Non si hanno notizie certe sulla data di edificazione della chiesa, si sa che nel XIV secolo era alle dipendenze del monastero di San Verecondo che nominava i suoi rettori.
1443 (dipendenza intero bene)
Nel 1443 la chiesa passò sotto la dipendenza del capitolo di San Venanzo.
1876 (ricostruzione intero bene)
La chiesa fu ricostruita in questo anno nelle forme attuali su disegno dell'architetto fabrianese Ermogaste Bonfili.
1997 (ristrutturazione intero bene)
A seguito del terremoto del 1997 la chiesa fu dichiarata inagibile e per alcuni anni fu chiusa per ristrutturazione alle strutture. In questa occasione furono anche svolte opere di manutenzione ordinaria, come il ritinteggiamento degli interni.
Descrizione
La chiesa rurale di Santa Maria si trova nella frazione di Paterno, nei dintorni collinari di Fabriano. E' posta in una radura in posizione isolata rispetto al paese ed è adiacente alla casa parrocchiale. Ha origini antiche ma la sua forma attuale si deve ad un rifacimento del 1876.
La chiesa, internamente, è ad aula unica rettangolare e si sviluppa su tre livelli: si entra in uno stretto vestibolo che ospita l'organo e si accede all'aula tramite una gradinata sormontata da un arco a tutto sesto; il presbiterio è a sua volta rialzato di tre gradini e introdotto da un arco trionfale ribassato e sorretto da colonne. L'aula è coperta da una volta a botte ribassata che si imposta su una cornice dentellata che corre lungo le pareti laterali e gira nel presbiterio, a questa altezza sono ricavate delle piccole finestre tramite tagli rettangolari nella volta. Sono presenti due altari laterali, entrambi inquadrati da una struttura architettonica con frontone triangolare, mentre l'altare principale addossato alla parete, che ancora conserva la sua struttura preconciliare, è sormontato da un'edicola con frontone spezzato che inquadra una nicchia che conteneva l'immagine della Vergine recentemente rubata e sostituita da un quadro contemporaneo che la riproduce reinterpretandola. La chiesa è dipinta in policromia di verde chiaro, tortora e panna. Nella parete di controfacciata, il portone di ingresso è inserito in una cantoria lignea che, un tempo, ospitava il coro.
Il complesso di chiesa e casa parrocchiale, all'esterno, si presenta in muratura mista di mattoni e pietra lasciata a vista fatta eccezione per il prospetto principale che è rivestito da un intonaco fine tinteggiato in bicromia di rosso e bianco. La facciata ha profilo a capanna ed è divisa verticalmente da un ordine gigante di tre paraste che sorreggono un frontone triangolare che ospita un oculo centrale. Il portone di ingresso, al centro di questo sistema, è contenuto nell'arco a tutto sesto inquadrato dall'ordine. Ai due lati sono presenti due finestre sormontare da specchiature rettangolari dipinte di bianco.
Struttura
La struttura verticale è costituita da muratura mista di mattoni e pietra, solo di mattoni in facciata e nel campanile.
Coperture
La copertura è a due falde rivestite in coppi di laterizio con struttura di legno e, internamente, è controsoffittata da volte a botte.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1970 circa)
L'altare preconciliare con la sua struttura addossata alla parete è ancora presente. E' stata aggiunta una semplice mensa di recente fattura all'inizio dell'area destinata dell'assemblea, visto il poco spazio presente nel presbiterio.