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Ravarino
Modena - Nonantola
chiesa
parrocchiale
S.Giovanni Battista
Parrocchia di San Giovanni Battista
Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1985)
XII - XII(preesistenza carattere generale); XV - XV(preesistenza carattere generale); 1464 - 1464(notizie storiche fonte battesimale); 1865 - 1865(ampliamento navate laterali); 2022 - 2023(rifacimento impianto di riscaldamento intero bene)
Chiesa di San Giovanni Battista
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giovanni Battista <Ravarino>
Altre denominazioni Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista
S.Giovanni Battista
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

XII  (preesistenza carattere generale)

Nel XII secolo esisteva una chiesa a Ravarino dedicata a S. Damiano.

XV  (preesistenza carattere generale)

Probabilmente, cambiato il titolo in quello di S. Giovanni, fu ricostruita nel XV secolo.

1464  (notizie storiche fonte battesimale)

All'interno dell’edificio sacro si conserva un fonte battesimale in pietra con riportata la data 1464.

1865  (ampliamento navate laterali)

Nel 1865 sono state aggiunte due navate. Nelle pareti della navata centrale si effettuarono grandi aperture e gli altari laterali furono spostati sulle pareti delle navate esterne.

2022 - 2023 (rifacimento impianto di riscaldamento intero bene)

Attualmente è in fase di esecuzione il progetto per il rifacimento dell'impianto di riscaldamento della chiesa, co-finanziato dai fondi 8xmille CEI.
Descrizione

L’aspetto architettonico della chiesa ha mantenuto nei muri esterni l’impianto quattrocentesco. Essa è allineata alla strada che faceva parte dell’interno dell’antico borgo di Ravarino. Dalla parte opposta della strada era situato il castello-palazzo della famiglia nobile Rangoni, distrutto completamente nel XVIII secolo. La facciata della chiesa ha caratteristiche settecentesche. Attualmente l'interno è diviso in tre navate. Inizialmente c’era una sola navata a forma di croce latina. La chiesa possiede sei altari laterali e l’altar maggiore nel presbiterio. Il primo altare di destra dedicato alla Madonna di Loreto con una tela dell’inizio del XVII secolo di un artista emiliano che rappresenta la Madonna di Loreto con S. Nicola da Tolentino e S. Giacomo. La sommità dell’altare è decorata con uno scudo illeggibile poggiato sopra una croce di Malta. Il secondo altare è detto del Crocifisso perché sopra nella nicchia è collocata la scena della crocifissione: il crocifisso, la statua della Madonna e di S. Giovanni Apostolo. Il crocifisso in cartapesta, recentemente restaurato, attualmente appare nel suo aspetto originale. Il corpo di Cristo di color oleastro scuro con il perizoma bianco è collocato sulla croce di legno dipinta in nero. La tipologia tradizionale della rappresentazione suggerisce attribuzione ad una manifattura emiliana entro la metà del Settecento. Secondo la relazione dell’anno 1869, questo crocifisso “perfetta copia del Crocefisso detto del Rosario, che si venera in Mirandola nella Chiesa del Gesù”, è stato donato al parroco e alla chiesa dal Capitano Signor Giovanni Ragazzi di Mirandola. Il terzo altare è chiamato della Pietà ed è collocato nella cappella. Sulla parete possiamo vedere una plastificazione barocca con due colonne corinzie, eseguita in gesso policromo a imitazione di marmo. Sopra le colonne poggia il timpano con dei bassorilievi. Ai due lati siedono due angeli. Sopra il lucernario, nella parte centrale è collocato lo stemma dei Rangoni a forma di scudo. I basamenti delle colonne, riportano, invece le conchiglie, un segno araldico di questa famiglia feudataria di Ravarino. In basso davanti l’altare il paliotto in scagliola, l’opera di Marco Mazelli eseguita nei primi anni del XVIII secolo. Sullo sfondo nero si presentano gli intarsi in scagliola policroma. In mezzo ai ricchi ornamenti sono stati inseriti i simboli della Passione di Cristo e nel campo centrale troneggia la croce. Sopra altare, tra le due colonne, è collocato il dipinto raffigurante la deposizione di Cristo. Il primo altare di destra è dedicato all'Annunciazione della B.V. Maria. Il secondo altare dedicato a S. Antonio di Padova conserva nella nicchia la statua del Santo – opera del XIX secolo. Il terzo altare di sinistra è collocato in una cappella, in corrispondenza alla cappella della Pietà. L’altare è detto della B. Vergine del Rosario. Nella cappella si può vedere la struttura architettonica murata in gesso e stucco, composta di due colonne corinzie sopra le quali poggia una trabeazione con un fregio e una doppia cimasa a forma di cartoccio. Tra le due colonne, in una nicchia è esposta la statua della Madonna del Rosario con Gesù bambino in braccio. Nella parte presbiterale, nel coro, dietro all’altare, sulla parete nella posizione centrale è collocato il quadro raffigurante S. Giovanni Battista, il titolare patrono della chiesa. Il dipinto risale all’inizio dell’Ottocento ed è stato attribuito a Giovanni Giaroli. Contro la parete absidale del presbiterio a forma di semicerchio è situato il coro di legno di noce massiccio, fabbricato nell’anno 1799. La parte centrale occupa il trono con un tettuccio bombato attorniato dai sedici stalli. Davanti ai seggi un inginocchiatoio ornato di sagome ritagliate. Il coro è probabilmente opera di manifattura locale.
Coperture
Copertura con struttura principale in capriate lignee, terzere, travetti e tavolato ligneo; manto di copertura in coppi laterizi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazioni interne in piastrelle esagonali, gradini in marmo e graniglia cementizia.
Struttura
Costruzione in mattoni, cementati fra loro con malta d'argilla. La navata centrale è coperta da volte in graticcio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1965-1985)
La zona presbiterale, rialzata da un gradino, presenta l'altare maggiore, in marmi policromi, originario rialzato da due gradini, il tabernacolo al centro e la mensa in marmo alle spalle del celebrante, come anche la sede. Successivamente l’impianto liturgico è stato modificato con la collocazione di una nuova mensa in legno al centro del presbiterio, l’ambone, in legno è stato sistemato alla destra del celebrante. Il fonte battesimale in marmo è sistemato alla sinistra.
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