ha origini antichissime e nel 1148 viene ricordata come dipendente dalla pieve di Campiano.
1657 - 1659 (rifacimento chiesa)
poiché stava andando in rovina, il cardinale Donghi ordina di ricostruirla utilizzando il materiale di recupero proveniente dalla chiesa di San Gregorio da Cereto, demolita nello stesso periodo.
1897 (rifacimento facciata)
è stata ricostruita su iniziativa del parroco Achille Bordoni.
1955 (restauro chiesa)
vengono effettuati interventi di restauro in seguito ai danni provocati dalla seconda guerra mondiale.
Descrizione
la chiesa vanta origini antichissime: risale infatti all'epoca medievale e nel 1148 viene ricordata come dipendente dalla pieve di Campiano. E' stata ricostruita nel 1657 su iniziativa del cardinale Donghi, poiché stava andando in rovina, utilizzando materiali di recupero provenienti dalla chiesa di San Gregorio di Cereto, demolita in quello stesso anno. I lavori hanno avuto inizio il 27 luglio e si sono conclusi due anni più tardi: il nuovo edificio, a semplice tetto, è lungo 8,79 metri e largo 3,51, con quattro finestre e dotato di un altare maggiore sopra cui campeggia una bella tela del 1802 raffigurante la Natività della Vergine, opera del pittore imolese Angelo Gottarelli. I due altari laterali sono dedicati a San Gregorio Magno e Sant'Antonio Abate e a destra dell'ingresso vi è un'acquasantiera di fattura marmorea, mentre nel presbiterio due lapidi sulla destra ricordano i parroci don Angeli e don Tomba e quelle sulla sinistra sono in memoria di Francesco Antonio e Raimondo Zauli. La facciata della chiesa viene rifatta nel 1897 dal parroco Achille Bordoni, che provvede anche all'ampliamento della canonica e nel 1955 vengono effettuati ulteriori interventi di restauro menzionati in una lapide posta sulla facciata stessa. Nei muri esterni del coro si scorge ancora oggi materiale romanico, che sembra essere addirittura una rimanenza della vecchia chiesa; le pareti dell'interno sono intonacate e tre archi con colonne scanalate segnano l'accesso alle cappelle laterali e al presbiterio, rialzato di un gradino e caratterizzato da un altare maggiore in marmo. L'edificio è inoltre affiancato dal campanile a base quadrata, innalzato nel 1897-99, con quattro campane fuse dalla ditta Brighenti di Bologna.
Facciata
tinteggiata in colore giallo e scandita da quattro paraste in mattone a vista. Ha un frontone triangolare con trabeazione in laterizio, un portone centrale e finestra centrale semicircolare, entrambi arricchiti da cornici in laterizio.
Pianta
rettangolare, con una sola navata.
Coperture
la navata presenta una copertura in capriate di legno e tavelle in laterizio, mentre il presbiterio e le due cappelle laterali sono affrescati e voltati botte.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1970)
viene mantenuto il vecchio altare a muro di fattura marmorea, risalente al 1880 e ne viene aggiunto uno nuovo in metallo, orientato verso l'assemblea dei fedeli.