chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Toscanella Dozza Imola chiesa parrocchiale Santa Maria del Carmine Parrocchia di Santa Maria del Carmine Coperture; Pianta; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi presbiterio - intervento strutturale (anni '70); confessionale - intervento strutturale (anni '70); fonte battesimale - intervento strutturale (2015); confessionale - intervento strutturale (2015); cappella feriale - intervento strutturale (2015); riserva eucaristica - intervento strutturale (2015) 1575 - 1575(costruzione chiesa di primo impianto); 1783 - 1783(passaggio di proprietà chiesa di primo impianto); 1909 - 1909(passaggio di proprietà chiesa di primo impianto); 1923 - 1923(demolizione totale chiesa di primo impianto); 1923 - 1923(inizio lavori chiesa attuale); 1977 - 1977(variazione d'uso cappella feriale); 2014 - 2015(restauro chiesa e canonica); 2014 - 2015(rifacimento chiesa e canonica); 2014 - 2015(ristrutturazione cappella feriale); 2014 - 2015(sostituzione canonica)
Chiesa di Santa Maria del Carmine
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santa Maria del Carmine <Toscanella, Dozza>
maestranze romagnole (rifacimento impianti termici canonica e chiesa)
maestranze romagnole (ampliamento della cappella feriale)
maestranze romagnole (sostituzione infissi esterni della canonica)
Notizie Storiche
1575 (costruzione chiesa di primo impianto)
costruzione fabbrica della chiesa.
1783 (passaggio di proprietà chiesa di primo impianto)
il convento e la chiesa vengono abbandonati dai carmelitani.
1909 (passaggio di proprietà chiesa di primo impianto)
la chiesa del sabbioso viene eretta a parrocchia (bolla papa Pio X).
1923 (demolizione totale chiesa di primo impianto)
demolizione chiesa originaria.
1923 (inizio lavori chiesa attuale)
il 4 novembre 1923 viene posata la prima pietra dell'attuale chiesa.
1977 (variazione d'uso cappella feriale)
la cappella feriale viene ridotta per fare spazio ai locali della sacrestia.
2014 - 2015 (restauro chiesa e canonica)
una buona parte dei manti di copertura in laterizio (alcuni in tegole marsigliesi ed altri, più antichi in coppi) necessitavano di un intervento di manutenzione e revisione volto a frenare fenomeni di scivolamento verso la linea di gronda e problemi di rottura. Sono stati aggiunti elementi mancanti. Il ripasso generale del coperto è stato giustificato dalla necessità di risolvere i problemi di infiltrazione. L'intervento ha interessato anche le lattonerie e la rete scolante.
2014 - 2015 (rifacimento chiesa e canonica)
l'intervento ha interessato sia la chiesa sia i locali parrocchiali. La centrale termica è stata rinnovata e messa a norma. Nei locali parrocchiali sono stati sostituiti i terminali corpi scaldanti.
2014 - 2015 (ristrutturazione cappella feriale)
la sacrestia è stata trasformata in cappella feriale per dotare la parrocchia di un luogo adeguato alle esigenze di culto. L'intervento ha previsto la riqualificazione dell'ingresso della nuova cappella e una demolizione parziale di un muro interno per un migliore collegamento della cappella stessa con la chiesa principale. La nuova cappella feriale sorge a fianco del lato sinistro della chiesa.
2014 - 2015 (sostituzione canonica)
gli infissi esterni della canonica (scuri in legno e infissi vetrati in legno) usurati e in cattivo stato son stati sostituiti senza alcun intervento strutturale ai vani murari. Tale intervento si è reso necessario per un migliore risparmio energetico.
Descrizione
la chiesa di Santa Maria del Carmine si inserisce all’interno dell’abitato del paese di Toscanella a fianco del torrente Sellustra, il fronte si affaccia direttamente sulla via Emilia dalla quale è separato da un modesto sagrato.
La pianta ad aula unica è voltata a botte con area presbiteriale ad abside soprelevata da alcuni gradini. Lungo la navata sono presenti due cappelle laterali simmetriche a pianta rettangolare da ambo i lati; a lato dell’ingresso un’ulteriore cappella a pianta rettangolare ospita il battistero, sull’altro lato della navata, in posizione simmetrica, la parete è cieca e corrisponde alla posizione del campanile che si erge a sud-est della chiesa.
L’interno è scandito da paraste che inquadrano gli archi di accesso alle cappelle. La chiesa è stata realizzata in muratura portante con finitura a faccia a vista, campanile e aula presentano due colorazioni di mattone differenti poiché la chiesa è stata eretta in periodo successivo; la facciata, esposta a sud, è costituita da un fronte a capanna di foggia classicheggiante in stile romano impero nel quale si inserisce il portone di ingresso sovrastato da una lunetta circolare.
A sud-ovest del fronte d’ingresso si inserisce un edificio in linea fronteggiante la via Emilia, residuo della vecchia struttura conventuale.
Lungo i lati maggiori dell’aula sono affiancati gli edifici che costituiscono la canonica, lasciando però l’abside libero e visibile dall’area di pertinenza parrocchiale.
Coperture
il tetto è a falde con struttura portante in capriate lignee, chiusura in tavolato e manto in coppi.
Pianta
la pianta ad aula unica è voltata a botte con area presbiteriale ad abside soprelevata da alcuni gradini. Lungo la navata laterale sono presenti due cappelle laterali simmetriche a pianta rettangolare da ambo i lati; a lato dell’ingresso un’ulteriore cappella a pianta rettangolare che originariamente ospitava il battistero, sull’altro lato della navata, in posizione simmetrica, la parete è cieca e corrisponde alla posizione del campanile. Il collegamento tra l’edificio sacro rispettivamente a ovest con la cappella e a est con la sacrestia e la canonica avviene attraverso due porte poste tra l’aula e l’abside. La canonica è costituita da diversi corpi di fabbrica, ad ovest il corpo più antico, costituito da un corpo di fabbrica a due piani risalente al XVI secolo si attesta perpendicolarmente alla chiesa e parallelamente alla Via Emilia, sempre a ovest ma affianco alla chiesa un secondo corpo, anch’esso a due piani e costruito all’inizio del XX secolo ospita la sagrestia e l’alloggio del parroco, un terzo corpo di fabbrica con pianta a T è parzialmente addossato ad est della chiesa.
Impianto strutturale
le strutture verticali sono in muratura portante intonacata e tinteggiata internamente mentre esternamente risulta a faccia a vista.
Pavimenti e pavimentazioni
pavimenti in marmette di granito di formato quadrato.
Elementi decorativi
tra gli elementi decorativi sono da segnalare gli arredi liturgici, quadrerie ed elementi architettonici che modulano l’edificio: colonne, cornici, archi e contrafforti.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (anni '70)
l’altare principale, in origine in fondo all’abside, viene collocato al centro del presbiterio, così da permettere la celebrazione liturgica con il celebrante rivolto verso i fedeli; inoltre viene rimossa la balaustra marmorea che separava l’abside dalla zona dell’assemblea. Contestualmente a queste opere erano state collocati nell’area presbiteriale anche il battistero e un manufatto contenente il tabernacolo.
confessionale - intervento strutturale (anni '70)
vengono rimossi i confessionali originali dalle loro sedi sulle pareti laterali e vengono sostituiti con confessionali di nuova concezione , di tipo insonorizzato.
fonte battesimale - intervento strutturale (2015)
il fonte battesimale, dalla sua posizione di fianco all'altare, è stato ricollocato nella cappella ad ovest dell’ingresso che lo ospitava originariamente.
confessionale - intervento strutturale (2015)
il confessionale, in legno, è stato rimosso per poter demolire il muro eretto negli anni ’70 al fine di riportare la cappella feriale alle condizioni originarie. Progetto autorizzato dalla Soprintendenza in quanto compatibile con l'assetto architettonico del bene tutelato (Prot. n. 2861 del 3 marzo 2015).
cappella feriale - intervento strutturale (2015)
la cappella feriale è a pianta rettangolare e la zona presbiteriale è soprelevata da uno scalino. Progetto autorizzato dalla Soprintendenza in quanto compatibile con l'assetto architettonico del bene tutelato (Prot. n. 2861 del 3 marzo 2015).