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Fiumalbo
Modena - Nonantola
chiesa
sussidiaria
Santi Francesco e Donnino
Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo
Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Fondazioni; Struttura; Serramenti
nessuno
1628 - 1628(preesistenze intero bene); 1731 - 1731(rifacimento facciata e fondazioni); 1750 - 1759(rifacimento intero bene); 2014 - 2014(rifacimento copertura)
Chiesa dei Santi Francesco e Donnino
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa dei Santi Francesco e Donnino <Fiumalbo>
Altre denominazioni Chiesa di San Francesco d'Assisi, detta "del Seminario"
Chiesa di San Francesco d'Assisi, detta del Seminario
Ambito culturale (ruolo)
neorinascimentale (costruzione)
Notizie Storiche

1628  (preesistenze intero bene)

La chiesa conosciuta come chiesa del Seminario, nasce come chiesa del monastero dei frati francescani eretto in Fiumalbo nel 1628. Il convento venne così eretto nel 1628 sulla sponda destra del torrente Acquicciola, a levante del paese, era nei primi tempi di soli due piani, compreso il terreno.

1731  (rifacimento facciata e fondazioni)

Nell’aprile del 1731 si intraprese la rinnovazione delle fondamenta e della facciata del convento verso l’orto ove le murature già da alcuni anni minacciavano rovina, e vennero rafforzate mediante la realizzazione di un grande sperone in muratura innalzato fino all’altezza delle finestre delle camere.

1750 - 1759 (rifacimento intero bene)

Nei primi anni della seconda metà del secolo stesso la Chiesa fu quasi totalmente rifatta in dimensioni maggiori. Fu resa più maestosa a cura del guardiano Giovan Domenico Ballantini che la fornì anche di ulteriori 4 campane fuse da Pietro Ruffiani di Reggio Emilia e che fece benedire il 3 luglio 1759 dal Vescovo Giuseppe Maria Fogliani.

2014  (rifacimento copertura)

Nel 2014 è stata consolidata la copertura.
Descrizione

La chiesa conosciuta come chiesa del Seminario, nasce come chiesa del monastero dei frati francescani eretto in Fiumalbo nel 1628. I maggiori lavori di ampliamento , di restauro e di arredamento al convento ed alla chiesa furono eseguiti nella prima metà del secolo XVIII nel periodo in cui ne era guardiano Padre Angelo Cascinai. Per sua iniziativa e proposta i maestri Alessandro e Giovanni Quirini da San Quirino Lucchese accettarono di realizzare l’altare di Sant’Antonio, lo scultore plastico e pittore Breni, di origine svizzera, modellò in stucco l’effigie del padre Fondatore, dipinse a guazzo il dormitorio, il cielo della camera del guardiano e marmorizzò la cornice del quadro di S. Lucia. Nell’aprile del 1731 si intraprese la rinnovazione delle fondamenta e della facciata del convento verso l’orto ove le murature già da alcuni anni minacciavano rovina, e vennero rafforzate mediante la realizzazione di un grande sperone in muratura innalzato fino all’altezza delle finestre delle camere. Nei primi anni della seconda metà dal secolo stesso la Chiesa fu quasi totalmente rifatta in dimensioni maggiori. Fu resa più maestosa a cura del guardiano Giovan Domenico Ballantini che la fornì anche di ulteriori 4 campane fuse da Pietro Ruffiani di Reggio Emilia e che fece benedire il 3 luglio 1759 dal Vescovo Giuseppe Maria Fogliani. Resta comunque un luogo di notevole importanza storica, culturale e religiosa per tutto il Frignano.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione in lastre di arenaria accostate.
Coperture
La copertura a capriate lignee ha un manto in lastre di arenaria (pianne).
Fondazioni
Le fondazioni vennero ricostruite nel 1731.
Struttura
La struttura portante è in pietra arenaria sbozzata.
Serramenti
Serramenti lignei.
Adeguamento liturgico

nessuno
L’impianto liturgico è precedente ai dettami del Concilio Vaticano II, con la zona presbiterale allo stesso livello dell’aula, collocata tra il coro e quest’ultima. L'altare maggiore originario, in marmi policromi, è rialzato da tre gradini, il tabernacolo al centro. E’ stata aggiunta una seconda mensa lignea antistante all’altare già esistente, a sinistra l’ambone, a destra la sede.
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