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Cargedolo
Frassinoro
Modena - Nonantola
chiesa
parrocchiale
S. Lorenzo Martire
Parrocchia di San Lorenzo Martire
Coperture; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni; Struttura
presbiterio - aggiunta arredo (1960-1970)
1173 - 1425(preesistenze intorno); 1681 - 1685(preesistenze intero bene); 1759 - 1817(ampliamento e costruzione campanile intero bene); 2017 - 2017(restauro campanile)
Chiesa di San Lorenzo Martire
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Lorenzo Martire <Cargedolo, Frassinoro>
Altre denominazioni Chiesa parrocchiale di San Lorenzo martire
S. Lorenzo Martire
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (ricostruzione)
Notizie Storiche

1173 - 1425 (preesistenze intorno)

Il borgo di Cargedolo appartiene attualmente al territorio del comune di Frassinoro, in provincia di Modena. La località dell’alta val Dragone, posta a poca distanza dal Passo delle Radici (1.529m) che separa l’Emilia Romagna dalla Toscana, appare citata per la prima volta come Villa di Riccovolto nel giuramento di fedeltà prestato dagli uomini delle Terre della Badia al Comune di Modena (anno 1173), sottoscritto da venti uomini di “Carzentula”. Nel 1200, staccatosi da Riccovolto, la località è annoverata tra i comuni della Badia di Frassinoro; Riccovolto e Cargedolo si riuniscono nuovamente nel 1306. Soggetta in seguito ai Montecuccoli, diviene dominio degli Estensi nel 1429. Cargedolo, situato in un’area molto soggetta a frane, conserva qualche edificio con un buon numero di dettagli decorativi e architettonici interessanti, tra cui alcuni portali tardo rinascimentali e altri ottocenteschi.

1681 - 1685 (preesistenze intero bene)

L’originaria Chiesa di S. Lorenzo, appartenuta alla pieve di Rubbiano, doveva trovarsi molto più in basso rispetto al paese attuale, dalla parte del Rio del Polo: fu distrutta due volte da movimenti franosi e costrinse la piccola comunità ad utilizzare per le celebrazioni un oratorio privato, già esistente, che fu opportunamente ampliato a partire dal 1681. Un portale dell’epoca, datato 1685, mostra un rilievo con leone rampante e aquila.

1759 - 1817 (ampliamento e costruzione campanile intero bene)

La chiesa fu ampliata nel 1759 all’incirca nelle forme attuali e acquisì il titolo di parrocchia: il campanile dovrebbe appartenere aquest’ultima fase costruttiva. Una lapide sul lato sud della chiesa data gli ultimi interventi al 1817.

2017  (restauro campanile)

Nel 2017 è stato eseguito il restauro della torre campanaria, ripulitura esterna dei prospetti, consolidamento e rifacimento del manto di copertura.
Descrizione

La chiesa parrocchiale di Cargedolo, intitolata a San Lorenzo martire, esternamente si presenta con facciata a capanna, in petra locale. L'ingresso trilitico, è sormontato da timpano spezzato; al di sopra, una per lato, si aprono due monofore allungate, che assieme ad un'altra piccola monofora centrale e due rettangolari illuminano l'intero della navata unica. Il campanile, a base quadrata, si trova in prossimità della facciata sul lato sinistro. Le pareti del campanile, una delle quali è parzialmente condivisa con il corpo della chiesa, sono costituite per la maggior parte da blocchi sbozzati di rocce sedimentarie. Esso presenta una base ampliata con andamento a scarpa e apparecchio murario in pietra sbozzata a corsi regolari, con angolari in blocchi squadrati. La pianta interna dell'edificio di culto è a croce latina, l'unica navata termina con un abside semicircolare. La navata, coperta da struttura lignea di copertura a vista (capriate, trave di colmo, terzere e travetti), introduce alla parte presbiteriale coperta da volta a botte ribassata e unghiata. Le braccia accolgono i due altari secondari. A destra e sinistra del presbiterio, due corpi più bassi ospitano il coro e la sagrestia.
Coperture
Il tetto della chiesa è tradizionale a falde inclinate, con due spioventi a capanna sulla navata. Struttura portante lignea con capriate, terzere, travetti e tavole. Il manto tegole cementizie.
Impianto strutturale
La pianta interna dell'edificio di culto è a croce latina, l'unica navata termina con un abside semicircolare. La navata, coperta da struttura lignea di copertura a vista (capriate, trave di colmo, terzere e travetti), introduce alla parte presbiteriale coperta da volta a botte ribassata e unghiata. A destra e sinistra del presbiterio, due corpi più bassi ospitano il coro e la sagrestia.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione interna è mista, la navtata centrale presenta delle mattonelle in cemento, gli altari laterali piastroni in arenaria ed infine il presbiterio in piastrelle in ceramica.
Struttura
La muratura portante perimetrale è in pietra locale (in pietra sbozzata a corsi regolari, con angolari in blocchi squadrati).
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1960-1970)
La zona presbiteriale, sopraelevata da un gradino rispetto all'aula, presenta l'altare in legno per la funzione; dietro l'altare originario in marmi policromi con mensa e tabernacolo, sopraelevato da tre gardini. Alla destra del celebrante il leggio ed alla sua sinistra la sede in legnami.
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