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Torre Annunziata
Napoli
chiesa
parrocchiale
S.Teresa di Gesù
Parrocchia di Santa Teresa di Gesù
Campanile; Cappelle; Pianta; Cupola; Zona presbiteriale; Scale; Facciata; Pavimenti e pavimentazioni
presbiterio - intervento strutturale (1969); altare - aggiunta arredo (1969); fonte battesimale - aggiunta arredo (1963); presbiterio - intervento strutturale (1969)
1639 - 2022(edificazione intero bene); 1639 - 2022(denominazione carattere generale); 1641 - 2022(nuova proprietà intorno); 1645 - 2022(passaggio di proprietà carattere generale); 1807 - 2022(passaggio di proprietà carattere generale); 1844 - 2022(passaggio di proprietà carattere generale); 1850 - 2022(ristrutturazione intero bene); 1867 - 2022(destinazione d'uso intorno); 1932 - 2022(nuova proprietà intorno); 1992 - 2022(ristrutturazione intero bene); 2010 - 2022(manutenzione ordinaria intero bene); 2014 - 2022(ristrutturazione copertura)
Chiesa di Santa Teresa di Gesù
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Teresa di Gesù <Torre Annunziata>
Altre denominazioni S.Teresa di Gesù
Ambito culturale (ruolo)
neoclassico (riedificazione chiesa)
Notizie Storiche

1639 - 2022 (edificazione intero bene)

Da un documento del 14 novembre del 1639 in cui compare Don Alessandro Luciano, Procuratore del Cardinale di Napoli Giacomo Boncompagni, il Provinciale dei frati Carmelitani supplica la Ecc. Reverendissima di concedere l'assenso per la nuova fondazione.

1639 - 2022 (denominazione carattere generale)

Il nome originario del complesso Convento-Chiesa è stato Santa Maria di Costantinopoli a cui si aggiunse poi il nome di Santa Teresa d'Avila. Successivamente con l'arrivo dei frati Carmelitani Scaldi divenne Santa Teresa.

1641 - 2022 (nuova proprietà intorno)

Edificazione di un convento adiacente la Chiesa. La data assegnata dallo storico torrese Nicola Ilardi è realmente approssimativa, poiché in un documento ufficiale ritrovato dal diacono Luigi Ausiello risulta che nel 1641 il convento era "costruendo".

1645 - 2022 (passaggio di proprietà carattere generale)

In seguito ad una lite tra la famiglia Balzano ed il Conte di Celano Giovanni Piccolomini, l'intera struttura fu restituita a quest'ultimo che, il 22 maggio 1651 la donò al figlio Ambrogio, padre dell'Ordine degli Olivetani.

1807 - 2022 (passaggio di proprietà carattere generale)

Nel 1807. con la soppressione degli ordini religiosi operata da Giuseppe Bonaparte, il convento passò al Regio demanio e la chiesa fu lasciata alla popolazione per gli esercizi spirituali, ma nel 1811 anch'essa divenne proprietà demaniale ed adibita a laboratorio di fuochi per il Regio Esercito.

1844 - 2022 (passaggio di proprietà carattere generale)

Con la restaurazione borbonica, il Re Ferdinando II restituì la chiesa ai padri alcanterini nel 1844 ed il convento nel 1849.

1850 - 2022 (ristrutturazione intero bene)

Nel 1850 iniziarono i lavori di ristrutturazione ed ampliamento realizzati dall'architetto Andrea Fortunato che in una sua relazione trascrisse tutti gli interventi svolti. I lavori eseguiti, ed in parte tutt’oggi ancora presenti, sono stati: rifacimento della facciata esterna, demolizione nell'area presbiteriale di quattro gradini in legno, rifacimento della pavimentazione con rigiole, conversione dei vani laterali in cappelle comunicanti tra loro tramite un passaggio (progetto già presente nel 1639 ma mai realizzato), ampliamento della Chiesa di circa 10 metri, costruzione della sagrestia, rifinitura interna in stucchi, costruzione di cinque gradini in piperno per l’accesso al vestibolo che precede la Chiesa e nuova pavimentazione del vestibolo con lastre in pietrarsa.

1867 - 2022 (destinazione d'uso intorno)

Nel dicembre del 1867 il convento, in seguito alla legge eversiva n. 3036 del 1866, fu soppresso e trasformato in Ospedale.

1932 - 2022 (nuova proprietà intorno)

Successivamente, nel 1932, fu fatta richiesta per la costruzione di un convento di dimensioni inferiori rispetto al precedente, sviluppato su tre piani e posto tra la parrocchia ed il palazzo Monaco. Il 15 Maggio del 1934 venne posta la prima pietra ed i lavori terminarono nel 1936. Sono nel 2010 il convento fu chiuso.

1992 - 2022 (ristrutturazione intero bene)

Sostituzione di infissi e vetrate interne.

2010 - 2022 (manutenzione ordinaria intero bene)

Rifacimento intonaci e tinteggiature sia per gli interni che per esterni della Chiesa realizzati tra il 2010 ed il 2011.

2014 - 2022 (ristrutturazione copertura)

Rifacimento del manto impermeabile con recupero delle tegole originarie.
Descrizione

La Chiesa di Santa Teresa di Gesù è situata in Piazza Ernesto Cesaro nel quartiere Terravecchia. Edificata nel 1639, ha subito restauri ed ampliamenti nel 1850 che hanno portato all’attuale conformazione. La Chiesa, di pianta rettangolare, è formata da una sola navata affiancata da due cappelle a lato. La facciata, in stile neoclassico, è definita da due ordini: nell’ordine inferiore sono presenti due colonne e 2 coppie di paraste che sorreggono un’aggettante trabeazione che la divide dal secondo ordine definito da 4 paraste che a loro volta sorreggono il timpano. Tale elemento risulta aggiunto alla Chiesa, infatti proprio questa parte, con il vestibolo che precede l’ingresso, è stato costruito nel 1850. Anche gli interni richiamano sia i colori che stile della facciata, con intonaci chiari che si alternano tra il giallo ed il bianco. Le pareti sono definite da paraste con capitelli in stile corinzio, con relativo cornicione, che si alternano tra le cappelle continuando fino l’area absidale, mentre la copertura voltata è caratterizzata da elementi in stucco che richiamano elementi esagonali, pentagonali e triangolari. L’area presbiteriale risulta elevata rispetto alla quota di calpestio della navata centrale, infatti l’altare è disposto su tre gradini ricoperti con una pavimentazione in marmo.
Campanile
Le campane del campanile sono stare regalata dal re Ferdinando di Borbone intorno al 1844.
Cappelle
Nella prima cappella di sinistra, dedicata a San Francesco d'Assisi, vi è un dipinto che ritrae il Santo nell'atto di costruire il Terzo Ordine francescano. Tale raffigurazione risale al 1840. In questa cappella vi è anche una portoncino che immette nel passaggio alla cappella successiva chiuso per uso di officina. Nel lato destro della Chiesa vi sono due passaggi tra le due cappelle che sono stati chiusi da un lato con stipetto di legno di pioppo e dall'altro con bussola fissa a persiana, anche questi sono stati destinati ad officina.
Pianta
Pianta rettangolare a navata unica con abside semicircolare.
Cupola
La copertura della navata è definita da una volta a botte decorata con stucchi che richiamano elementi esagonali, triangolari, rettangoli e pentagonali. La parte absidale è definita da una cupola semicircolare anch'essa definita da decori in stucco che riprendono forme esagonali di differenti dimensioni per una migliore resa prospettica.
Zona presbiteriale
La zona presbiteriale si eleva su due gradini rivestiti in marmo. Su tali gradini sono presenti altre due platee, di cui una ospita l'altare anch'esso in marmo mentre sulla seconda vi è disposta la seduta con alle spalle un divisorio costituito da elementi recuperati dall'originaria balaustra.
Scale
Scala che precede il vestibolo realizzata in piperno.
Facciata
Il primo ordine della facciata è caratterizzata da un vestibolo posto centralmente che precede l’ingresso alla Chiesa. Tale ordine è definito da una coppia di paraste e colonne che sorreggono una trabeazione aggettante su cui si eleva il secondo ordine composto da 4 paraste che a loro volta sostengono il timpano ornato da elementi in stucco.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione della navata è in marmo con lastre quadrate bianche alternate con lastre di eguale dimensione ma di colore grigio scuro, posate diagonalmente. L'area presbiteriale è rivestita con lastre di marmo chiare e di forma rettangolare, mentre l'alzata dei gradini è rivestita in marmo grigio scuro.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1969)
Balaustra rimossa e recuperata per muretto di appoggio della sede.
altare - aggiunta arredo (1969)
Altare a muro smembrato per l'inserimento di un altare mensa ed ambone.
fonte battesimale - aggiunta arredo (1963)
Aggiunta della fonte battesimale in marmo nel 1963.
presbiterio - intervento strutturale (1969)
Pulpito murato.
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