chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Fiumalbo Modena - Nonantola oratorio sussidiario S. Caterina da Siena Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo Coperture; Struttura; Pianta; Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale presbiterio - aggiunta arredo (1960-1980) 1579 - 1601(costruzione intero bene); 1810 - 1830(notizie storiche intero bene)
Oratorio di Santa Caterina da Siena
Tipologia e qualificazione
oratorio sussidiario
Denominazione
Oratorio di Santa Caterina da Siena <Fiumalbo>
Altre denominazioni
Oratorio di Santa Caterina da Siena, detto dei Rossi S. Caterina da Siena
Ambito culturale (ruolo)
tardo rinascimentale (costruzione)
Notizie Storiche
1579 - 1601 (costruzione intero bene)
In origine faceva parte del convento delle suore Domenicane, sorto nel 1579, e ne costituiva la chiesa esterna, cioè la chiesa aperta al pubblico.
Come tale fu benedetta il 1° novembre 1601 dal rettore Don Ottavio Lenzini.
1810 - 1830 (notizie storiche intero bene)
Dopo la soppressione del convento voluta dal governo napoleonico nel 1810, l'oratorio passò nel 1830 alla Confraternita del SS. Sacramento, o "dei Rossi".
Descrizione
L'oratorio di santa Caterina da Siena sorge nel centro storico del paese di Fiumalbo, in origine faceva parte del convento delle suore Domenicane, e ne costituiva la chiesa esterna, cioè la chiesa aperta al pubblico. Come tale fu benedetta dal rettore Don Ottavio Lenzini.
L'interno ad aula rettangolare, e copertura piana, è intonacato. Sulla sala si affacciano due cappelle, voltate a botte, quella di sinistra più profonda è dedicata all'altare dell'Annunziata, con bella ancona lignea dorata, a ricordo dell’immagine omonima venerata a Firenze. Quella di destra, di profondità minore ospita l'altare opposto.
L’altare maggiore, interamente dorato, è opera settecentesca che ripropone il modello del ciborio controformistico, con edicole, statue e pinnacoli. Si tratta di pregevolissima opera della cerchia dei Ceretti, celebri intagliatori reggiani. L'oratorio si conclude con presbiterio e abside entrambi voltati a botte, l'illuminazione naturale è affidata, oltre alle aperture in facciata, a due monofore ed un oculo sistemate sulla parete di fondo.
Attualmente la chiesa, che dopo alterne vicende è passata alla confraternita del SS. Sacramento, è sede del Museo di Arte Sacra, il primo museo del genere sorto nella Provincia di Modena, e custudisce pregevolissime opere pittoriche (tra cui un olio su tela attribuito a Saccacino Saccacini da Carpi) e molti oggetti di culto e parametri sacri di proprietà della Parrocchie e della Confraternita dei Rossi.
La facciata poligonale, sul crocevia di due strade, presenta un oculo centrale, in alto, contornato da cornice in pietra arenaria. Al di sotto quattro finestre rettangolari incorniciano l'immagine di Santa Caterina, riparata da tettoia in pietra a due falde con croce ferrea. Il portale trilitico di modeste dimensioni, in pietra arenaria locale, rifila centralmente con oculo ed icona.
Coperture
Copertura lignea con manto in lastre di pietra arenaria (piagne).
Struttura
La struttura portante della chiesa è in muratura in pietra arenaria.
Pianta
L'aula a sala rettangolare si conclude con abside, rettangolare, voltato a botte.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione in mattonelle quadrate in cotto.
Impianto strutturale
L'edificio si presenta a pianta rettangolare, interamente costruito in pietra arenaria sbozzata, è coperto da struttura lignea e manto in pianne (pietra arenaria).
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1960-1980)
La zona presbiteriale collocata sul fondo della pianta rettangolare dell'oratorio, rialzata da un gradino, presenta solo l'altare maggiore alle spalle del celebrante.