chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Brandola Polinago Modena - Nonantola oratorio sussidiario Madonna delle Grazie Parrocchia di Sant'Urbano I Papa Impianto strutturale; Struttura; Coperture; Fronti; Elementi decorativi; Serramenti presbiterio - aggiunta arredo (anni ‘80) 1792 - 1802(costruzione intero bene); 1860 - 1860(ricostruzione intero bene)
Oratorio della Madonna delle Grazie
Tipologia e qualificazione
oratorio sussidiario
Denominazione
Oratorio della Madonna delle Grazie <Brandola, Polinago>
Altre denominazioni
Oratorio della B. V. delle Grazie Santuario di Cà Vecchia Santuario Madonna delle Grazie Oratorio della Beata Vergine delle Grazie
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche
1792 - 1802 (costruzione intero bene)
Il santuario è stato iniziato nel 1792 ed ultimato nel 1802.
La tradizione vuole che fosse costruito sul luogo dove un soldato napoleonico aveva lasciato un’immagine miracolosa della Madonna.
1860 (ricostruzione intero bene)
Il santuario venne rifabbricato intorno al 1860 perché cadente.
Descrizione
Prossimo al borgo, in località Cà Vecchia, non molto distante dalla zona dell’antico castello, sorge il Santuario della B. V. delle Grazie, iniziato nel 1792 ed ultimato nel 1802. La tradizione vuole che fosse costruito sul luogo dove un soldato napoleonico aveva lasciato un’immagine miracolosa della Madonna. Il santuario venne rifabbricato intorno al 1860 perché cadente.
L’edificio, dall’impianto planimetrico rettangolare, presenta il fronte principale rivolto a levante. Il prospetto è a capanna, limitata da conci angolari a ricorsi alterni e concluso con cornicione a gola. All’ingresso architravato corrisponde superiormente una finestra a semicerchio.
Impianto strutturale
L’interno, dall’impianto planimetrico rettangolare, è caratterizzato da una copertura lignea a capriata celata da volta a botte che copre l’aula. La zona absidale è semicircolare.
Sul fianco destro è presente una cappella all’altezza del presbiterio, collegata a sua volta al locale delle sagrestia. Questa ala sembra essere d’impianto più antico (come rivelerebbero il maggiore spessore dei muri perimetrali e la porta d’accesso secondaria ), probabilmente appartenenti al precedente edificio.
Alcune superfetazioni degli anni ’60 collegano l’edificio sacro all’edificio retrostante.
Struttura
La muratura portante è realizzata in muratura di sasso intonacata sia internamente che esternamente; la copertura è lignea.
Coperture
La copertura, a due falde, è in coppi.
Fronti
Il prospetto intonacato è a capanna, limitata da conci angolari a ricorsi alterni e concluso con cornicione a gola.
All’ingresso architravato corrisponde superiormente una finestra a semicerchio.
Elementi decorativi
La volta dell’abside è decorata con un’immagine che raffigura la Beata Vergine.
Serramenti
I serramenti sono in legno.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (anni ‘80)
L'adeguamento liturgico della zona presbiteriale, eseguito negli anni successivi al Concilio Vaticano II, non ha carattere di stabilità: al centro, è stata realizzata una mensa d'altare in legno anteposta all'altare maggiore; a destra, un leggio in legno funge da ambone.