chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Messina Messina - Lipari - Santa Lucia del Mela chiesa parrocchiale S. Maria dell'Arco Parrocchia di Santa Maria dell'Arco Pianta; Navate; Coperture; Prospetti; Struttura presbiterio - intervento strutturale (anni '90) XI - 1503(sussistenza chiesa preesistente); 1596 - 1908(erezione titolo parrocchiale ); 1783 - 1908(crollo per terremoto chiesa preesistente); 1923 - 1924(progetto ed affidamento lavori intero bene); 1929 - 1931(fine lavori e collaudo intero bene); 1947 - 1953(riparazione danni bellici intero bene)
Chiesa di Santa Maria dell'Arco
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santa Maria dell'Arco <Messina>
Altre denominazioni
Chiesa di San Francesco di Paola S. Maria dell'Arco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze messinesi (costruzione)
Notizie Storiche
XI - 1503 (sussistenza chiesa preesistente)
Nell'aerea dove oggi sorge la chiesa di Santa Maria dell'Arco vi era la chiesa del Santo Sepolcro esistente fin dall' XI secolo. Nel 1497 l'edifico versava in cattive condizioni e fu ceduto prima alla Confraternita dei Disciplinanti e pochi anni dopo, nel 1503, ai frati paolini, che lo ricostruirono intitolandolo a San Francesco di Paola
1596 - 1908 (erezione titolo parrocchiale )
L'antico edificio intitolato a Santa Maria dell'Arco sorgeva nei pressi dell'attuale piazza San Vincenzo. La chiesa fu fondata, nel 1596, per volontà di Scipione Morica devoto alla Vergine venerata a Napoli. Subito dopo la sua fondazione vi si stabilì una confraternita. L'arcivescovo di Messina Francesco Velardes de La Cuenca (1609-1617), decise di erigere a parrocchia la chiesa staccando così parte del territorio fino ad allora sotto la parrocchia di San Matteo. Danneggiata e rimaneggiata dopo il terremoto del 1783, la chiesa, crollò completamente a seguito del sisma del 1908
1783 - 1908 (crollo per terremoto chiesa preesistente)
La chiesa subì danni alla volta del tetto nel sisma del 1783, mentre non resistette al terremoto del 1908, che causò il crollo definitivo dell'edificio
1923 - 1924 (progetto ed affidamento lavori intero bene)
Il progetto per la costruzione della chiesa di Santa Maria dell’Arco venne redatto dall’ingegnere Carmelo Umberto Angiolini. La nuova chiesa sorse nell’area, destinata dall’ufficio tecnico speciale del piano regolatore di Messina, nel primo comparto dell’isolato 510. Il progetto redatto il 12 dicembre 1923 ebbe il nulla osta della commissione edilizia il 28 marzo 1924. Per la ricostruzione vennero stipulati degli atti di permuta di terreni tra il Municipio di Messina e monsignor Angelo Paino; nell’ambito dello stesso progetto venne prevista la costruzione della sagrestia e della canonica. I lavori vennero affidati alle ditte FER e Giacomo Martelli
1929 - 1931 (fine lavori e collaudo intero bene)
I lavori affidati alla ditta F.E.R. si conclusero il 31 maggio 1929, mentre la ditta Martelli terminò l'opera nell'ottobre del 1930; il 25 giugno 1931 venne effettuato il collaudo finale sui lavori eseguiti
Nel 1947 il genio civile di Messina dispose l’esecuzione dei lavori di riparazione della chiesa a seguito dei danni bellici; i lavori vennero eseguiti in più stralci, quelli più consistenti vennero ultimati nel 1953
Descrizione
La chiesa di Santa Maria dell’Arco in San Francesco di Paola, sorge nel centro-nord del comune di Messina. L’edificio presenta una pianta basilicale a tre navate e tre absidi. La zona absidale, separata dal transetto attraverso l’arco a sesto acuto, risulta sopraelevata rispetto alla quota dell’aula; il suddetto transetto, inoltre, non sporge rispetto alla pareti longitudinali esterne. L’abside centrale, illuminata da due finestre ad arco, ha una copertura a catino; nelle due absidi minori, laterali, sono alloggiati degli altari marmorei votivi. In controfacciata, la bussola lignea segna l’ingresso alla chiesa. All’esterno, la facciata principale è caratterizzata da paraste che scandiscono il passo delle navate. Il campanile, posto alla sinistra della chiesa, è arretrato ed a pianta quadrata.
Pianta
Pianta basilicale a tre navate triabsidata, con croce latina.
Navate
La navata centrale è separata dalle navate laterali tramite quattro arcate a sesto acuto compresso, per lato. Al di sopra di tali archi, vi è una cornice costituita da archetti pensili; sopra ancora una serie di aperture circolari consentono l’illuminazione interna della navata centrale. Lungo le navate laterali sono disposti degli altari marmorei votivi; le navate sono illuminate da delle finestre con arco a sesto acuto.
Coperture
La copertura interna della chiesa, in corrispondenza delle navate e del transetto, è piana con soffitto a cassettoni; all’esterno, essa è a falde inclinate con manto in laterizi. Le tre absidi, esternamente, presentano una copertura a raggiera.
Prospetti
Il prospetto principale è costituito da un portale formato da tre colonne per lato, con capitelli fitomorfi che sorreggono tre archi a tutto sesto; essi sono incorniciati da un’ulteriore cornice ad arco. Al di sopra del portale è sita una cornice composta da archetti pensili; essa è sovrastata da un rosone, inquadrato da un arco inflesso, poggiante su colonnine. Il fronte è coronato da una decorazione con archi trilobati. Ai lati del corpo centrale, corrispondente alla navata maggiore ed avanzato rispetto ai fianchi, sono presenti delle bifore. Il piedritto centrale delle bifore è costituito da una colonnina con capitello corinzio, sul quale poggia un arco trilobato; le bifore sono incorniciate da un ulteriore arco a sesto acuto.
Struttura
La struttura è in calcestruzzo armato, con tamponamenti in mattoni pieni nella parte bassa e mattoni forati nella parte alta dell’edificio, legati con malta ordinaria.
Adeguamento liturgico
presbiterio - intervento strutturale (anni '90)
La zona presbiteriale è costituita dall'altare coram populo, realizzato con rilievi in marmo bianco di Carrara che inquadrano motivi geometrici in marmo rosso, verde e nero. L'ambone è posto a sinistra, in posizione avanzata rispetto all'altare, con forma a "C", anch'esso marmoreo. Il tabernacolo eucaristico è situato nell'altare coram Deo.