chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Redù Nonantola Modena - Nonantola chiesa parrocchiale Natività di Maria Santissima Parrocchia della Natività di Maria Santissima Coperture; Struttura; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni presbiterio - aggiunta arredo (1960-1970) 1844 - 1844(costruzione intero bene)
Chiesa della Natività di Maria Santissima
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa della Natività di Maria Santissima <Redù, Nonantola>
Altre denominazioni
Chiesa parrocchiale della Natività di Maria Santissima
Ambito culturale (ruolo)
tardo neoclassico (ricostruzione)
Notizie Storiche
1844 (costruzione intero bene)
La chiesa parrocchiale della natività di Maria Santissima di Redù di Nonantola, è stata costruita nel 1844. Il disegno è semplice del tardo neoclassico eseguito dal capomastro Giuseppe Vezzelli.
Descrizione
La facciata a timpano triangolare è divisa da semplici lesene piatte. L’interno ad unico vano voltato a botte presenta due cappelle laterali. La decorazione in stile neobarocco delle volte è stata eseguita nel 1944 da Giannino Lambertini di Bologna. Sulle pareti, sempre del Lambertini, vi sono riquadri con santi, in stile purista. Significativo per la storia della località è quello raffigurante S. Anselmo con la veduta dell’abbazia sul fondo. Gli altari delle cappelle hanno semplici ancone in scagliola a paraste ioniche, di disegno neoclassico. Nella prima cappella a destra, tela di S. Carlo Borromeo comunica S. Luigi Gonzaga , eseguita nel 1846 da Adeodato Malatesta. Nella seconda cappella a destra, Madonna del Rosario ed i Misteri, opera di scuola emiliana del XVII secolo. Sull’altare vi è un busto di S. Francesco d’Assisi, eseguito in modo realistico in cera policroma nel XVIII secolo. Nell’abside un grande quadro raffigurante la Natività di Maria di Bernardino Rossi, risalente alla metà dell’ottocento, opera impostata su rigore neoclassico ed accademico, ma di fine fattura. Nella seconda cappella di sinistra, tela ottocentesca, la Madonna e i Santi Filippo Neri, Geminiano e Sebastiano, del 1845, di scuola accademica modenese, opera di Massimiliano Malatesta. Nella prima cappella il dipinto della Pietà con i santi Brunone e Macario del 1845 di scuola modenese. Unica nella diocesi è la devozione a S. Macario, assai sentita nella parrocchia, con la benedizione delle fave che vengono distribuite ai fedeli. Il culto è unito quindi alle celebrazioni rurali e ripete antichissimi riti pagani. All’ingresso il battistero, formato da una tazza baccellata e fogliata che reca la data del 1468. Appeso sopra, un quadretto con l’immagine del Battesimo di Cristo, opera del XVIII secolo. In sacrestia, oltre ad alcuni arredi sacri, molto pregiata la croce astile in rame argentato dell’inizio del XVI secolo.
Coperture
La copertura della chiesa è a due falde con capriate, terzere, travicelli di legno e tavolato in tavelle di laterizio di produzione artigianale, manto in coppi a canale di laterizio e lattonerie in lamiera di rame.
Struttura
La struttura portante perimetrale è in muratura continua di mattoni pieni di laterizio. I pilastri e gli archi interni sono anch’essi in muratura di mattoni pieni di laterizio.
Le volte sono realizzate, probabilmente con tavelle di laterizio disposte in foglio, legate con malta a base di gesso, o calce e gesso, quindi intonacate ed tinteggiate.
Impianto strutturale
L’interno ad unico vano voltato a botte presenta due cappelle laterali. Presbiterio coperto da volta a botte e abside semicircolare. Copertura tradizionale a due falde, manto in coppi laterizi.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione interna mista, nell'aula marmette in graniglia di cemento e marmi, presbiterio in cotto.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1960-1970)
L'impianto liturgico posizionato tra il catino absidale e l'aula, è sopraelevato da tre gradini e ben visibile dalla sala. Una pedana circolare in muratura eleva l'altare maggiore in muratura. Il celebrante trova l'ambone alla propria destra e la sede a sinistra.