“fra Stefano da Tenda giunse a Casteldelfino sul finir di maggio del 1603... rivolse le sue cure alle cappelle campestri. Nella parrocchia di Casteldelfino, riparò le devastazioni fatte alla cappella di S. Giovanni Battista delle Torrette, ricostrusse quella di S. Bernardo, e volle che le borgate Rabioux, Bertines, Posterle e Puy ne avessero pur una ciascuna, edificandola dalle fondamenta… In tutti questi sacri edifizi si nota ancor ora che tutte le finestre sono aperte all'est od al sud, e non se ne trova una sola volta al nord… Dopo l'erezione o restauro delle fabbriche materiali Fra Stefano pensò alla costruzione degli altari, indi provvide alle chiese parrocchiali ed alle cappelle i vasi sacri, le paramenta e tutto quanto occorre. Per far fronte a tante spese concorsero i Missionari coi loro risparmi e colla loro opera manuale, i loro superiori con sussidi e con elemosine raccolte a tale scopo, ed il popolo con oblazioni volontarie in assi, travi, denari" (Allais, 1891, p. 286-288)
1701 (quadro datato arredo interno)
Il quadro appeso sulla parete a sinistra dell’altare maggiore riporta la scritta: “1701 - Eusebio Pe… - Antonio Garnero – de Ballino” (n.d.c.)
1788 (giurisdizione carattere generale)
Nel 1511 fu eretta la diocesi di Saluzzo. “Per qualche difficoltà allora insorta e probabilmente per mire politiche del governo Delfinale di Francia la Bolla non fu posta in esecuzione per quanto riflette la Castellata, e continuò questa a far parte dell'Archidiocesi di Torino fino al 1788, anno in cui il Cardinal Costa Arcivescovo la disgregò dalla sua diocesi e la cedette non si sa per qual motivo a Monsignor Giuseppe Lovera Vescovo di Saluzzo – v. Archivio della Curia Arcivescovile di Torino” (Allais, 1891, p. 17)
1831 (ampliamento (?) presbiterio)
Sopra la finestra Sud del presbiterio, all’esterno, è riportata la scritta: “Ad Majorem Dei Gloriam – Huius Vici Jncole Fieri Fecerunt - 1831 - S. Stefane” e nella porzione centrale alta della parete absidale è riportata la scritta “l’année 1831” (n.d.c.)
1883 (lavori di restauro presbiterio)
Sulla parete di fondo dietro l’altare è dipinta la scritta: “Ristaurato 1883 in giugno” (a sinistra) e “Massari Pejrachia Antonio Ruà Antonio” (n.d.c.)
1893 (data di costruzione (?) altare laterale di destra)
Sulla sommità dell'altare laterale a destra di chi entra è dipinta la data 1893 (n.d.c.)
1925 (lavori di restauro intero bene)
Sotto il quadro appeso sulla parete di fondo, dietro l’altare maggiore, è riportata la seguente scritta: “Ristorata anno 1925 – Massari Bernardo … e Boudoin Giovanni – T. Testa pittore Sampeyre” (n.d.c.)
1988 (lavori di rifacimento pavimento e zoccolo interno)
Una targhetta metallica apposta di fronte alla balaustra che delimita il presbiterio rispetto all’aula riporta incisa la scritta: “Rifatto pavimento e rivestimento - Dicembre 1988 – Massari Boudoin Chiaffredo Antonio, Chapel Bernardo” (n.d.c.)
2010 (lavori di restauro e risanamento campanile e parete Nord)
Nel 2010 viene restaurato il campanile e viene realizzata un’intercapedine di risanamento all’esterno della parete Nord (n.d.c.)
Descrizione
La cappella è collocata nella parte Est della borgata Bertines, a un incrocio storicamente significativo di strade che portavano ad altre frazioni e al capoluogo comunale. Consta di un semplice sagrato, di una facciata bassa con il campanile affiancato, di aula unica e di presbiterio.
Pianta
Rettangolare con ingresso a Ovest e altare maggiore a Est.
Pavimenti e pavimentazioni
Il sagrato è pavimentato in lastre di pietra di forma irregolare come da tradizione costruttiva locale, mentre gli interni sono pavimentati in liste di legno.
Struttura
Strutture murarie in pietre miste a calce, come da tradizione costruttiva locale.
Coperture
Orditura lignea e manto di copertura in lastre di pietra (lose) come da tradizione costruttiva locale.
Facciata principale
Preceduta da un piccolo sagrato, è caratterizzata dalla porta di ingresso e due finestre ai suoi lati, al di sopra di queste aperture vi sono affreschi.
Abside
Rettangolare, coincide con lo spazio dietro l'altare maggiore, che ospita anche un coro ligneo.
Presbiterio
E' delimitato rispetto all'aula da una balaustra e da uno scalino, oltre che da un arco che separa la volta dell'aula dalla cupola ribassata del presbiterio.
Altare principale
E' in muratura, del tipo "alla romana".
Altari secondari
Sono due e sono collocati uno frontalmente all'altro di fronte alla balaustra che delimita il presbiterio, ma girati di un angolo retto rispetto all'altare maggiore; sono addossati alle pareti laterali della cappella.
Volte
L'aula è coperta da una volta a botte lunettata, mentre il presbiterio ha una cupola ribassata su base circolare, con pennacchi di raccordo.
Torre campanaria
Addossato allo spigolo Sud-Ovest della cappella, si tratta probabilmente di un'aggiunta posteriore alla costruzione del corpo della cappella, è molto semplice e ha una sezione ridotta, non è alto.
Elementi decorativi
A parte gli affreschi sopra le aperture della facciata principale, l'apparato decorativo si sviluppa totalmente all'interno.
Sagrato
Di fronte alla facciata principale, ha forma irregolare che risulta dall'incrocio delle strade che transitano lì vicino.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (anni '70 del XX secolo)
Trattasi di altare costruito con le mole di pietra dei mulini ad acqua non distanti dalla frazione e ormai in stato di abbandono, come si vede nella documentazione fotografica.