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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Messina
Messina - Lipari - Santa Lucia del Mela
chiesa
parrocchiale
S. Clemente
Parrocchia di San Clemente
Struttura; Fondazioni; Coperture; Prospetti; Pianta
presbiterio - intervento strutturale (1990); tabernacolo - intervento strutturale (1990)
ante XIV - XVI(origine altra denominazione); 1600 - 1600(intitolazione intero bene); 1875 - 1875(ristrutturazione casa canonica preesistente); 1880 - 1880(stato di conservazione chiesa preesistente); 1908 - 1910( distruzione per terremoto chiesa preesistente); 1921 - 1921(costruzione e riconoscimento civile chiesa baracca); 1924 - 1924(distruzione per incendio chiesa baracca); 1930 - 1931(acquisizione del sito terreno); 1930 - 1933(progettazione intero bene); 1933 - 1936(inizio e fine lavori intero bene); 1943 - 1943(ristrutturazione chiesa e casa canonica); 1954 - 1954(danni bellici intero bene); 1963 - 1963(manutenzione interni); 1981 - 1981(ristrutturazione interni); 1999 - 2000(manutenzione straordinaria copertura); 2014 - 2017(consolidamento e restauro chiesa e campanile)
Chiesa di San Clemente
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Clemente <Messina>
Altre denominazioni Chiesa di San Clemente allo Sperone
Chiesa di San Clemente Papa e Martire
S. Clemente
Ambito culturale (ruolo)
maestranze messinesi (costruzione)
Notizie Storiche

ante XIV - XVI (origine altra denominazione)

La chiesa di San Clemente un tempo era denominata San Clemente allo Sperone, dall’annesso Ospedale (detto dello Sperone) ed era situata nella contrada chiamata La Carrubara. Come risulta dalle Rationes Decimarum la chiesa risulta esistente nel 1308 e legata al rito greco. Fu Grangia e Priorato de’ monaci Benedettini di Monreale fino al 1500. Nel XVI secolo, Re Ferdinando di Sicilia unì l’Ospedale dello Sperone a quello di San Michele la Caperrina e la Chiesa passò ai padri Agostiniani Scalzi; in seguito, venne trasferita lungo la strada del Dromo e passò sotto la giurisdizione dell'Ordinario Diocesano

1600  (intitolazione intero bene)

Nel 1600 la chiesa risulta annoverata tra le parrocchie extraurbane, con il titolo di San Clemente

1875  (ristrutturazione casa canonica preesistente)

Nel 1875, il cappellano curato, sac. Antonio Crea, chiese alla Curia arcivescovile il rimborso di onze 11 e tarì 10 per gli "accomodi" fatti, nell'anno 1869, da mastro Letterio Triolo nell’abitazione del cappellano, perché "diruta e senza pavimento"

1880  (stato di conservazione chiesa preesistente)

Il 2 luglio 1880, monsignor Giuseppe Guarino, arcivescovo e archimandrita di Messina, visitò la chiesa di San Clemente definendola "piccola, in buono stato e ben corredata di arredi sacri e argenti"

1908 - 1910 ( distruzione per terremoto chiesa preesistente)

Il sisma che colpì la città di Messina nel 1908 distrusse la Chiesa di San Clemente

1921  (costruzione e riconoscimento civile chiesa baracca)

Nel 1910, l'Ufficio del Genio Civile autorizzò la sostituzione con una baracca provvisoria per l'espletamento delle pratiche religiose. La chiesa-baracca ebbe riconoscimento civile il 4 agosto 1921

1924  (distruzione per incendio chiesa baracca)

L'incendio che, il 10 luglio 1924, distrusse il quartiere Lombardo, con alcuni padiglioni adibiti a scuola e 250 baracche, arse anche la chiesa di San Clemente

1930 - 1931 (acquisizione del sito terreno)

La chiesa di San Clemente venne ricostruita su altra area localizzata lungo la sponda del torrente Zaera; il sito destinato al nuovo complesso chiesastico venne acquistato da S.E. monsignor Angelo Paino, con atto del 10 giugno 1930, rogato dall'Intendenza di Finanza e registrato l'8 ottobre 1931 dal quale risulta che l’edificio avrebbe occupato i comparti 2-3-4-5-6-7 dell’isolato 75 del P. R. G.

1930 - 1933 (progettazione intero bene)

Il progetto di ricostruzione della chiesa fu redatto dall'ingegnere Santi Buscema il 6 dicembre 1930 e approvato dal Consiglio Superiore dei LL.PP il 12 marzo 1931; il Ministero, con decreto 8 settembre 1931, autorizzò la spesa a carico dello Stato e il progetto venne finanziato in base a nuova perizia approvata in data 13 ottobre 1933

1933 - 1936 (inizio e fine lavori intero bene)

L’incarico per la costruzione dell’opera fu affidato alla ditta Fratelli Cardillo con contratto del 30 ottobre 1933; i lavori iniziarono il 1° novembre 1933 e furono ultimati il 31 dicembre 1936

1943  (ristrutturazione chiesa e casa canonica)

Nel 1943 furono effettuati dei lavori per la sistemazione del tetto della chiesa e della casa canonica per conto della curia arcivescovile

1954  (danni bellici intero bene)

Da una lettera dell'Ufficio del Genio Civile di Messina indirizzata a monsignor Barbaro, segretario dell'Arcivescovo di Messina, è noto che la chiesa di san Clemente subì dei danni durante il secondo conflitto mondiale

1963  (manutenzione interni)

Nel 1963 vennero effettuati i lavori di manutenzione degli interni; si procedette alla sostituzione di porte, al rifacimento degli intonaci delle navate e alla sistemazione dei lucernari

1981  (ristrutturazione interni)

Nel 1981 venne presentato il progetto di ristrutturazione interna dell' intera chiesa; l'intervento prevedeva il rifacimento delle navate, delle cappelle laterali, dell'area presbiteriale e dell'impianto di illuminazione

1999 - 2000 (manutenzione straordinaria copertura)

Il 10 novembre 1999 venne presentato il progetto per la manutenzione straordinaria del manto della copertura della Chiesa. I lavori iniziati il 7 febbraio 2000 terminarono il 22 giugno dello stesso anno

2014 - 2017 (consolidamento e restauro chiesa e campanile)

Nel 2014 è stato redatto il progetto di consolidamento e restauro delle facciate, degli interni, della cupola e del campanile; i lavori sono stati ultimati nel maggio 2017
Descrizione

La chiesa parrocchiale di San Clemente prospetta su Via Centonze ed occupa parte dell'isolato n°75. Le linee architettoniche della fabbrica, tipiche degli anni trenta del XX secolo, sono semplici ma allo stesso tempo accurate. Il prospetto principale, in stile neoclassico, è caratterizzato da un pronao, sorretto da quattro colonne, al quale si accede attraverso una scalinata in pietra. La Chiesa ha una superficie complessiva di 610 metri quadrati e presenta una pianta di forma rettangolare suddivisa in tre navate, culminanti in altrettante absidi. Le navate sono separate da due file di colonne, cinque per lato, con capitelli di ordine ionico. L'illuminazione naturale dell'aula è garantita dalla presenza di undici lunette finestrate, poste nel cleristorio della navata centrale (cinque per lato) ed una nell'abside centrale. L'altare coram populo occupa la parte centrale dell'area presbiteriale, articolata su due livelli, mentre ai lati sono situati l'ambone ed il battistero. La sede dei ministranti è situata dietro l'altare in posizione centrale ed addossata alla parete di fondo ove è collocato anche un grande crocefisso ligneo del XX secolo. Nell'abside centrale sono situati anche due corpi dell'organo a canne della premiata ditta organaria "Tamburini" di Siena, realizzato nella metà degli anni quaranta (XX sec.). Il tabernacolo è invece posto nell'abside di sinistra.
Struttura
L'intero edificio è costruito con un'intelaiatura di pilastri e travi calcolata secondo le norme tecniche per edifici eccezionali per la parte che riguarda la chiesa, e per edifici a doppia elevazione per la parte che riguarda i locali accessori. Le murature di riempimento dell'intelaiatura portante sino al piano di calpestio della chiesa e dei locali accessori, sono di pietrame e malta semidraulica listata a mattoni; quelle in elevazione sono di mattoni trafilati a macchina e malta comune. I tramezzi sono realizzati con mattoni forati e malta cementizia.
Fondazioni
Le fondazioni sono costituite da travi rovesce in calcestruzzo armato.
Coperture
La copertura con tetto a falde nella chiesa e nei locali accessori è costituita da robuste incavallature di larice, orditura secondaria di abete e manto di tegole alla marsigliese. Il solaio a cassettoni è realizzato in laterocemento e dipinto in finto legno.
Prospetti
Il prospetto principale presenta un disegno compositivo a simmetria centrale; è suddiviso in tre partiti di cui quello centrale a due ordini sovrapposti sormontato da un frontone triangolare con oculo centrale e quelli laterali ad un solo ordine con edicole votive e soprastanti specchiature rettangolari. Il prospetto è preceduto, in corrispondenza del partito centrale, da un pronao ad un solo ordine. II prospetto laterale e quello posteriore sono caratterizzati da un semplice disegno compositivo geometrico articolato da lesene e fasce marcapiano. I paramenti dei prospetti della chiesa e del campanile sono in graniglia martellinata; la parte basamentale è rivestita con lastre di marmo Billiemi martellinate.
Pianta
La pianta ha forma rettangolare, suddivisa in tre navate culminanti in altrettante absidi;la navata centrale di maggiore ampiezza (m 9 ) è separata da quelle laterali (m 3,75) da due colonnati costituiti da cinque colonne per lato rivestite in marmo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1990)
Nell'anno 1990 è stato eseguito l'intervento di adeguamento liturgico del presbiterio, nella cui centralità è collocato l'altare coram populo, mentre, rispettivamente, alla sinistra è posto l'ambone e nell'area di destra il fonte battesimale, tutti realizzati prevalentemente in marmo di Siena. L'Altare, con mensa rettangolare, è caratterizzato da un piede ottagonale, che va a restringersi verso la base. L'Ambone ha forma tronco conica rovesciata, con base ottagonale che rastrema verso il basso. Il Fonte battesimale, anch'esso a pianta tronco conica ottagonale rastrema verso l'alto. La Sede è costituita da tre seggi lignei, incastonati in un blocco in marmo di Carrara.
tabernacolo - intervento strutturale (1990)
Il tabernacolo è posto all'interno della cappella del Santissimo Sacramento. Nel tabernacolo,realizzato in marmo di Carrara, vi è presente un'immagine sacra in rilievo. Esso è sorretto da un piedistallo costituito da otto spicchi realizzati in marmo di Siena ed è affiancato da altri due piedistalli aventi differente altezza.
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