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Curanuova
Mongrando
Biella
chiesa
parrocchiale
S. Maria Assunta
Parrocchia di S. Maria Assunta
Impianto strutturale; Arredi; Pavimenti e pavimentazioni; Facciata
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975)
XVI - 1602(notizie storiche intero bene); XVII - 1611(consacrazione intero bene); XVII - 1611(completamento interno); XVII - 1619(completamento intero bene); XVII - 1638(ampliamento intero bene); XVII - 1658(costruzione cappelle laterali); XVII - 1661(ultimazione dei lavori intero bene); XVII - 1667(notizie storiche altari laterali); XVII - 1679(decorazione interni); XVII - XVIII(argenterie sacrestia); 1606 - 1606(notizie storiche intero bene); 1609 - 1609(notizie storiche intero bene); 1616 - 1617(costruzione cappelle laterali); 1622 - 1634(notizie storiche intero bene); 1635 - 1680(decorazione interno); 1698 - 1733(ricostruzione sacrestia); XVIII - 1754(benedizione via crucis); XVIII - 1778(decorazione coro); 1750 - 1822(costruzione organo); 1767 - 1825(completamento presbiterio); 1770 - 1825(ampliamento interno); XIX - XIX(decorazione altari); XIX - 1827(completamento presbiterio); XIX - 1832(completamento ingresso); XIX - 1853(costruzione cappella laterale); 1863 - 1873(decorazione interno)
Chiesa di Santa Maria Assunta
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria Assunta <Curanuova, Mongrando>
Altre denominazioni S. Maria Assunta
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione)
Notizie Storiche

XVI - 1602 (notizie storiche intero bene)

Curanuova fu la prima delle nuove parrocchie sorte sul territorio di Mongrando, dopo la scomparsa delle rettorie medioevali di S. Maria di Castelvecchio, di S. Michele Plesso e di S. Pancrazio. Secondo quanto riportato da D. Lebole, le origini della chiesa di S. Maria della Croce non devono essere anteriori al XVI secolo. Viene ricordata per la prima volta nei documenti della Vis. Past. del 1602, nei quali si dice fosse priva di tutto ma con l’intento da parte degli abitanti della frazione di preparare i materiali per il suo completamento.

XVII - 1611 (consacrazione intero bene)

Poiché era vacante la sede vescovile di Vercelli, il vic. Gen. G.B. Gattinara concesse che il rito fosse celebrato da mons. Marc’Antonio Vizia, già Vescovo di Vercelli prima di mons. Ferrero. La chiesa venne consacrata domenica 28 agosto del 1611 da mons. Vizia.

XVII - 1611 (completamento interno)

La popolazione fu sempre generosa verso la chiesa. Giovanni Giacomo Cerreto lasciò scritto nel suo testamento del 22 settembre 1613 la volontà di lasciare alla chiesa 200 scudi affinché fosse dipinta un’ancona con la Madonna di Loreto.

XVII - 1619 (completamento intero bene)

Dalla Vis. Past. del 1619 risulta che le cappelle laterali erano ancora prive di altare ma vi era già la sacrestia; in mancanza di un campanile, l’unica campanella doveva essere sostenuta da due pilastri emergenti dal tetto della chiesa.

XVII - 1638 (ampliamento intero bene)

I lavori di ultimazione della chiesa proseguirono grazie ad ulteriori lasciti dei parrocchiani. Nel 1638 venne fatta una supplica al Senato di Torino per richiedere l’ampliamento della fabbrica. Questa supplica al Senato segna l’inizio della costruzione delle tre navate, divise da snelle colonne in pietra. I lavori si protrassero per lunghi anni.

XVII - 1658 (costruzione cappelle laterali)

La costruzione delle cappelle in onore della Madonna di Oropa e di San Giovanni Battista risale al 1658.

XVII - 1661 (ultimazione dei lavori intero bene)

Dalla Vis. Past. del 1661 la chiesa sembrava ultimata in tutte le sue parti, compresi gli altari laterali (di San Giulio, del Suffragio, della Madonna di Oropa e della Madonna della cintura, con la statua di legno dipinto e dorato della Madonna di Loreto. Era stato anche edificato un campanile, ricostruito pochi anni dopo nelle forme attuali.

XVII - 1667 (notizie storiche altari laterali)

La Vis. Past. del 1667 specifica la posizione esatta degli altari lungo le navate e attesta che la chiesa era stata ricostruita da circa quarant’anni.

XVII - 1679 (decorazione interni)

In questo periodo erano ancora mancanti gli elementi decorativi, esiste infatti un capitolato del luglio 1679 con il mastro Pietro Negro di Occhieppo Superiore per la modernizzazione del cornicione del coro.

XVII - XVIII (argenterie sacrestia)

La nuova sacrestia fu dotata di preziose argenterie, tra cui una croce d’argento per le processioni e un’altra per l’altare. Nelle solennità le pareti interne della chiesa venivano ornate con una tappezzeria di satinato rosso e verde.

1606  (notizie storiche intero bene)

Più che di una vera ricostruzione si trattò del completamento di un edificio, iniziato da pochi anni, come si può desumere dalla Vis. Past. del 1606. Da questo documento emerge una costruzione ad un’unica navata, con un solo altare ornato di dipinti, come la parete del lato del Vangelo, da distruggere, con volta ma senza pavimento.

1609  (notizie storiche intero bene)

Il 29 settembre del 1609 venne fatta una supplica al Vescovo perché permettesse la trasformazione in parrocchiale. Perché questo avvenisse, l’oratorio fu consacrato con il cimitero.

1616 - 1617 (costruzione cappelle laterali)

In questi anni la chiesa fu ampliata con la costruzione di alcune cappelle laterali (1616), grazie anche ad un lascito nel 1617 di Battista Gallo. Il 13 giugno dello stesso anno Simone Gallo donò 3 migliaia di mattoni da utilizzare per la fabbrica della chiesa.

1622 - 1634 (notizie storiche intero bene)

In quegli anni la popolazione sentiva il desiderio di voler ampliare la chiesa e di costruire un campanile. Tuttavia, nel 1622 si abbandonò l’idea dell’ampliamento e si decise di ricostruirla dalle fondamenta con forme più ampie. In quell’anno il priore e i parrocchiani presentarono una petizione al Vescovo per richiedere il permesso della suddetta ricostruzione. La risposta arrivò dal vic. Gen. tramite un decreto del 28 luglio 1632. I lavori iniziarono subito a cominciare dal coro e proseguirono celermente. Nel 1634 Giovanni Pistono fece un lascito di mattoni ai ministri della Chiesa perché li utilizzassero per costruire una cappella con altare intitolata a San Giovanni Evangelista.

1635 - 1680 (decorazione interno)

Nel 1635 si ordinò a Martino Garabello di Biella l’esecuzione di una grande ancona in legno di Noce per l’altar maggiore del nuovo coro. Tale opera non è più esistente ma si può avere un’idea della sua grandiosità dai dati contenuti nella capitolazione con il mastro Gio. Maria Defabianis di Zumaglia per la sua doratura, eseguita nel 1680.

1698 - 1733 (ricostruzione sacrestia)

La Vis. Past. del 1698 conferma la preziosità del dell’ancona dell’altare maggiore del Garabello, l’armoniosità dell’edificio e del nuovo campanile, la bellezza degli ornamenti in stucco delle pareti e le piccole dimensioni della sacrestia. A questo si rimediò attraverso la costruzione della nuova sacrestia nel 1733.

XVIII - 1754 (benedizione via crucis)

Nel 1754 venne introdotta anche a Mongrando la pratica della Via Crucis. Le stazioni furono benedette da un frate francescano per concessione del Vescovo Mons. Solaro nel marzo dello stesso anno.

XVIII - 1778 (decorazione coro)

Nel 1778 si fece dipingere da Carlo Emanuele Preti di Varallo una grande tela dell’Assunta da collocare al centro del coro, con cornice scolpita da Pasquale Ronzoni di Mizzono, dal valore non molto pregiato.

1750 - 1822 (costruzione organo)

Nel 1750 si dotò la chiesa di un organo fabbricato da Carlo Silvestro Velata di Cellio, sostituito nel 1822 dall’organaro Giacinto Bruna di Miagliano.

1767 - 1825 (completamento presbiterio)

Nel 1767 il nuovo presbiterio fu ornato di un altare di marmo con conseguente demolizione della secentesca ancona del Garabello. Il lavoro fu affidato al marmorino Luigi Giudice che realizzò un’opera di pregio per la qualità dei marmi e del disegno. Fu completato nel 1825 con la formazione di un trono per l’esposizione del SS. Sacramento, eseguito in finto marmo da Paolo Fussotto e dorato dal Magnetti di Biella (demolito nel XX secolo).

1770 - 1825 (ampliamento interno)

Negli anni successivi al 1770 la chiesa fu nuovamente ampliata portandola da tre a cinque navate. Data la mancanza di documenti non si può risalire all’epoca precisa dei lavori. Secondo quanto riportato da D. Lebole, la loro collocazione potrebbe risalire tra il 1819 e il 1830, epoca in cui, per fare posto alle nuove navate furono demolite le cappelle contenenti gli altari della Madonna di Oropa e del Suffragio. La demolizione della prima risale al 1825; demolito il suo altare, la tela secentesca della Madonna di Oropa fu collocata nella sacrestia.

XIX  (decorazione altari)

All’inizio del XIX secolo vennero rifatti in finto marmo anche gli altari e le ancone di S. Giulio e della Madonna di Loreto, staccandoli di due metri dal muro per ricavarne ripostigli. I nuovi altari sono opera degli stuccatori Fussotto di Mongrando, a cui viene anche attribuito il pulpito.

XIX - 1827 (completamento presbiterio)

La balaustra in marmo dell’altare maggiore venne scolpita nel 1827 da Stefano Catella.

XIX - 1832 (completamento ingresso)

La bussola della porta centrale fu fatta scolpire nel 1832 affidando le parti ornamentali allo scultore Vigliani di Biella.

XIX - 1853 (costruzione cappella laterale)

Nel 1853 si costruì una nuova cappella laterale, a destra dell’entrata, per riporre la statua in legno dorato dell’Assunta. Questa costruzione fu resa possibile dall’offerta di 1000 franchi fatta da Giulio Vineis; essa fu ricavata adattando e ampliando la sacrestia dei priori della chiesa.

1863 - 1873 (decorazione interno)

Dal 1863 si fece decorare tutto l’interno della chiesa. Il Libro dei conti conserva solo la memoria della decorazione della navata centrale ad opera dei decoratori Martinotti e Borrione nel 1873; tuttavia si può pensare che tutte le pareti e volte della chiesa siano state decorate dagli stessi.
Descrizione

Curanuova fu la prima delle nuove parrocchie sorte sul territorio di Mongrando, dopo la scomparsa delle rettorie medioevali di S. Maria di Castelvecchio, di S. Michele Plesso e di S. Pancrazio. L'attuale edificio è una costruzione risalente alla prima metà del XVII secolo, ampliato nel coro nel 1725. La chiesa di trova nella borgata di Curanuova all'interno del comune di Mongrando, in via Giuseppe Cabrino 97 e si erge davanti ad un piazzale rialzato rispetto al piano stradale. Il suo orientamento si sviluppa lungo l'asse est-ovest con abside rivolto ad est. All'interno è suddivisa in tre navate divise da colonne in pietra; le navate minori sono sormontate da volte a crociera mentre quella centrale è sormontata da volte a botte lunettata con finestre. L'interno si presenta in stile barocco. Un elegante fregio dorico corre lungo tutta la navata centrale.
Impianto strutturale
struttura in muratura portante
Arredi
l'altare maggiore risale al 1767, realizzato in marmi policromi da Luigi Giudice
Pavimenti e pavimentazioni
pavimento dell'aula liturgica in lastre di pietra di Luserna; pavimento del presbiterio in lastre marmoree
Facciata
la facciata si sviluppa maggiormente lungo l'asse orizzontale; è caratterizzata da un portico posto in corrispondenza della navata centrale; è suddivisa orizzontalmente da una trabeazione; la parte inferiore è ripartita verticalmente da lesene, mentre quella superiore presenta al centro una serliana, agli estremi lesene in stile ionico ed è coronata da timpano triangolare.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1965-1975)
aggiunta di una mensa in legno e metallo all'interno del presbiterio per la celebrazione rivolta verso i fedeli
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