la posa della prima pietra avvenne il 24 Aprile 1949.
1950 - 1958 (costruzione intero bene)
l'edificio fu costruito su un terreno donato dal Commendatore Giuseppe Tamborino Frisari per voto della figlia Maria Addolorata. I lavori ebbero inizio nel 1950 e furono ultimati nel 1958. Al progetto iniziale furono in seguito apportate numerose modifiche tese ad una globale semplificazione dell'impianto, la cui matrice è chiaramente razionalista.
1951 (completamento oratorio parrocchiale)
nel 1951, come ricorda un'iscrizione posizionata a lato dell'ingresso, fu ultimato l'Oratorio del Sacro Cuore, collocato alla sinistra della chiesa e donato dalla nobildonna Antonia Tamborino Frisari.
1959/07/05 (consacrazione intero bene)
l'edificio fu consacrato dall'Arcivescovo Mons. Raffaele Calabria il 5 Luglio del 1959.
1981 (decorazione parete absidale)
nel 1981 fu realizzato il mosaico absidale, raffigurante l'Apparizione del Sacro Cuore a Santa Maria Alacoque, realizzato da Lauretana Arte e donato da Francesco e Teresita Micolano. Sul mosaico compare la frase in latino "Venite ad me omnes qui laboratis et onorati estis et ego reficiam vobis".
1996 (completamento avancorpo)
nel 1996, per volontà dell'allora parroco Don Antonio Castellana, è stato realizzato un nuovo impianto campanario, comprendente le due campane esistenti, opportunamente restaurate, e dieci nuove campane.
1999 (rifacimento intero bene)
nel 1999 sono stati adeguati l'impianto elettrico e l'impianto acustico.
2000 (inizio lavori intero bene)
nell'anno 2000 hanno avuto inizio i lavori di sostituzione delle vetrate della chiesa. Le nuove vetrate policrome, realizzate dalla Ditta Lauretana Arte di Lombaraccio, si dispongono simmetricamente lungo la navata e in corrispondenza del lanternino sovrastante il presbiterio.
Descrizione
l'impianto compositivo rispetta pienamente il tipo basilicale, ma ne semplifica gli elementi architettonici secondo i canoni del più puro razionalismo. All'interno le pareti laterali sono caratterizzate da un ritmo serrato di pilastri, tra i quali si alternano stilizzate edicole rettangolari e nicchie semicircolari leggermente più ampie in larghezza, a definire una scansione non priva di un certo dinamismo. Le nicchie, dotate di semplici altari lapidei su predella di un solo gradino, si sviluppano liberamente sino all'architrave, mentre le edicole sono sormontate da superfici murarie aperte al centro da snelle finestre rettangolari con vetrate policrome. L'abside semicircolare, di modeste dimensioni, comunica direttamente con la sacrestia posizionata alla sua sinistra, a sua volta collegata ai locali parrocchiali. Alle spalle dell'abside si inserisce un ampio cortile, confinante con Via Gallipoli e al momento bisognoso di sistemazione. Sull'architrave si imposta il sistema di copertura, costituito da un'unica volta molto ribassata orientata secondo l'asse principale. La copertura piana del presbiterio rispetta invece la quota dell'architrave, ma si dota al centro di una lanterna circolare sul cui perimetro si dispongono dodici finestre con vetrate policrome che lasciano piovere sull'altare una luce abbondante. La facciata, piuttosto semplice, è coronata in alto da una teoria di celle campanarie che si estendono lungo tutta la larghezza del prospetto, e svettando al di sopra del piano di copertura ripropongono uno schema architettonico di antica memoria. L'ampio portale centrale è fiancheggiato da due ingressi minori, e nell'apparente spessore della facciata si inseriscono, simmetricamente disposti, due vani di servizio e due vani scala che conducono al piano di copertura e alla cantoria ricavata sulla controfacciata. Il sagrato, sopraelevato di alcuni gradini, è delimitato a sinistra dal corpo di fabbrica del'oratorio del Sacro Cuore, che sviluppandosi in lunghezza si estende sino ai locali parrocchiali contigui alla sacrestia.
Pavimenti e pavimentazioni
il pavimento dell'aula liturgica si compone di lastre di marmo grigio di grande dimensione (100x80 cm ca). Nelle nicchie laterali il gradino che definisce la predella d'altare è invece in marmo bianco.
Struttura
la struttura dell'edificio è in cemento armato, foderato all'esterno di pietra leccese e intonacato all'interno.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (anni Settanta)
negli anni Settanta, a seguito del Concilio Vaticano Secondo, l'altare maggiore fu privato della mensa, traslata in avanti di circa un metro così da costituire il nuovo altare rivolto al popolo.
ambone - aggiunta arredo (1998)
l'attuale ambone in pietra leccese, stabile e realizzato da maestranze salentine, è decorato da inserti a mosaico raffiguranti i simboli degli evangelisti e i simboli eucaristici. Esso fu realizzato nel 1998 grazie alla donazione della Sig.ra Anna Attanasio, in memoria del marito Umberto.
presbiterio - aggiunta arredo (2001)
nel 2001, su progetto dell'Arch. Giuseppe Giaccari e del Geom. Salvatore Minosi, è stato realizzato l'adeguamento liturgico dell'area presbiteriale. L'altare, traslato più avanti, è stato dotato di una predella di due gradini. Alle spalle dell'altare, laddove un tempo si collocava l'altare maggiore, è stato realizzato un setto murario in pietra leccese sul quale si inserisce, al centro, la custodia eucaristica, alla cui base si dispongono alcuni gradini. Il primo gradino della predella d'altare si estende sino al tabernacolo, conferendo unità al sistema. La sede e le sedute per i ministranti, mobili, sono realizzate in legno. In occasione di questo intervento l'ambone esistente è stato di poco traslato per favorirne la visibilità da parte dei fedeli.