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Modena
Modena - Nonantola
chiesa
parrocchiale
S. Lazzaro
Parrocchia di San Lazzaro
Coperture; Struttura; Pavimenti e pavimentazioni; Intonaci e tinteggi; Serramenti; Pianta
presbiterio - intervento strutturale (2011-2013)
1985 - 1985(acquisto area); 1987 - 1990(costruzione sede provvisoria (salone nelle opere parrocchiali)); 2011 - 2013(costruzione intero bene); 2013 - 2013(dedicazione carattere generale)
Chiesa di San Lazzaro
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Lazzaro <Modena>
Altre denominazioni Chiesa parrocchiale di San Lazzaro
S. Lazzaro
Autore (ruolo)
Sorzia, Paolo 
Morselli, Donata 
Dettori, Bruno 
Ambito culturale (ruolo)
architettura moderna (costruzione chiesa)
Notizie Storiche

1985  (acquisto area)

L’insufficienza della piccola chiesa storica di S. Lazzaro, di proprietà comunale, rispetto al numero degli abitanti della zona ha indotto la Parrocchia ad acquisire in proprietà dal Comune di Modena un’area di mq. 10'200, distante solo 350 ml. dalla vecchia chiesa sulla via Emilia, al fine di realizzare una nuova chiesa e le relative opere parrocchiali, fino ad allora sistemate in locali in affitto e poco adeguati alle esigenze pastorali.

1987 - 1990 (costruzione sede provvisoria (salone nelle opere parrocchiali))

Tra il 1987 e il 1990 la Parrocchia costruì, su parte dell’area acquisita, un edificio per le opere parrocchiali, al piano terra del quale è stato realizzato un salone temporaneamente adibito alle celebrazioni liturgiche, in attesa della costruzione, sulla restante area, della nuova chiesa.

2011 - 2013 (costruzione intero bene)

La chiesa è stata edificata tra il 2011 e il 2013, grazie ad un importante contributo finanziaria da parte della CEI oltre che dal sostegno della comunità parrocchiale e dell'Arcidiocesi di Modena-Nonantola.

2013  (dedicazione carattere generale)

Il 20 aprile 2013 si è celebrata la solenne dedicazione della nuova chiesa, presieduta dall'arcivescovo di Modena-Nonantola Mons. Antonio Lanfranchi, con il parroco Don Arrigo Malavolti e la comunità riunita.
Descrizione

La chiesa è sorretta da una visibile e chiara struttura che sorregge una copertura che sale, con falde di diversa pendenza, fino al campanile, ultimo sostegno della “tenda della riunione dei fedeli con Cristo” che si è voluta rappresentare con il progetto della nuova chiesa. Planimetricamente, l’aula della chiesa ha forma esagonale, con i lati obliqui originati dal punto focale da cui parte la trave longitudinale in copertura. Unica leggera sporgenza è quella del battistero, che accenna alla distinzione del luogo del fonte battesimale dall’aula. Lateralmente le strutture orizzontali dei portali, formate da travi in legno lamellare, poggiano su ampi setti in cemento armato, che sul lato est si prolungano esternamente costituendo, con forte impatto visivo, un percorso pedonale coperto scandito da contrafforti; si viene così a creare una sorta di porticato che, dall’ingresso della chiesa, conduce alla zona delle opere parrocchiali, rispondendo all’esigenza di collegare questi ambienti con la chiesa e il loro spazio esterno, luogo di incontro e di attività. Una porta laterale della chiesa a metà del percorso coperto facilita il passaggio, abbreviando il raggiungimento delle opere parrocchiali. L’aula, a navata unica, ha pianta esagonale e può ospitare, disposti su quattro ordini di banchi, fino a 315 persone. Tre corsie longitudinali, di cui quella centrale più larga per i percorsi processionali, ed una trasversale facilitano l’accesso ai banchi ed una favorevole disposizione della partecipazione all’azione liturgica. Dall’ingresso, le pareti laterali si aprono dilatando lo spazio dell’aula per tutta la zona occupata dai banchi, per poi convergere verso la zona presbiteriale che si completa con la parete di fondo, parallela a quella d’ingresso.
Coperture
Il manto di copertura è in zinco titanio, lo stesso rivestimento avvolge anche la trave longitudinale, ed è attraversato dagli elementi trasversali dei portali che la sostengono.
Struttura
Le travi in legno lamellare della copertura si appoggiano sui setti laterali in cemento armato della chiesa, che hanno la stessa apertura a ventaglio delle travi e che si prolungano a formare il portico laterale.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimenti interni in gres porcellanato di grandi dimensioni, con disegno di posa che riprende oltre alla direttrice principale porta-altare la proiezione a pavimento delle travi di copertura, ad indicare, insieme alle aperture in alto, le direzioni ed i riferimenti liturgici che riempiono di significati lo spazio della chiesa.
Intonaci e tinteggi
Le pareti perimetrali ed i setti portanti sono rivestiti esternamente "a cappotto" termoisolante.
Serramenti
Gli infissi sono a taglio termico in alluminio elettro-colorato, nei quali sono inseriti doppi vetri basso-emissivi antisfondamento. Quasi tutti gli infissi presenti nell'aula presentano vetrate artistiche realizzate dal maestro Albano Poli. Tali vetrate sono state realizzate in vetro policromo soffiato a bocca artigianalmente, le tessere sono state quindi unite con la tecnica del nastro in lega d’argento e saldate con lega di piombo e stagno su entrambi i lati. I pannelli così formati sono stati inseriti in vetrocamera tra due cristalli antisfondamento.
Pianta
L’aula, a navata unica, ha pianta esagonale, con misure massime di ml. 27,25x26,00 per una superficie di pavimento di mq. 555,74 compreso il presbiterio, e può ospitare, disposti su quattro ordini di banchi, fino a 315 persone. Tre corsie longitudinali, di cui quella centrale più larga per i percorsi processionali, ed una trasversale facilitano l’accesso ai banchi ed una favorevole disposizione della partecipazione all’azione liturgica. Dall’ingresso, le pareti laterali si aprono dilatando lo spazio dell’aula per tutta la zona occupata dai banchi, per poi convergere verso la zona presbiteriale che si completa con la parete di fondo, parallela a quella d’ingresso. L’ingresso principale, come pure quelli laterali, è protetto da una pensilina che corre lungo tutta la facciata e si collega con i percorsi ai lati della chiesa verso le opere parrocchiali ad est e verso i parcheggi ad ovest. La profondità della zona coperta contribuisce a costituire un importante spazio di sosta e di incontro, soprattutto all’uscita dalle celebrazioni liturgiche, ed arricchisce il passaggio dall’esterno all’interno, accentuato anche dall’atrio tra le due vetrate d’ingresso.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2011-2013)
La chiesa è stata edificata secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II in materia di adeguamento liturgico. Sulla vetrata artistica del portale d’ingresso è rappresentato l’evento miracoloso della resurrezione di Lazzaro di Betania a cui la chiesa è intitolata. Le altre quattro porte presenti nell'aula, sempre vetrate, rappresentano i quattro evangelisti. Al momento ne sono state realizzate tre, in attesa dei fondi necessari per completare la quarta. A destra dell'ingresso, entrando, è posizionato in zona riparata il confessionale in legno. A sinistra, a metà dell'aula ed accanto ad una porta, si trova il fonte battesimale con il cero pasquale: essi sono ubicati all’interno di uno spazio che sporge dall’aula e che ha una quota di pavimento inferiore rispetto a questa; l’illuminazione naturale della zona è affidata ad una vetrate artistiche rappresentanti lo Spirito Santo che scende sul fonte. A soffitto il battistero è collegato con il presbiterio sempre con due strisce vetrate a simboleggiare il percorso liturgico del battesimo. Si tratta di una fonte battesimale metallico provvisorio, in attesa dei fondi per la realizzazione di quello in marmo, secondo il progetto artistico unitario. Proseguendo, oltre il battistero è riservato lo spazio per il coro e l’organo, in posizione favorevole sia per seguire lo svolgimento della celebrazione liturgica, sia per sostenere il canto dell’assemblea. Sempre sulla parte di sinistra si apre l’accesso alla cappella feriale, attigua all’aula e al presbiterio. E' dedicata all’adorazione eucaristica, essendo il tabernacolo prospettante sia la cappella che il presbiterio dell’aula ed accessibile da entrambi. Il tabernacolo, di bronzo, è di forma cilindrica, inserito direttamente nella vetrata artistica ed è affiancato da una mensola su cui poggia la lampada della fiamma perenne. Il presbiterio occupa tutta la parte terminale dell’aula e si trova ad un livello leggermente superiore rispetto a questa, da cui è accessibile tramite due gradini che corrono lungo tutto il suo fronte, garantendone una buona visibilità da e verso l’aula. Le tonalità dei vetri soffiati nell’area presbiteriale divengono gialli luminosi, ad evocare la luce della Resurrezione. Al centro del presbiterio è collocato l’altare in marmo decorato con foglie d’oro, in posizione focale rispetto a tutta l’aula, rivolto ai fedeli e praticabile tutto all’intorno. Al lato dell’altare è previsto l’ambone, in posizione proiettata verso l’assemblea e senza interferire con lo spazio del presbiterio. La posizione di questo importante elemento liturgico sotto la lunga trave longitudinale, sta a simboleggiare la diffusione del “verbo” che attraversa l’assemblea riunita e che, attraverso le vetrate decorate che affiancano il campanile e quelle che scandiscono orizzontalmente e verticalmente la forma a libro aperto di tutta la chiesa, fuoriesce dall’aula per diffondersi verso gli altri luoghi delle diverse attività parrocchiali e di tutta la parrocchia. La sede del Presidente celebrante è collocata a destra dell'altare. Si tratta di una seduta in legno provvisoria, in attesa dei fondi per la realizzazione di quella in marmo, secondo il progetto artistico unitario. Nel presbiterio, in alto ed in corrispondenza del sottostante altare ma leggermente avanzata rispetto ad esso verso l’assemblea, scende la Croce appesa al vertice della vetrata triangolare in copertura che, partendo dal campanile, si prolunga verso l’asse centrale dell’aula riproducendo la continuità tra l’interno e l’esterno della chiesa e, in particolare in questo caso, tra il cielo e la chiesa. Sulla parete di destra, oltre alle strette aperture verticali verso il verde esterno, è ricavato uno spazio dedicato alla statua della Madonna, ben visibile da tutta l’assemblea e con antistante alcuni banchi per la preghiera devozione. La statua è in legno di tiglio, ad altezza reale; dietro di essa è presente una vetrata artistica con vetri azzurri policromi.
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