chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Castello Riolunato Modena - Nonantola chiesa parrocchiale S. Martino Vescovo Parrocchia di San Martino Vescovo Coperture; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura presbiterio - aggiunta arredo (1965-1970) 1299 - 1320(preesistenze carattere generale); XV - XVI(variazione d'uso campanile); 1457 - 1457(preesistenza carattere generale); 1482 - 1482(costruzione intero bene); XVI - XVI(preesistenza carattere generale); 1611 - 1611(variazione d'uso carattere generale); 1638 - 1638(restauro intero bene)
Chiesa di San Martino Vescovo
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Martino Vescovo <Castello, Riolunato>
Altre denominazioni
Chiesa parrocchiale di San Martino vescovo S. Martino Vescovo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche
1299 - 1320 (preesistenze carattere generale)
Nel castello dei Pelosi (loc. Castello di Riolunato) si trovava una cappella appartenente alla Pieve del Pelago: la prima citazione compare nelle decime del 1299 col titolo di "S. Martini de Rovanati" e nell'estimo del 1320.
XV - XVI (variazione d'uso campanile)
All'epoca della conversione da mastio a campanile, tra il XV e il XVI secolo, al piano terra venne praticata una porta caratterizzata da un pregevole architrave decorato in rilievo da teste, cippi e demoni di rimando iconografico medioevale.
1457 (preesistenza carattere generale)
Con la perdita della funzione difensiva, di castello, la chiesa fu ricostruita sulle strutture del fortilizio nel 1457, come riporta un rogito del Notaio Albinelli.
1482 (costruzione intero bene)
La datazione al XV secolo del secondo cantiere della chiesa trova conferma nella data " 1482" incisa in corrispondenza di una finestrella ad architrave triangolare.
XVI (preesistenza carattere generale)
Tale chiesa fu a lungo parrocchiale, ed ebbe come sussidiaria quella di S. Giacomo di Riolunato, dove risultava ancora amministrato il battesimo nel XVI secolo.
1611 (variazione d'uso carattere generale)
Dal 1611 il titolo di Parrocchiale passò alla Chiesa di Riolunato, cui fu sottomessa quella di Castello, divenuta sussidiaria.
1638 (restauro intero bene)
Nel corso del XVII secolo fu avviato un ulteriore cantiere sulla chiesa di S. Martino, restaurata ad opera di don F. Martinelli, come ricorda un'epigrafe datata " 1638", incisa sul fregio del portale principale.
Descrizione
La chiesa parrocchiale di Castello, nel Comune di Riolunato, è dedicata a San Martino Vescovo. L'edificio di culto si presenta esternamente di medie dimensioni, con forma semplice a capanna e un impianto planimetrico longitudinale, schematicamente a tre navate e concluso da abside rettangolare con copertura a volta a botte. Quattro gradini in pietra arenaria poligonali portano al portale trilitico, sormontato da timpano spezzato. La facciata, in parte intonacata e tinteggiata e in parte lasciata a muratura a vista, nella parte intermedia presenta due aperture rettangolari, al di sopra, in posizione centrale una finestra circolare con cornice in pietra arenaria. La copertura di gronda aggettante è sostenuta da mensoline in pietra; al vertice cippo in pietra con croce ferrea. Internamente, l'edificio, si presenta a tre navate; quella centrale coperta da volta a botte ribassata con catene. Archi in pietra sostenui da colonne scandiscono le campate delle navate secondarie coperte da volte e vela. Quattro cappelle laterali, due per parte sono introdotte da archi a tutto sesto e coperte da volte a botte. L'interno, intonacato e tinteggiato, è poco luminoso. La navata centrale porta fino all'arcone che introduce la zona presbitariale, sopraelevata da due gradini e illuminata da due finestre rettangolari sulla parete opposta all'ingresso. Il campanile, costruito sul mastio, sorge sul margine scosceso del "podium", accessibile mediante tre portei. Conserva le caratteristiche delle torri castellane della prima generazione: pianta quadrata, muratura a filaretto con basamento a scarpa, feritoie verticali, finestrini minuscoli ai pian i superiori. Di particolare interesse è il portale a tutto sesto al primo piano, attualmente tamponato, in conci a cuneo perfettamente integrati nel muro; la grande chiave risulta danneggiata dalla probabile rimozione di un fregio o di uno stemma. La cella campanaria presenta finestroni a bifora sui quattro fronti, chiaramente ispirati a modelli romanici. La copertura a quattro falde in lastre di arenaria è coronata al colmo da un cippo piramidale in pietra, terminante con una palla. Un frammento lapideo murato all'esterno, scolpito con un motivo ad intrecci o di vimini, può essere attribuito alla chiesa originaria. Caratteri tipicamente rinascimentali si leggono inoltre nel bellissimo portale laterale, rivolto verso la torre campanaria, con decorazioni sull' architrave e sulla relativa cornice e con la gola delle mensoline ornata da una foglia scolpita in rilievo.
Coperture
Il tetto è tradizionale a falde inclinate, con due spioventi a capanna sorretti da capriate, terzere e travicelli di legno, completo di tavolato e manto in pianne (lastre di arenaria utilizzate nelle costruzioni montane).
Impianto strutturale
Internamente, l'edificio, si presenta a tre navate; quella centrale coperta da volta a botte ribassata con catene. Archi in pietra sostenui da colonne scandiscono le campate delle navate secondarie coperte da volte e vela. Quattro cappelle laterali, due per parte sono introdotte da archi a tutto sesto e coperte da volte a botte. La navata centrale porta fino all'arcone che introduce la zona presbitariale. La struttura portante è in muratura continua in arenaria, copertura in legnami e manto in lastre di arenaria.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazioni interne in marmette di granigliato in marmo e cemento.
Struttura
Muratura continua in blocchi di pietra arenaria locale nei muri perimetrali dell'edificio di culto, intonacato e tinteggiato internamente e lasciato a faccia a vista e in parte intonacato all'esterno.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1970)
L’impianto liturgico, rialzato da due gradini e ben visibile a tutta l’assemblea, è collocato tra il coro e l’aula ecclesiastica. L'altare maggiore è centrale in marmo bianco, sostenuto da quattro colonnine, al di dietro il tabernacolo in marmo sopraelevato da due gradini, sempre in marmo bianco. Alla destra del celebrate la sede e l'ambone (marmo striato).