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Napoli
Napoli
chiesa
parrocchiale
S. Onofrio dei Vecchi
Parrocchia di Sant'Onofrio dei Vecchi
Arredi; Arredi; Cappelle; Zona presbiteriale; Impianto strutturale
altare - aggiunta arredo (1970)
XVI - 2023(progettazione intero bene); XVI - 2023(denominazione intero bene); XVI - 2023(preesistenze intero bene); 1606 - 2023(fine lavori intero bene); 1820 - 2023(restauro intero bene); 1885 - 2023(ristrutturazione intero bene); 1885 - 2023(ristrutturazione esterno); 1999 - 2023(restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Onofrio dei Vecchi
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Sant'Onofrio dei Vecchi <Napoli>
Altre denominazioni S. Onofrio dei Vecchi
Ambito culturale (ruolo)
architettura barocca (edificazione)
architettura neoclassica (risanamento)
Notizie Storiche

XVI - 2023 (progettazione intero bene)

Costruita alla fine del XVI secolo sul luogo di una Cappella dedicata a Santa Maria del Carmine, il cui altare costituisce forse la base dell'attuale altare maggiore, fu intitolata da alcuni confratelli a Sant'Onofrio. Alla chiesa si accedeva attraverso due ingressi con due scale esterne, il principale dei quali era collocato in uno slargo del vico Sant'Onofrio, mentre il secondario, aperto nella facciata absidale, era lungo la via Lanterna vecchia. La chiesa e l'annesso ospizio erano inseriti in una teoria di edifici in cui erano presenti numerose cappelle e congreghe quali la già richiamata e frontistante S.Nicola all'Acquario, San Pietro in Vinculis e Sant'Aspreno.

XVI - 2023 (denominazione intero bene)

Il nome di Sant'Onofrio dei Vecchi deriva dalla funzione d'accoglienza degli anziani e dei bisognosi presso una struttura attigua, andata perduta nel corso dei lavori del Risanamento.

XVI - 2023 (preesistenze intero bene)

Il semplice portale in piperno ed il campanile a vela sono da considerasi come facenti parte dell'originario schema architettonico.

1606 - 2023 (fine lavori intero bene)

Dal resoconto della visita del Cardinale Ottaviano Acquaviva, avvenuta nel 1606, nell'anno dell'inaugurazione della chiesa, è possibile dedurre quale fosse la disposizione del gerontocomio. In particolare esso era costituito" da un piano terra ed un primo piano a cui si accedeva tramite una scala di legno composta da trenta gradini. Il primo piano presentava un unico grande ambiente adibito a dormitorio degli anziani ospiti, che avevano l'obbligo di indossare un vestito di colore grigio scuro ed un mantello di colore bianco".

1820 - 2023 (restauro intero bene)

In effetti, prima di quest'ultimo intervento, la chiesa appariva così come restaurata dall'arch. Raffaele Cappelli tra gli anni 1820 e 1830, sebbene particolarmente degradata. All'epoca si provvide principalmente alla copertura ed alla stuccatura dell'intero interno, conservando, però, gli andamenti e gli aspetti delle originarie fregiature. Come hanno dimostrato i rilievi eseguiti durante i lavori di restauro, questa stuccatura ha fatto seguito a alcune imbiancature dei pilastri, effettuate già a partire dal 1650, epoca nella quale la chiesa risulta inagibile per alcuni periodi. All'intervento di Cappelli si deve anche la creazione della balaustra in marmi, la rifazione degli altari laterali nonché l'apertura della porta sulla sagrestia. La visione dell'interno della chiesa entrando dall'ingresso principale sulla Piazzetta Sant'Onofrio, fa rilevare al visitatore una inconsueta sensazione di sospensione.

1885 - 2023 (ristrutturazione intero bene)

I lavori di ristrutturazione svolti durante il risanamento portarono la chiesa allo stato attuale, essa risulta sottoposta di circa 160 centimetri rispetto all'attuale livello stradale. Questa, significativa variazione delle quote del piano campagna, causato dalla necessità di provvedere al risanamento idraulico della zona attraverso nuove opere fognarie, ha conseguentemente indotto anche la variazione della posizione del portale. Questo fu, infatti, spostato in posizione più elevata, per cui si rese necessario per l'accesso alla chiesa anche la costruzione di una nuova scalinata, questa volta posta in posizione interna.

1885 - 2023 (ristrutturazione esterno)

I lavori hanno condotto all'allargamento della via ed alla creazione della Piazzetta al cui fondo prospetta la facciata della Chiesa, nel contempo ristrutturata per le dette variazioni di livello.

1999 - 2023 (restauro intero bene)

La chiesa, che presenta i caratteri architettonici tipici del periodo della controriforma, ha subito nel corso del tempo variazioni anche a causa degli effetti dei terremoti che indussero danni, tutt'oggi osservabili in alcune zone delle murature. Il recente restauro (1999) ha consentito di ripristinare, in parte, l'originario aspetto con i pilastri, gli archi e le fregiature in piperno "a faccia vista". Finalizzato ad una lettura storica delle modifiche subite nel tempo, nella parte posteriore della chiesa si è provveduto, durante l'ultimo intervento, a risanare gli stucchi ottocenteschi. Il confronto delle forme evidenzia come questi riproducano le ornamentazioni ed i motivi della superficie dei conci di piperno. Le indagini eseguite hanno evidenziato che anche i capitelli in piperno dei pilastri mostravano gli analoghi fregi, ma il cattivo stato indotto dall'intervento di ammorsatura degli stucchi ha sconsigliato l'intervento di ripulitura, per cui tutti gli stucchi ricoprenti i cap
Descrizione

La chiesa, a croce latina, ha l'ingresso che prospetta sulla piazzetta omonima ove è una facciata classicheggiante con campanile a vela. A causa dei lavori del Risanamento, che l'hanno inglobata negli edifici di Corso Umberto I, il livello stradale è superiore a quello della chiesa, ragion per cui alla navata centrale si accede per un'ampia scalinata interna. La chiesa, di forma rettangolare (28 metri per 13 metri) circa presenta, attualmente, dieci cappelle di cui quattro sono ubicate all'estremità della crociera, mentre le altre sono inserite tra i pilastri.
Arredi
Di sobrio gusto e di fattura piuttosto accurata, i lampadari fanno parte del rinnovo dell'arredo avvenuto nel primo decennio del secolo XX. Da un articolato gambo si dipartono, a due altezze, reggicandele a torciglioni di diversa misura recanti un piattello a corolla in pasta vitrea azzurra.
Arredi
Sul lato sinistro dell’altare, in prossimità dell’ingresso secondario, è presente una acquasantiera in marmo bianco scolpito, di manifattura napoletana seicentesca. Ornata di profonde baccellature sulla parete esterna, tipiche dell’ornamentazione seicentesca, è uno dei pochissimi oggetti dell’arredo originale della chiesa.
Cappelle
Nella prima cappella del lato sinistro è ubicato l'antico ingresso alla congrega, oggi dimesso, mentre in quella di fronte è collocato il fonte battesimale.
Zona presbiteriale
Sulla parete dell'Altare maggiore è presente il dipinto raffigurante Sant'Onofrio in meditazione. Per il visitatore che entra nella chiesa dall'ingresso principale, il dipinto attrae l'attenzione per la singolarità della collocazione in quanto è inserito in paragusti in cartapesta dipinti in noce anch'essi di epoca seicentesca. L'altare maggiore, di artigianato napoletano, è stato collocato nella fase di rinnovamento dei primi decenni dell'ottocento. In marmo bianco e con fregi e lesene in marmi colorati, presenta una parete anteriore aggettante tra due colonne; una croce a rilievo inscritta in un esagono adorna la faccia a vista. Il tabernacolo a forma di tempietto è fiancheggiato da due colonnine rastremanti verso l'alto. La porta del ciborio è opera di artigiani napoletani Una nicchia concava è inoltre presente al centro della trabeazione. Sull'altare sono riposti un tronetto in argento ed alcuni candelabri ottocenteschi.
Impianto strutturale
Lungo la navata sono presenti, delimitate dai pilastri, sei cappelle di cui quattro con altari datati tra il 1700 ed il 1800. Il più antico è quello presente nella seconda cappella a sinistra, datato 1793. Sul lato destro della navata, nella prima cappella, è posto il Fonte Battesimale di manifattura napoletana del primo decennio del 1800. Consta di una vasca esternamente baccellata, poggiante su di un pilastro poligonale con marmi intarsiati policromi. In posizione laterale, è collocata una colonna lignea ottocentesca reggente il Cero pasquale.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1970)
Aggiunta di un ambone mobile, di un altare mensa e della sede.
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