fronte vi è un quadro con cornice dorata, fondo in tessuto rosso e crocifisso in materiale metallico. L'altar maggiore è ligneo ed il presbiterio è separato dall'aula tramite una balaustra in marmi policromi con cancello ferreo.
Facciata
La facciata della chiesa presenta forme molto semplici; una trabeazione in aggetto divide la facciata stessa in due registri differenti. Al primo si può notare il portale con arco a tutto sesto tamponato inserito tra due lesene speculari tra loro, poggianti su una zoccolatura in pietra. Al centro vi è il portone in legno costituito da pannelli intagliati anticipato da due gradini in pietra con alzata molto bassa. Nel secondo registro l'elemento più importante è un'apertura finestrata, arretrata rispetto al filo facciata, con andamento semicircolare dotata d'inferriata a maglia quadrata. La facciata si conclude nella parte sommitale con un timpano che non possiede le caratteristiche usuali, ma, al contrario, ha una sua geometria (linea spezzata) che lo rende assimetrico.
Adeguamento liturgico

mensa - aggiunta arredo (1970)
La mensa presente è in ferro ed è facilmente removibile.
leggìo - aggiunta arredo (1970)
Leggìo in legno.
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