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Fabriano
Fabriano - Matelica
chiesa
sussidiaria
S. Severino
Parrocchia di San Venanzo Martire
Impianto strutturale
presbiterio - aggiunta arredo (2003)
1231 - XVIII(preesistenze intorno); XVIII - 1876(passaggio di proprietà intorno); 1899 - 2003(restauro intero bene )
Chiesa di San Severino
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Severino <Fabriano>
Altre denominazioni Chiesa di Santa Maria e San Severino
S. Severino
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (prima edificazione )
maestranze marchigiane (ricostruzione in altro luogo)
maestranze marchigiane (rifacimento)
maestranze marchigiane (restauro)
maestranze marchigiane (restauro generale)
Notizie Storiche

1231 - XVIII (preesistenze intorno)

La chiesa di Collegiglioni in origine si trovava più a valle dell'abitato. Le prime menzioni di questa chiesa sono del 1231. Nel 1298 per una lite intercorsa tra il Monastero di San Vittore e la chiesa di Santa Maria in Campo sulla proprietà, il giudice ecclesiastico decise per la sua divisione. Dopo questi fatti la chiesa dipese da San Biagio per tutto il XVIII secolo e quindi divenne parrocchia.

XVIII - 1876 (passaggio di proprietà intorno)

Una seconda chiesa fu costruita dentro l'abitato di Collegiglioni alla fine del XVIII secolo. Questa chiesa era già in pessimo stato nel 1876. Intanto nel 1818, la chiesa in oggetto, fu edificata fuori dal paese come cappella dei Conti Vallemani. Passata poi ai Bargagnati, questi ultimi la cedettero alla parrocchia.

1899 - 2003 (restauro intero bene )

La cappella nobiliare entrata nel patrimonio della parrocchia non si confaceva ad ospitare più persone. Nel 1899 il parroco di allora, don Crocetti, fece restaurare la chiesa così come la vediamo oggi. Nel 2003 dopo il terremoto che devastò queste zone, fu restaurata interamente.
Descrizione

La semplice facciata a capanna è arricchita e resa particolare dall'arco gotico posto come ingresso alla chiesa. Questa ogiva si scosta di molto dal solito stampo neoclassico che si ritrova nelle zone limitrofe e ne fa quasi un unico esempio. Sopra l'ingresso altro elemento decorativo è il timpano leggermente accennato da una sottile cornice in cotto. Nella parte absidale della chiesa si erge il campanile a cuspide piramidale con la cella campanaria aperta con archi a tutto sesto. L'interno è a navata unica, senza particolarità di rilievo se non due cappelle laterali introdotte da archi a tutto sesto. Un terzo arco di maggiore importanza introduce al presbiterio. Due finestre rettangolari aperte sotto il soffitto piatto danno luce alla chiesa. Il soffitto è piano con riquadri dipinti ai lati ed il monogramma Mariano dipinto al centro di un riquadro a losanga.
Impianto strutturale
La chiesa si fonda su pareti portanti in muratura piena tradizionale intonacata sia internamente che all'esterno. Il soffitto è sostenuto da travi i legno con travetti e pianelle in cotto. L'interno è controssoffittato e non permette di vederne lo sviluppo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (2003)
La chiesa ha subito un restauro importante dopo gli eventi sismici del 1997. Nel 2003 sono stati qui trasportati l'altare mobile in legno e l'ambone della stessa fattura dalla chiesa fabrianese del Sacro Cuore. Il tabernacolo è invece originale.
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