chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Perugia Perugia - Citta' della Pieve chiesa parrocchiale San Barnaba Parrocchia di San Barnaba Apostolo pianta; facciate; struttura/alzato; preesistenze; pavimenti e pavimentazioni; elementi decorativi nessuno 1949 - 1992(costruzione chiesa); 1998 - 1998(consacrazione chiesa)
Chiesa di San Barnaba Apostolo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Barnaba Apostolo <Perugia>
Ambito culturale (ruolo)
architettura moderna (impianto attuale)
Notizie Storiche
1949 - 1992 (costruzione chiesa)
La nuova chiesa di San Barnaba è costruita su quel che restava del terreno di proprietà parrocchiale. La prima pietra deposta nel 1949 fu "riesumata" il 3 dicembre 1992 durante gli scavi per la costruzione del nuovo edificio. Il progetto della nuova chiesa è opera degli ingegneri Luciano Vagni e Luigi Fioroni con la consulenza dell'architetto Luigi Pellegrin.
L'architetto Italo Canonico, invece, ha delineato le soluzioni interne liturgico-artistiche eseguite da don Nello Palloni e dallo scultore Giovanni Dragoni.
1998 (consacrazione chiesa)
Il 7 giugno 1998 l'arcivescovo di Perugia mons. Giuseppe Chiaretti ha consacrato solennemente la nuova chiesa di San Barnaba.
Descrizione
La chiesa è situata nel quartiere di via Cortonese, in un'area già destinata all'edificazione del centro liturgico dal progetto del 1931 dell'arch. Gina Baldracchini, di cui nel 1949 venne realizzato un salone utilizzato ai fini ecclesiastici fino all'edificazione della recente chiesa nel 1998. La sua lunga storia nasce in corrispondenza dello sviluppo demografico dell'area, subito a sud della stazione di Perugia, quartiere caratterizzato da abitazioni residenziali intensive di palazzine. Il lotto della parrocchia è a lato della strada cortonese, tracciato etrusco che da Perugia giungeva alla città toscana. Rispetto ad essa si trova sul loto nord, in un terreno che si rialza parzialmente, con a valle una pompa di benzina che nasce sul terreno concesso dalla parrocchia per ricavare i fondi necessari per la sua costruzione. Dietro una piccola pertinenza verde scherma completamente l'area dal tracciato ferroviario, accanto sono presenti volumi legati alla parrocchia, un parcheggio, un teatro recentemente ricostruito (2000-2002) e le sale parrocchiali attualmente in fase di ristrutturazione e ampliamento. Un'ampia rampa segna con forza l'ingresso contendo il terreno e formando una sorta di ponte. Il volume liturgico è orientato trasversalmente rispetto alla strada, condizione che ne garantisce una buona percezione quando si proviene dalla città, nonostante un filare di alberi ne schermi la visione e le basse dimensioni non ne esaltano la riconoscibilità, garantita invece dall'ingresso concavo e dalla vetrata posta sotto la copertura.
pianta
A forma ottagonale, con due volumi aggettanti all'ingresso e nella parete di fondo: all'entrata è presente infatti un vestibolo aggettante con un portale grande e due ingressi laterali nascosti sui lati, mentre sul fondo, in corrispondenza del rialzarsi della copertura, i lati dell'ottagono continuano dietro la parete di fondo curva formando un triangolo. La zona presbiteriale, rialzata su due gradini e ricoperta di marmo lucido rosso, ha il suo centro in asse con l'ingresso, caratterizzata da un ulteriore setto murario mosaicato da don Nello Palloni, artista di fama nazionale e parroco storico della chiesa. La decorazione fa da quinta all'altare posto davanti e alla croce sita in alto nella parete di fondo, con la presidenza e le sedute del presbiterio in asse e l'ambone sulla sinistra. Sul lato destro è presente un organo, sul lato sinistro un'area per le confessioni in cartongesso con una vetrata, spazi entrambi rialzati di un gradino che arriva fino al presbiterio. Nei lati piccoli dell'ottagono, a destra un piccolo battistero, a sinistra la riserva eucaristica, all'ingresso un'artistica acquasantiera, lungo il perimetro 14 bassorilievi a formare un'inedita via Lucis.
facciate
La forma dell'edificio, composto da una porzione di ottagono con dietro un triangolo coperto da due falde la cui capriata d'imposta è più alta rispetto al volume principale, fa sì che la facciata principale abbia ridotte dimensioni, superficie quasi totalmente occupata da un grande portale ricavato da un parallelepipedo a cui è sottratta una sfera, volume incavo intagliato a sezioni orizzontali nel cemento. Tutte le pareti laterali sono in mattoni a faccia vista, compatte, senza aperture, sormontate da un cordolo bianco, schema che presenta come unica eccezione il lato più a valle dove si aggrega una serie di volumi scalari. La vetrata posta nel volume triangolare retrostante acquista un ruolo fondamentale, elemento decorativo di pregio che assume una sua centralità percettiva di giorno e di notte.
struttura/alzato
La chiesa presenta nella prima parte del perimetro le pareti intonacate, nella porzione del fondo le pareti in calcestruzzo a vista, elementi comunque tutti in cemento armato che caratterizzano la struttura del volume. La copertura è invece sorretta da grandi travi d'acciaio alte più di un metro, inclinate ad aprire verso il presbiterio, appoggiate su delle mensole di calcestruzzo alle pareti portanti e interrotte in corrispondenza dell'intersezione figurativa del presbiterio. Lungo il perimetro una finestra a nastro sul soffitto stacca la copertura che poi si apre in corrispondenza del presbiterio in una capriata ben visibile dall'esterno ma non dall'area assembleare. Un pesante sistema di riscaldamento ad areazione è posto sulla parete di fondo codominando nell'assenza materica con la figura lignea del Cristo, in asse con i setti mosaicati posti in basso. Nei lati piccoli dell'ottagono sono disposte due vetrate, opera sempre di don Nello Palloni, che a sinistra arrivano fino a terra, a destra si interrompono per ricavare una nicchia per la riserva eucaristica. La controfacciata è segnata dalla struttura tripartita in vetro che poi continua nel volume d’ingresso, con ai due lati due porte che conducono a sinistra al teatro sottostante e a destra ad un ripostiglio.
preesistenze
Contigui i volumi delle antiche aule liturgiche, a sinistra subito dietro la chiesa il casale degli anni Cinquanta, sopra a destra il precedente.
pavimenti e pavimentazioni
Marmo e peperino.
elementi decorativi
Le soluzioni interne liturgico artistiche sono dell'arch. Italo Canonico e in stretta collaborazione con lo scultore prof. Giovanni Dragoni e con il pittore don Nello Palloni e il prof. Sandro Scargetta.