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Palagano
Modena - Nonantola
oratorio
sussidiario
B. V. del Carmine
Parrocchia di San Giovanni Apostolo Evangelista
Coperture; Struttura; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - aggiunta arredo (1930-1940)
1808 - 1808(preesistenze intero bene); 1926 - 1926(ricostruzione intero bene)
Oratorio della Beata Vergine del Carmine
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio della Beata Vergine del Carmine <Palagano>
Altre denominazioni B. V. del Carmine
Ambito culturale (ruolo)
neorinascimentale (costruzione)
Notizie Storiche

1808  (preesistenze intero bene)

L’oratorio della Beata Vergine del Carmine nel 1808 ricevette la visita da parte del Vescovo.

1926  (ricostruzione intero bene)

Venne spostato nell'attuale posizione nel 1926. In origine era dedicato alla Madonna delle Grazie, poi fu chiamato della Croce ed infine prese il nome attuale quando vi fu trasferita l’immagine della Madonna che era custodita nella chiesa parrocchiale.
Descrizione

L'oratorio della Beata Vergine del Carmine, sorge a pochi metri della parrocchiale di Palagano. L'edificio di culto è preceduto da una irta gradinata e introdotta da un porticato, retto da colonne ioniche, sormontate da archi a tutto sesto e cornicione in pietra arenaria. Il portale d'ingresso, trilitico, è affiancato da aperture rettangolari; al di sopra della copertura del porticato in pianne (lastre di arenaria della tradizione locale) si aprono tre monofore, quella centrale allungata rispetto alle altre che la affiancano, al di sopra un oblò monolitico. Internamente l'edificio presenta un'aula rettangolare, coperta a cassettoni in legno, rastremata dall'arcone interno e conclusa da catino absidale semicircolare. L'oratorio, lasciato faccia a vista esternamente, internamente è inonacato e tinteggiato. Le monofore che illuminano l'interno dell'oratorio sono sei, due per prospetto laterale e due nell'abside semicircolare.
Coperture
La copertura è tradizionale, a due falde con capriate, travetti e tavolato in legno, manto in lastre di pietra arenaria (tipiche piagne della tradizione costruttiva montana).
Struttura
Muratura portante continua in blocchi sbozzati in pietra arenaria locale, è intonacato e tinteggiato verso l'interno, l'esterno lasciato a faccia a vista.
Impianto strutturale
L'edificio di culto presenta un'aula rettangolare, coperta a cassettoni in legno, rastremata dall'arcone interno e conclusa da catino absidale semicircolare; coperto da semicupola in muratura.
Pavimenti e pavimentazioni
I pavimenti interni sono in piastrelle ceramiche nell'aula, la zona presbiteriale presenta pavimentazione in marmi policromi.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1930-1940)
L’impianto liturgico, sopraelevato da un gradino dall’aula liturgica, è ricavato tra l’abside e l’aula. Dalla navata, troviamo, l’altare maggiore con ancona centrale, il leggio in legno a sinistra con la sede.
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