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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Miagliano
Biella
chiesa
parrocchiale
S. Antonio Abate
Parrocchia di S. Antonio
Pavimenti e pavimentazioni; Facciata
presbiterio - intervento strutturale (1695)
1470 - XV(notizie storiche carattere generale); XVI - XVII(notizie storiche intero bene); 1606 - 1609(ricostruzione e completamento intero bene); 1661 - XVII(decorazione ancona altare); 1664 - XVII(notizie storiche intero bene); 1686 - XVII(seconda ricostruzione intero bene ); 1700 - XVIII(realizzazione pila acqua santa); 1710 - XVIII(realizzazione sacrestia); 1733 - XVIII(completamento intero bene); 1747 - XVIII(realizzazione balaustra altare maggiore); 1748 - XVIII(realizzazione altari laterali); 1761 - XVIII(decorazione interno); 1783 - XVIII(notizie storiche sculture); 1785 - 1800(fabbricazione organo); 1808 - XIX(realizzazione bussola di ingresso); 1812 - XIX(realizzazione baldacchino); 1831 - 1832(ampliamento coro); 1885 - 1923(restauri organo); 1976 - XX(restauro presbiterio)
Chiesa di Sant'Antonio Abate
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Antonio Abate <Miagliano>
Altre denominazioni S. Antonio Abate
Ambito culturale (ruolo)
maestranze piemontesi (costruzione intero bene)
Notizie Storiche

1470 - XV (notizie storiche carattere generale)

la prima volta in cui viene menzionato un oratorio nel territorio di Miagliano è contenuto negli atti del processo della "strega" Giovanna de Monduro celebrato nel 1470. Da un documento dell'archivio parrocchiale si può dedurre che nel XV esisteva a Miagliano un oratorio dedicato a S. Antonio Abate

XVI - XVII (notizie storiche intero bene)

le prime testimonianze dell'oratorio si possono trovare nelle vis. Past. del primo '600. Il suo titolo lascerebbe pensare ad un'origine votiva durante qualche pestilenza nei bestiami del XVI secolo.

1606 - 1609 (ricostruzione e completamento intero bene)

l'oratorio fu restaurato e ricostruito nei primi anni del 1700, come si può dedurre dalla vis. Past. del 1606. In essa sono contenute descrizioni che permettono di capire come era l'oratorio: completo solo nel presbiterio, la navata aveva ancora i muri bassi ed era priva di volta; erano presenti tre porte; la facciata aveva un piccolo rosone, scentrato come la porta. Il campanile era ancora mancante infatti era stata ordinata la sua costruzione. Nel 1609 la volta era completata in tutto l'edificio ma mancava ancora il pavimento dell'aula liturgica.

1661 - XVII (decorazione ancona altare)

nella seconda metà del secolo si fece scolpire l'ancona dell'altare che viene definita nella vis.Past. del 1661 "bellissima".

1664 - XVII (notizie storiche intero bene)

notizie riportate nella vis. past. del 1664 permettono di sapere che l'oratorio era stato edificato dagli abitanti del luogo; al suo interno vi era un solo altare e veniva celebrata la messa anche in alcuni giorni feriali.

1686 - XVII (seconda ricostruzione intero bene )

negli ultimi anni del XVII secolo la chiesa fu ricostruita una seconda volta, più ampia nell'elegante forma attuale. I lavori procedevano già nel 1686, come riportato nella Vis. Past. di quell'anno. In questo periodo l'altare maggiore era stato ricostruito ma non vi era ancora la sacrestia. I lavori andarono avanti per un lungo periodo

1700 - XVIII (realizzazione pila acqua santa)

nel 1700 Carlo Ludovico Molinaro aveva fatto scolpire a proprie spese una pila per l'acqua santa in serpentinite della Valle Oropa, attualmente adattata a battistero.

1710 - XVIII (realizzazione sacrestia)

la sacrestia era stata costruita prima del 1710 poichè al centro della volta vi è un dipinto che porta tale data.

1733 - XVIII (completamento intero bene)

i lavori finirono intorno al 1733 quando l'edificio si presentava completo in tutte le parti. Si presentava ad unica navata con quattro cappelle laterali; una di queste aveva già un altare dedicato a S. Eligio, patrono dei mulattieri.

1747 - XVIII (realizzazione balaustra altare maggiore)

la balaustra del presbiterio fu realizzata in serpentinite nel 1747 da Pietro Giacomo e Antonio Guglielminotti del Favaro.

1748 - XVIII (realizzazione altari laterali)

Sempre nella prima metà del 1700 si costruirono altri due altari laterali, uno in onore di S. Giulio e l'altro a S. Giuseppe. Queste notizie sono riportate nella vis. Past. del 1748.

1761 - XVIII (decorazione interno)

nel 1761 il pittore Guglielmo Levera veniva incaricato di decorare l'interno della chiesa. Di questa decorazione resta ancora l'elegante fregio del cornicione.

1783 - XVIII (notizie storiche sculture)

Pietro Antonio Serpentiere di Sagliano eseguì diversi lavori per la chiesa di Miagliano. Tra questi nel 1783 si occupò di scolpire la statua della Madonna del Rosario (attualmente non più nella chiesa). In archivio parrocchiale si trova anche un doppio progetto del pulpito sempre del Serpentiere, mai realizzato.

1785 - 1800 (fabbricazione organo)

nel 1785 venne fabbricato il primo organo ad opera degli organari locali Giacinto e Giovanni Bruna. Nel 1800 fu restaurato dallo stesso Giovanni Bruna

1808 - XIX (realizzazione bussola di ingresso)

nel 1808 l'amministrazione parrocchiale decise di costruire una bussola in noce per la porta principale della chiesa. Venne incaricato il falegname locale Grato Ramella; i due bassorilievi furono eseguiti dal Serpentiere.

1812 - XIX (realizzazione baldacchino)

nel 1812 era stato ordinato dall'amministrazione parrocchiale l'esecuzione di un baldacchino da posizionare fisso sopra all'altare maggiore. Il compito della scultura fu affidato nuovamente a Serpentiere.

1831 - 1832 (ampliamento coro)

nei primi decenni del XIX secolo si sentiva la necessità di un ampliamento della chiesa dalla parte del coro. Nel 1831-32 iniziarono i lavori di ricostruzione del coro e risanamento del pavimento della chiesa. Vi è un progetto dell'arch. Gaspare Maggia datato 20 luglio 1831 e riguardava l'ampliamento del coro.

1885 - 1923 (restauri organo)

nel 1885 Carlo Aletti si occupò del restauro dell'organo; successivamente ne fu eseguito un altro nel 1923 da Giulio Manzoni

1976 - XX (restauro presbiterio)

nel 1976 venne restaurato il presbiterio
Descrizione

la chiesa parrocchiale di S. Antonio in Miagliano si trova al centro dell'abitato. L'edificio si sviluppa lungo l'asse est-ovest con abside rivolto ad est. All'interno si presenta ad unica navata con due altari laterali e due nicchie. La pianta è rettangolare con abside semicircolare. La navata è sormontata da ampia volta a botte con lunette che contengono delle finestre da entrambe le parti. Lungo le pareti laterali corre un elegante fregio in stucco. Nella prima cappella a destra entrando si trova una grande tela secentesca che raffigura la Madonna con il Bambino e i SS. patroni; originariamente la tela era stata dipinta per l'altare maggiore e poi spostata in occasione del restauro del presbiterio.
Pavimenti e pavimentazioni
la pavimentazione è in pietra originaria per la porzione di ingresso alla chiesa, mentre l'aula liturgica presenta pavimentazione in mattonelle di cemento a forma geometrica. Il presbiterio presenta pavimento marmoreo.
Facciata
la facciata ha un aspetto neoclassico; presenta un piccolo portico sorretto da quattro colonne; è suddivisa in due ordini; la parte inferiore è scandita da due coppie di lesene di ordine dorico al centro e due lesene alle estremità. Sono presenti due nicchie che contengono statue di santi. La parte superiore è composta da due volute e ordine superiore che culmina con timpano triangolare.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1695)
nel 1965 furono eseguite le opere di adeguamento liturgico. L'altare maggiore fu "ridotto" e si pose una mensa in marmo al centro del presbiterio per la celebrazione verso i fedeli. La balaustra fu rimossa e posizionata verso il coro. L'ancona fu spostata in una cappella laterale
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