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Fiumalbo
Modena - Nonantola
chiesa
sussidiaria
Immacolata o dei Bianchi
Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo
Coperture; Pianta; Serramenti; Struttura; Elementi decorativi
nessuno
XVI - XVI(preesistenze intero bene); 1516 - 1516(preesistenze intero bene); 1800 - 1800(rifacimento intero bene); 1825 - 1861(rifacimento intero bene); 1854 - 1854(costruzione campanile); 2016 - 2017(restauro conservativo facciate esterne)
Chiesa dell'Immacolata o dei Bianchi
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa dell'Immacolata o dei Bianchi <Fiumalbo>
Altre denominazioni Oratorio della Madonna immacolata, detto dei Bianchi
Ambito culturale (ruolo)
neoclassico (costruzione)
Notizie Storiche

XVI  (preesistenze intero bene)

La Chiesa dell'immacolata Concezione sorge nella piazza centrale di Fiumalbo, di fronte alla Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo. Detta "dei Bianchi", perché sede dell'omonima Confraternita, essa risale, nel suo nucleo originario, al secolo XVI.

1516  (preesistenze intero bene)

Il nucleo iniziale dell'attuale Chiesa dell'immacolata Concezione corrisponde ad un oratorio eretto nel 1516, prospiciente la Chiesa parrocchiale.

1800  (rifacimento intero bene)

L'attuale edificio è il risultato di una ristrutturazione ottocentesca con facciata di forme puriste che incorpora il vecchio portale che reca la data, ormai consunta, della originaria fondazione.

1825 - 1861 (rifacimento intero bene)

Tale oratorio era incardinato entro altri edifici che definivano la piazza e si sviluppava al solo piano terra, avendo al piano superiore spazi destinati ad altre funzioni: spazi che in epoche successive e fino all'800 saranno occupati dalla sede comunale che avrà la sala dell'Arengo proprio sopra l'oratorio. Dopo l'occupazione napoleonica ci fu un decadimento nello zelo originario degli ascritti a cui si aggiunse il divieto di portare la cappa durante le processioni, essendo ammessa solamente per i confratelli del SS. Sacramento. La chiesa non veniva più officiata come in origine e diminuivano anche le offerte a disposizione per la sua manutenzione e cura. Progressivamente la Chiesa divenne fatiscente, tanto che Mons. Sommariva nel 1825 visitò l'oratorio e, giudicandolo indecoroso, minacciò di sospenderlo se in breve tempo non fosse stato restaurato.

1854  (costruzione campanile)

Il campanile che sovrasta la facciata risale al 1854 mentre la campana è tra le più antiche di Fiumalbo: c'è infatti inciso il nome del fondatore del Convento del Seminario, Padre Marco Bonacchi, della metà del '600.

2016 - 2017 (restauro conservativo facciate esterne)

Nel 2016, a causa di un grave stato di degrado dei paramenti murari esterni, si è proceduto ad un restauro conservativo dei conci in arenaria della facciata e del campanile. L'intervento, diretto dall'arch. Elena Silvestri, ha previsto anche il consolidamento dell'intonaco dell'abside, la sostituzione delle lattonerie e degli infissi deteriorati.
Descrizione

La Chiesa dell’immacolata Concezione sorge nella piazza centrale di Fiumalbo, di fronte alla Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo. Detta “dei Bianchi”, perché sede dell’omonima Confraternita, essa risale, nel suo nucleo originario, al secolo XVI. L’attuale edificio è il risultato di una ristrutturazione ottocentesca con facciata di forme puriste che incorpora il vecchio portale che reca la data, ormai consunta, della originaria fondazione. La facciata è esecuzione del tardo Ottocento, di evidente stile neoclassico e derivata da un intervento organico di rinnovo dell’intera fabbrica: ne consegue che sul piano filologico può sostenersi la coerenza formale e linguistica di ogni suo elemento componente e di ogni sua finitura, in quanto parti coeve e unitarie che concludono il processo di trasformazioni preminentemente ottocentesche. Solo il portale, di datazione cinquecentesca, è residuo del precedente oratorio e costituisce memoria che testimonia le origini della chiesa. Impostato su un asse simmetrico ben evidente, sottolineato dalla successione verticale del portale, della lapide marmorea, della nicchia con Madonna e infine dal colmo del timpano sommitale, il fronte ha un disegno rigoroso e regolare in cui si oppongono e sormontano le due nicchie coi Santi e le due finestre rettangolari che danno luce al piano dell’organo. E’ ritmato in orizzontale da zoccolo basamentale, marcapiano, cornice del timpano, e in verticale da paraste che ne delimitano i bordi estremi: tutti elementi in grossi conci di pietra arenaria, ben squadrati in forma parallelepipeda, con superfici piane e posati regolarmente in corsi paralleli con passo costante. Il timpano sommitale, caratterizzato da elementi aggettanti raccordati da gole e dentelli scolpiti, conferisce solennità alla facciata e ne conclude superiormente il disegno semplice ma efficace di un neoclassicismo praticamente puro, ancorché provinciale. Portale cinquecentesco e facciata neoclassica in conci di pietra coi gruppi scultorei e le finestrature geometriche, diventano gli elementi essenziali e principali che caratterizzano l’intero fronte e che ne connotano significativamente la forma: entrambi tali componenti caratterizzano fortemente l’immagine architettonica della chiesa assumendo contenuti espressivi anche in relazione al contesto ambientale. L’elegante ed esile campanile a vela, sempre in pietra arenaria, anch’esso di linee classiche e regolari, decentrato rispetto l’asse della facciata, conclude un’addizione laterale, in muratura intonacata, che racchiude la scala di collegamento al piano dell’organo e le funi delle campane. La Chiesa, essendo incastonata all’interno della cortina edilizia di case che definisce la piazza, non presenta prospetti laterali. Sul retro è presente un piccolo giardino da cui è visibile l’abside poligonale. Originariamente essa, in muratura di pietra, era rivestita da un intonaco che oggi risulta per lo più disgregato dagli agenti atmosferici. La copertura è in lastre di pietra arenaria locale (pianne). L’ aspetto interno della Chiesa corrisponde alla trasformazione ottocentesca dell’antico oratorio: è riconoscibile una navata unica coperta da ampia volta a botte; il presbitero è chiuso da un’abside poligonale., illuminata da due ampie finestre. L’aula è cadenzata dalla presenza di lesene laterali e da una cornice marcapiano all'imposta della volta.
Coperture
Il manto di copertura è in lastre di arenaria (pianne).
Pianta
La pianta dell'aula è rettangolare chiusa da un abside poligonale.
Serramenti
Nel grande portale in facciata si trova il portone in legno intagliato.
Struttura
La struttura portante è in pietra arenaria, la facciata si presenta a blocchi squadrati, l'abside in blocchi sbozzati.
Elementi decorativi
La facciata neoclassica è scandita da nicchie, al loro interno statue raffiguranti: la Madonna (pietra arenaria) in alto al centro, ed i Santi Giovanni (mistura cementizia) e Stanislao (mistura cementizia) ai lati.
Adeguamento liturgico

nessuno
L’impianto liturgico risulta classico, precedente ai dettami del Concilio Vaticano II, con la zona presbiteriale collocata tra l'abside e l’aula ecclesiastica, rialzata un gradino e ben visibile a tutta l’assemblea, con l'assenza dell'ambone, l’altare maggiore in pietra e scagliola è rialzato da tre gradini, sull'altare presente la mensa ed il tabernacolo; la sede sistemata sulla sinistra.
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