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Montetortore
Zocca
Modena - Nonantola
chiesa
parrocchiale
S. Geminiano Vescovo
Parrocchia di San Geminiano Vescovo
Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura; Impianto strutturale
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
1291 - 1473(preesistenze carattere generale); 1552 - 1569(preesistenze carattere generale); 1609 - 1609(preesistenze carattere generale); 1619 - 1786(preesistenze carattere generale); 1827 - 1828(informazioni storiche carattere generale); 1896 - 1903(preesistenze sacrestia); 1956 - 1956(ricostruzione intero bene )
Chiesa di San Geminiano Vescovo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Geminiano Vescovo <Montetortore, Zocca>
Altre denominazioni Chiesa parrocchiale di San Geminiano
S. Geminiano Vescovo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (ricostruzione)
Notizie Storiche

1291 - 1473 (preesistenze carattere generale)

La chiesa di Montetortore, ricordata nel 1291, come dipendente dalla pieve di Semelano, era situata nell’area del castello e così compare ancora nel catalogo del 1464-73.

1552 - 1569 (preesistenze carattere generale)

Nella visita pastorale del 1552 il Foscherari notò che bisognava riparare il pavimento della chiesa e della canonica, mentre il Sillingardi, dopo la visita del 1569 in qualità del vicario del cardinal Morone, comandò che fosse restaurata perché minacciava di rovinare.

1609  (preesistenze carattere generale)

Non si sa se venissero eseguiti dei lavori, ma, per il fatto che nella visita del Pellizzari nel 1609 la chiesa venisse definita “male accomodata”, sembrerebbe di no.

1619 - 1786 (preesistenze carattere generale)

Nel 1619 il suo stato era ancora pessimo, ma sembra che fosse già in piedi la nuova chiesa. In un altro inventario del 1786 la chiesa e la sacrestia sono dette bisognose di restauri; il campanile, cui si accedeva dalla canonica, aveva tre campane.

1827 - 1828 (informazioni storiche carattere generale)

Nel 1827 il campanile risultò cadente e inadatto per sostenere le pesanti campane così nel 1828 fu adibita a campanile l’antica torre del castello.

1896 - 1903 (preesistenze sacrestia)

Fra il 1896 e il 1903 furono effettuati molti lavori nella sacrestia.

1956  (ricostruzione intero bene )

Nel 1925 monsignor Natale Bruni visitò e consacrò la chiesa dopo altri restauri. I danni irreparabili subiti dalla vecchia chiesa in seguito ai bombardamenti della seconda guerra mondiale ne segnarono l’abbandono definitivo: una nuova chiesa venne costruita nel 1956 in località Casa Miro. Oggi restano solo ruderi della chiesa e della canonica, essi sono di difficile lettura, ma sembra che si trattasse di un edificio di vaste dimensioni.
Descrizione

La chiesa di Montetortore, località del Comune di Zocca, è dedicata a San Geminiano. Ha il titolo di Prevostura. La chiesa, più volte ingrandita nel tempo e che aveva subito gravi danni dall'ultimo conflitto mondiale, è ora interamente restaurata. Presenta una facciata a capanna, l'ingresso preceduto da un portico con grande arco a tutto sesto affiancato da altri due archi di dimensioni ridotte. Il portale trilitico è sovrastato da un'apertura rettangolare, forma riproposta in dimensioni inferiori anche sui corpi più bassi laterali. L'interno risulta a navata unica con cappelle laterali, tutto è lasciato a vista, sia la muratura interna che l'orditura di copertura. Sulle pareti laterali finestre rettangolari illuminano la navata e lesene in mattoni laterizi scandiscono l'interno. L'arcone introduce la zona presbiteriale che prosegue concludendo l'edificio con abside semicircolare. La sua dedicazione, fin dal medioevo, a san Geminiano, rivendicava l'appartenenza del castello alla città di Modena. La vasta canonica, anch'essa restaurata, è il frutto di diverse fasi costruttive intorno ad un primitivo nucleo quattrocentesco, tuttora testimoniato da un portale in arenaria che reca tracce di gravi incendi e da feritoie dell'epoca. Il campanile di Montetortore, benché ferito dalla guerra, non si è mai arreso; tutti i giorni infatti le sue campane battono il mezzogiorno e segnano le ore liete e tristi della frazione. Le campane sono di ottima fattura, ma potrebbero crollare, se non si rinforzano le campate che le sostengono; le scale sono da rifare, i finestroni hanno bisogno d’essere rinnovati, il coperchio non ripara più dall’acqua. È da augurarsi quindi che si riesca quanto prima a restaurare il campanile, che sorge su un cucuzzolo d’un monte così ricco di storia e dominante tutta la vallata del Samoggia. Restaurato nel 1985.
Coperture
La copertura è tradizionale, a falde inclinate, con due spioventi a capanna. Orditura principale e secondaria in legnami, tegole laterizie, guaina bituminosa e coppi laterizi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione interna in mattonelle in gres porcellanato, gradini in marmo.
Struttura
Muratura continua di blocchi di pietra arenaria locale, lasciata faccia a vista sia all'interno che all'esterno. Copertura tradizionale, a falde inclinate, con due spioventi a capanna. Orditura principale e secondaria in legnami, tegole laterizie, guaina bituminosa e coppi laterizi.
Impianto strutturale
Facciata a capanna con ingresso preceduto da portico con grande arco a tutto sesto affiancato da altri due archi di dimensioni ridotte. Il portale trilitico è sovrastato da un'apertura rettangolare, forma riproposta in dimensioni inferiori anche sui corpi più bassi laterali. L'interno risulta a navata unica con cappelle laterali, tutto è lasciato a vista, sia la muratura interna che l'orditura di copertura. Sulle pareti laterali finestre rettangolari illuminano la navata e lesene in mattoni laterizi scandiscono l'interno. L'arcone introduce la zona presbiteriale che prosegue concludendo l'edificio con abside semicircolare.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
L'ampia zona presbiteriale, sopraelevata da due gradini rispetto all'aula è ben visibile, centrale presenta l'altare in laterizi e marmi, a ridosso della parete opposta all'ingresso il tabernacolo; il celebrante trova la sede in legno alla sua sinistra e l'ambone in legno alla sua destra.
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