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Corato
Trani - Barletta - Bisceglie
chiesa
sussidiaria
Cappuccini
Parrocchia San Giuseppe
Pianta; Facciata; Struttura; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1970); ambone - aggiunta arredo (1970)
1594 - 1599(fondazione intero bene); 1745 - 1815(menzione carattere generale); 1756 - 1756(ampliamento intero bene); 1778 - 1778(decorazione sacrestia); 1782 - 1782(decorazione sacrestia); 1864 - 1864(cessione intero bene); 1890 - 1890(rinforzo volta chiesa); 2018 - 2020(restauro conservativo chiesa)
Chiesa dei Cappuccini
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa dei Cappuccini <Corato>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze pugliesi (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1594 - 1599 (fondazione intero bene)

L'inizio della costruzione della Chiesa risale al 1594. La Chiesa, intitolata alla Risurrezione del Signore, fu edificata , a mezzo miglio dalla Città, con il consenso di Monsignor Giulio Caraccioli, Arcivescovo di Trani e Ordinario Diocesano. Nel 1599 i lavori furono completati.

1745 - 1815 (menzione carattere generale)

Le notizie relative alla costruzione della Chiesa dei Cappuccini e dell'annesso convento sono riportate nelle seguenti fonti: Bullarium Capucinorum, Tomus Tertius (Roma 1745); Relazione di Filippo Bernardi (1713 - 1716); Inventario dei beni mobili ed immobili, Archivio Comunale di Corato (Verbale del 29 marzo 1815).

1756  (ampliamento intero bene)

L'aspetto attuale della Chiesa lo si deve all'ampliamento eseguito nel 1756 (data incisa sul cartiglio in pietra sull'arco di ingresso del portico antistante), che comportò l'edificazione del coro in corrispondenza dell'antico sagrato e della foresteria sulla navatella laterale. Tale ampliamento fu fatto realizzare dal Senato della Città di Corato. La trasformazione ha comportato l’aggiunta, alla navata unica iniziale, di una navata laterale dx (rispetto all’ingresso), coperta con volte a crociera e avente funzione di collegamento con gli spazi fondamentali della sacrestia e del Convento annesso

1778  (decorazione sacrestia)

Lastra Tombale

1782  (decorazione sacrestia)

Realizzazione di dipinti murali con Maria Assunta in Cielo e i 4 Evangelisti, dei quali non si conosce l'autore o gli autori.

1864  (cessione intero bene)

Nel 1864, l’Amministrazione del fondo per il Culto cedeva la Chiesa, insieme a tutto il fabbricato dell’ Ex Convento dei Cappuccini, al sindaco di Corato cav. Giuseppe Patroni Griffi, che a sua volta la trasferiva al canonico Luigi Zitoli quale “cappellano nominato all’esercizio del Culto della stessa Chiesa”. Il suddetto canonico, successivamente, consegnò la Chiesa e arredi Sacri al Priore della Confraternita “Sacro Monte di Pietà”, che la detiene ancora ad oggi

1890  (rinforzo volta chiesa)

Nel febbraio 1890, a causa della caduta straordinaria di neve si procedette al consolidamento della volta lesionata. Dopo la messa in sicurezza della volta della Chiesa, il 10 aprile 1890 veniva disposta l’apertura dell’asilo.

2018 - 2020 (restauro conservativo chiesa)

Nel periodo compreso tra il 2018 e il 2020, si è proceduto al recupero delle esistenti coperture in legno e al restauro e rinforzo della parte superiore della facciata principale, ove è ubicato il piccolo campanile.
Descrizione

L'edificazione di questa chiesa dovrebbe risalire alla seconda metà del XVI secolo. Il primo nucleo dovrebbe riferirsi allo spazio interno a navata unica, con coperture a botte, preceduto da portico di ingresso coperto da volta a crociera. L'ampliamento ha portato l'aggiunta alla navata unica di una navata laterale destra, coperta con volte a crociera. La superficie interna è ricca di decorazioni a stucco e dipinte.
Pianta
La Chiesa ha una pianta rettangolare con asse maggiore longitudinale
Facciata
La facciata principale della chiesa, quella su P.zza Venezuela, è intonacata e presenta delle caratteristiche baroccheggianti quali un timpano mistilineo con modanature, sormontato da un piccolo campanile a tre archi.
Struttura
Il piccolo campanile a tre archi sormonta il timpano mistilineo della facciata principale
Struttura
Strutture portanti verticali costituite da murature, pilastri e arcate in pietra e in tufo, intonacate e decorate. Strutture di copertura in tufo, di tipo voltate: tipologia a botte per la navata centrale; volta a crociera per il portico di ingresso e per la navata laterale.
Coperture
Realizzate con orditura principale e secondaria in legno massiccio, tavolato di irrigidimento, impermeabilizzazione e tegole di tipo Marsigliese.
Interni
Ampia navata unica centrale con tre arcate disposte sia sul lato sinistro che su quello destro. Sul lato destro, tali ampie arcate mettono in comunicazione con la navata laterale. La superficie interna è ricca di decorazioni a stucco e dipinte, nel puro spirito dell’epoca controriformistica.
Pavimenti e pavimentazioni
Le pavimentazioni interne sono in pietra di Trani.
Elementi decorativi
La chiesa custodisce una tela del pittore fiammingo Gaspar Hovic, della fine del XVI secolo e una pala di altare, raffigurante la deposizione di Cristo dalla Croce. Stupenda la volta affrescata di quella che, un tempo, era la sacrestia della Chiesa e che, da alcuni decenni, è stata destinata a studio rettoriale. Vi sono raffigurati, con affreschi del 1700, la Vergine Maria, con il capo coronato di dodici stelle, e i quattro Evangelisti. La statua raffigurante la Madonna del Pozzo, che in origine rappresentava soltanto la Vergine con il Bambino tra le braccia, risale con molta probabilità al 1919. Si tratta di una pregiata statua in cartapesta, di sicura fattura leccese, attribuibile, in considerazione dello stile, dei tratti del volto di Maria e del Bambino, nonché del raffinato panneggio, al maestro Raffaele Caretta. Nel 2009 alla statua sono state poste due corone quattrocentesche (una sul capo del Bambino Gesù e l’altra su quello della Vergine), in argento e oro. Le pareti ospitano numerosi altri dipinti raffiguranti Santi (tra cui San Rocco, Santa Lucia, San Francesco) a tutt’oggi ancora sprovvisti di attribuzione.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970)
Altare in pietra. Parallelepipedo con superficie irregolare che copre l'altare precedente.
ambone - aggiunta arredo (1970)
Realizzato in pietra di Trani bocciardata
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