chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Barigazzo Lama Mocogno Modena - Nonantola chiesa parrocchiale S.Giorgio martire Parrocchia di San Giorgio Martire Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Pianta; Struttura presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980) 728 - 728(preesistenze carattere generale); 1518 - 1518(preesistenza intero bene); 1570 - 1570(preesistenza carattere generale); 1837 - 1843(costruzione intero bene); 1869 - 1869(costruzione campanile); 1994 - 1994(restauro campanile)
Chiesa di San Giorgio Martire
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Giorgio Martire <Barigazzo, Lama Mocogno>
Altre denominazioni
Chiesa parrocchiale di San Giorgio martire S.Giorgio martire
Ambito culturale (ruolo)
neoclassico (costruzione)
Notizie Storiche
728 (preesistenze carattere generale)
Barigazzo è un insediamento molto antico, si ipotizza che esistesse già una chiesa dedicata al santo nel 728.
1518 (preesistenza intero bene)
La chiesa di Barigazzo fu consacrata il 26 ottobre 1518 da Mons. Tommaso Forni.
1570 (preesistenza carattere generale)
Nel 1570 la Chiesa di San Giorgio venne staccata dalle altre due, (Pievepelago e Lama Mocogno), le venne attribuito il fonte battesimale, diventando così parrocchiale a sé, soggetta alla Pieve del Pelago.
1837 - 1843 (costruzione intero bene)
L’antica chiesa, ormai fatiscente, venne rifatta negli anni 1837-1843, per iniziativa del Parroco Don Giulio Piazzi.
1869 (costruzione campanile)
Il campanile venne eretto nel 1869.
1994 (restauro campanile)
Il campanile venne restaurato nel 1994.
Descrizione
A pochi chilometri da Lama Mocogno, sorge la Chiesa di san Giorgio nella località di Barigazzo. Il piccolo borgo è un insediamento molto antico, si ipotizza che esistesse già una chiesa dedicata al santo nel 728.
L’edificio è orientato liturgicamente con l’ingresso a levante. La facciata è tripartita con portale architravato e rosone superiore; ai lati in posizione elevata, si aprono due finestre rettangolari.
Internamente la chiesa è suddivisa in tre navate, scandite da sei colonne monolitiche. Le navate laterali coperte con Volte a vela in muratura, sono intonacate e terminano con due altari devozionali in pietra arenaria. La navata centrale è coperta con un controsoffitto a cassettoni finemente dipinto e si conclude con l’abside, a pianta rettangolare, voltato a botte.
Il campanile, imponente con muratura in sasso, ha base leggermente spronata; la cella campanaria si apre nei quattro lati con delle monofore ed è coperta da una cuspide ottagonale.
Coperture
La copertura in capriate lignee, terzere, travetti, tavolato e guaina, il manto in tegole.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della zona presbiteriale è in marmi policromi, l'aula in mattonelle di graniglia cementizia.
Pianta
La chiesa è suddivisa in tre navate e si conclude con l'abside a pianta rettangolare, da quest'ultima, sulla destra si accede alla sagrestia, sulla sinistra alla canonica.
Struttura
La struttura portante della chiesa è in muratura in pietra arenaria.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1980)
L’impianto liturgico, nella zona presbiteriale, è collocato tra l'abside rettangolare e l’aula ecclesiastica, rialzato un gradino, al centro la mensa in pietra arenaria, con l’ambone posto a destra del celebrante, anch’esso in arenaria, alla sinistra la sede. L’altare maggiore in marmi policromi, rialzato da due gradini, ospita mensa e tabernacolo in marmo.