chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Iola Montese Modena - Nonantola oratorio sussidiario Beata Vergine di Montenero Parrocchia di Santa Maria Maddalena Impianto strutturale; Coperture; Struttura; Pavimenti e pavimentazioni nessuno 1867 - 1881(edificazione intero bene); 1945 - 1945(variazione d'uso intero bene); 1970 - 1970(ricostruzione Intero bene)
Oratorio della Beata Vergine di Montenero
Tipologia e qualificazione
oratorio sussidiario
Denominazione
Oratorio della Beata Vergine di Montenero <Iola, Montese>
Ambito culturale (ruolo)
neoclassico (edificazione)
Notizie Storiche
1867 - 1881 (edificazione intero bene)
inizia la costruzione dell’oratorio promossa da Don Giovanni Malavolti, il quale purtroppo non riesce a portarla a termine prima della morte. I lavori vengono completati per interessamento del nipote, Don Eugenio Malavolti; l’oratorio della Beata Vergine di Montenero viene benedetto nell'agosto del 1881
1945 (variazione d'uso intero bene)
tra Marzo e Aprile l'oratorio viene adibito a posto di primo soccorso, ospitando i soldati feriti durante i combattimenti sui monti adiacenti e per la liberazione del Paese
1970 (ricostruzione Intero bene)
dopo i gravi danneggiamenti causati dalla guerra, l’oratorio viene ricostruito grazie specialmente ad una benefattrice, come si apprende da altra epigrafe posta all’interno: “Danneggiato durante la guerra 1940-45 ripristinato su iniziativa della Maestra Gentile Bernardoni in Malavolti. A ricordo di Letizia Malavolti con il concorso dei fedeli che completarono l’opera nel 1970”
Descrizione
la località Iola deve il proprio nome ad una antichissima famiglia locale, quella dei Joli, così come riportano alcuni storici tra cui: il Santi, il Bernardi e il Banorri. L’oratorio è collocato all’estremità ovest del centro abitato, contrapposto alla chiesa di S. Maria Maddalena a est, rialzato dal piazzale e da via Porrettana in salita, su un piano raggiungibile tramite una lunga scalinata. Possiede pianta rettangolare e copertura, rifatta di recente, a due falde. Nella facciata principale presenta un portale in arenaria con architrave decorato da modanature e recante un’iscrizione, non più completamente leggibile a causa dell’avanzato stato di sfaldamento della pietra; in essa compaiono le date 1855/1868. Il portale è affiancato da due finestrelle bilobate e sormontato, nell’ordine, da un concio quadrangolare in arenaria ormai completamente corroso, e da un finestrone rettangolare. I conci angolari, lasciati a vista, oltre a conferire un aspetto solido alla costruzione, determinano, in contrasto cromatico con l’intonaco, un motivo decorativo a dentellatura; in alto gli spioventi sono delineati da una pregevole cornice in arenaria con elementi a guscio. L’interno presenta uno stile classico, rinascimentale, realizzato negli anni dopo l’ultima guerra, dall’aspetto elegante di cappella gentilizia definito dalla purezza delle linee, dalle proporzioni degli spazi e degli elementi architettonici, quindi dal bianco delle pareti e dei soffitti voltati. In uno dei monoliti di recupero utilizzati come gradini della scalinata antistante l’oratorio, appare incisa un’iscrizione nella quale compaiono le date 1666 e 1864; si presume possa essere questo l’architrave del portale della vecchia chiesa.
Impianto strutturale
l’oratorio si presenta esternamente di medie dimensioni con forma semplice a capanna e possiede un impianto planimetrico longitudinale, schematicamente a croce latina senza transetto e bracci laterali, praticamente ad aula unica a pianta quadrata coperta con volta a vela, prolungata nel presbiterio coperto con volta a botte, quindi collegata col coro coperto con semi-cupola, dietro un paramento murario con un arco alla serliana sorretto da due colonne in pietra arenaria.
Coperture
la copertura è tradizionale a falde inclinate, con due spioventi a capanna e il campaniletto a vela emergente dalla parete di fondo.
Struttura
muratura continua mista di blocchi di pietra arenaria locale e laterizi, intonacata e tinteggiata sia verso l’esterno sia verso l’interno dell’edificio. Grande arco in muratura tra aula ecclesiastica e presbiterio, con successivo arco alla serliana, sostenuto da due eleganti colonne in pietra arenaria con capitello dorico, posto tra presbiterio e coro. Copertura a falde inclinate con capriate, terzere e travetti di legno, tavolato in tavelle di laterizio e manto in coppi a canale di laterizio. Soffitto voltato a botte nel presbiterio, soffitto a semi-cupola nell’abside e soffitto a vela nell’aula ecclesiastica. Catena metallica di ritegno alle reni del grande arco di muratura tra presbiterio e aula.
Pavimenti e pavimentazioni
in tavelle di laterizio posate in ortogonale alle pareti; grosse lastre squadrate di pietra arenaria utilizzate nelle soglie e nei gradini.