chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Napoli Napoli chiesa parrocchiale Santi Cosma e Damiano Parrocchia di Santi Cosma e Damiano Struttura; Pianta; Cappelle; Coperture; Cupola; Cripta/Locali interrati; Pulpito; Pavimenti e pavimentazioni; Pareti laterali; Facciata; Campanile; Zona presbiteriale altare - aggiunta arredo (1980); coro - aggiunta arredo (1990); confessionale - aggiunta arredo (1980); fonte battesimale - aggiunta arredo (1781); cappella feriale - intervento strutturale (2000) VIII - IX(fonti storiche preesistenza); 1695 - 1705(edificazione intero bene); 1721 - 1721(costruzione campanile); 1834 - 1834(restauro arciconfraternite); 1862 - 1867(restauri intero bene); 1875 - 1875(consacrazione intero); 1960 - 1960(rifacimenti ipogeo)
Chiesa dei Santi Cosma e Damiano
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa dei Santi Cosma e Damiano <Napoli>
Altre denominazioni
Chiesa di Santi Cosma e Damiano
Ambito culturale (ruolo)
architettura barocca (prima edificazione)
Notizie Storiche
VIII - IX (fonti storiche preesistenza)
La fondazione della chiesa prima della demolizione datata 1694, avvenne attorno all’VIII-IX secolo, pur se tuttavia, la documentazione che ne segue il cammino storico inizia solo nel XVI secolo.
1695 - 1705 (edificazione intero bene)
L'edificazione della chiesa è iniziata nel 1695. La costruzione della chiesa fu decisa dagli abitanti del quartiere di Secondigliano a seguito dei frequenti eventi sismici di fine XVII secolo. I terremoti resero inagibile la struttura precedente molto più antica (VIII secolo), che dovette essere interamente ricostruita. La riedificazione fu resa possibile grazie ad una sottoscrizione cui parteciparono la Confraternita del Santissimo Sacramento e tutto il popolo. I lavori terminarono nel 1704, ma compiuta in tutte le sue parti solo nel 1705.
1721 (costruzione campanile)
La costruzione della torre campanaria, cominciò a partire dal 1721.
1834 (restauro arciconfraternite)
La congrega dell’Assunta posta sul lato sinistro è stata restaurata nell’ottobre del 1834.
1862 - 1867 (restauri intero bene)
Dopo un lungo restauro operativo iniziato nel 1862 e terminato nel 1867, furono realizzati: il pulpito che poggia su due colonnine ioniche di marmo, il maestoso organo sopra l'ingresso, il restauro degli stucchi e degli affreschi della volta e il rivestimento delle cappelle con zoccolature in marmo.
1875 (consacrazione intero)
La chiesa fu definitivamente consacrata nel 1875.
1960 (rifacimenti ipogeo)
Nell’ipogeo, nel 1960, è stato rifatto il pavimento “a devozione di tutti i fedeli”.
Descrizione
Il complesso parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano sorge all’interno del quartiere Secondigliano, alla periferia Nord di Napoli, e si sviluppa parallelamente alla strada. Si presenta molto imponente rispetto al tessuto urbano circostante.
Gli ambienti al servizio della parrocchia non sono proprietà del Comune ma sono beneficio della parrocchia. Gli ambienti accessori ai quali si accede dalla chiesa e che sono a servizio delle attività parrocchiali sono sul lato sinistro dell’aula: ufficio del parroco, sagrestia, archivio e servizi igienici.
All’interno del perimetro dell’aula liturgica vi sono due arciconfraternite indipendenti, delle quali una ha accesso soltanto dall’aula e si trova sul lato sinistro appena si entra; l’altra è collocata sul lato destro ed ha accesso al termine della navata principale sul lato destro oltre che dall’esterno. L’arciconfraternita posta sulla sinistra corrisponde alla congrega dell’Assunta, quella posta sul lato destro è denominata del Santissimo Sacramento.
Agli ambienti accessori posti sul lato sinistro dell’aula si accede attraverso un varco nella parete laterale posto sotto il pulpito.
Si accede al sagrato della chiesa superando una cancellata in ferro allineata con il campanile, quest’ultimo spostato in avanti rispetto al filo della facciata e posto alla sua sinistra. Il sagrato è pavimentato in lastre di basalto, in continuità con la pavimentazione della strada e i gradini che permettono l’accesso all’aula liturgica dal sagrato sono realizzati in travertino chiaro, tuttavia scurito dai segni del tempo.
L’accesso all’aula avviene attraverso un tamburo in legno che regge una cantoria aggettante con andamento curvilineo e colonnine in legno. Ospita un organo a canne.
Struttura
La struttura della chiesa è in tufo ed in alcune zone esterne riporta contrafforti murari.
Pianta
La pianta della chiesa è a croce latina; l’aula è a navata unica con cappelle laterali.
Lo spazio della navata è scandito in quattro campate in cui il ritmo è dato dall’alternanza tra archi a tutto sesto delle cappelle laterali e lesene ioniche addossate ai pilastri con capitello rivestito in oro. Le lesene reggono l’alta e ricca trabeazione decorata in stucco, effetto marmo ed oro. Al di sopra della cornice che corre continua lungo tutto il perimetro, vi è il secondo ordine, sul quale è impostata la volta di copertura della navata e dei bracci.
I bracci trasversali della croce e quello di fondo hanno pianta quadrata, decorati sulle pareti con stucco effetto marmo e coperti da volte a botte cassettonate con motivi geometrici a bassorilievo.
Le volte sono tinteggiate in beige su tutti e tre i bracci corti.
I due bracci di destra e sinistra ospitano sulla parete di fondo altari e strutture barocche in marmi policromi ed oro, con strutture a tempietto e timpani curvi spezzati ed al loro interno sono inserite nicchie e statue di Santi.
Al secondo ordine sopra la cornice di ognuno dei due bracci sono inseriti nella muratura un finestrone per ogni lato con vetro neutro che permette il passaggio della luce.
Cappelle
Le cappelle laterali (seconda e terza di destra e di sinistra) sono sopraelevate di un gradino e chiuse da balaustre intagliate ed intarsiate in marmi policromi. Accolgono altari anch’essi in marmi policromi, sormontati da nicchie contenenti statue di santi.
La prima cappella a sinistra, sopraelevata di un gradino e pavimentata in maioliche, costituisce uno spazio di passaggio che poi immette nella Congrega dell’Assunta.
La prima cappella a destra, maiolicata, è sopraelevata di un gradino ed ospita un monumentale battistero in marmo sopraelevato ulteriormente su due gradini in marmo, dove fu battezzato il 20 ottobre 1781 San Gaetano Enrico.
La quarta cappella del lato destro dà accesso alla Congrega del Santissimo Sacramento.
Coperture
All’esterno, le coperture sono a doppia falda e coperte da manto in coppi di terracotta.
La volta di copertura della navata è, analogamente allo spazio sottostante, scandita in quattro campate ed è unghiata per ospitare i finestroni che danno luce all’interno. La volta, all’intradosso, è affrescata nelle lunette e nella parte centrale, mentre le restanti parti sono decorate con motivi a stucco geometrici e floreali a bassorilievo, attintati in bianco, mentre le superfici sono tinteggiate di colore beige. Lungo la volta della navata vi sono decorazioni pittoriche che richiamano scene sacre, integrate con gli stucchi geometrici e floreali.
Volte cassettonate con motivi geometrici a bassorilievo, di forma quadrata, sono ubicate nei bracci trasversali della croce. Sono tinteggiate con colore beige.
Cupola
All'incrocio dei bracci della croce, lo spazio è coperto con una maestosa cupola. La cupola sopra il tamburo presenta una calotta interamente affrescata, mentre il tamburo stesso è dotato di quattro finestroni che permettono l’illuminazione dell’interno. Il lanternino finestrato, posto alla sommità della cupola, garantisce ulteriore luce zenitale.
Cripta/Locali interrati
Al di sotto dell’aula liturgica, esattamente grande quanto quest’ultima, si sviluppa un ipogeo al quale si accede attraverso due accessi dal sagrato che scendono verso il basso. Non vi sono decorazioni o elementi architettonici particolari. Nell’ipogeo, nel 1960, è stato rifatto il pavimento “a devozione di tutti i fedeli”. Le pareti di questa zona ipogea sono tutte imbiancate a calce. Questa zona sottoposta ha accesso soltanto tramite rampe di scale e l’accesso è interdetto ai disabili. Una volta al mese, nella zona ipogea, si celebra la messa, mentre quotidianamente è aperta al culto delle anime pezzentelle.
Pulpito
Il pulpito addossato alla parete laterale della navata principale è in legno, poggiato su colonne in marmo e con baldacchino superiore.
Pavimenti e pavimentazioni
L’aula è pavimentata in marmo, prevalentemente con lastre quadrate bianche di marmo statuario, alternate a fascia a contrasto in marmo grigio scuro.
Pareti laterali
Le pareti laterali sono rivestite sulla fascia basamentale in marmo liscio grigio scuro fino all’altezza di circa 60 cm; da questo punto in poi partono le modanature in marmo bianco che fanno da base alle lesene. Le pareti laterali della chiesa sono decorate con stucco effetto marmo in diversi colori, tra cui: rosso, rosa, verde, giallo, ocra, nero e bianco.
Questi colori conferiscono all’interno dell’aula un carattere estremamente aulico e ricco.
Il rivestimento in stucco effetto marmo dalle pareti laterali prosegue all’interno delle cappelle.
Facciata
La facciata della chiesa è caratterizzata da due ordini: il primo si sviluppa prevalentemente in lunghezza e il secondo occupa soltanto la fascia centrale in corrispondenza dell’ingresso principale ed è chiuso da un timpano di forma triangolare. Il raccordo tra il primo e il secondo ordine avviene mediante due piccole volute.
Campanile
Il campanile ha pianta quadrata e si sviluppa su quattro ordini separati tra loro da cornici piuttosto aggettanti. L’ordine che corrisponde al basamento bugnato quasi coincide con il primo ordine della facciata della chiesa ed ha un’alta fascia basamentale in piperno. I successivi livelli sono caratterizzati da bucature a tutto sesto sui quattro lati, affiancate da lesene e sormontate da timpani che sono curvi spezzati al secondo ordine, triangolari al terzo, mentre le due bucature al quarto ed ultimo ordine, poste sul fronte strada e sul fronte del cortile interno, sono sormontate soltanto da una cornice. Sugli altri due lati di quest’ultimo livello, sono collocati due orologi visibili dalla strada. La composizione del campanile è chiusa da una piccola volta a padiglione impostata su un alto cornicione.
Zona presbiteriale
La zona presbiteriale coincide con il braccio di fondo. Vi si accede da tre gradini curvi ai lati che si protraggono verso il transetto e sull’ultimo di essi è impostata la balaustra in marmi policromi intagliati ed intarsiati, chiusa da un cancelletto dorato.
L’altare mensa in marmo è al centro, l’ambone in legno è a sinistra ed il trono d’altare sul lato destro. Anche il presbiterio è pavimentato in marmo con diversi colori e motivi geometrici. Sul fondo, l’altare maggiore barocco è in marmi policromi, sopraelevato su cinque gradini in marmo dall’andamento poligonale e spezzato.
L’altare maggiore è leggermente distaccato dalla parete di fondo ed ai suoi lati si aprono due varchi in marmo - integrati alla struttura dell’altare stesso - che consentono il passaggio sul retro dell’altare.
Sulla lunetta della parete di fondo vi è, in alto, un finestrone cattedrale. Una struttura a tempio con colonne circolari ioniche, capitello dorato e timpano curvo spezzato, decorata con stucco effetto marmo ed oro, posta sulla parete di fondo al di sopra dell’altare maggiore, ospita la pala d'altare. Sulla lunetta della parete di fondo vi è il grande finestrone cattedrale sopra l’altare maggiore.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1980)
In epoca recente è stato aggiunto un tavolo mensa d'altare al fine di rispettare le prescrizioni conciliari e di favorire le celebrazioni liturgiche verso il popolo.
coro - aggiunta arredo (1990)
Il coro è collocato nel transetto sul lato sinistro.
confessionale - aggiunta arredo (1980)
A destra dell’ingresso, vi è la zona destinata alla confessione: addossato alla controfacciata, vi è il confessionale in legno.
fonte battesimale - aggiunta arredo (1781)
Nella prima cappella a destra è collocato il monumentale battistero in marmo dove fu battezzato, il 20 ottobre 1781, San Gaetano Enrico.
cappella feriale - intervento strutturale (2000)
Attualmente le due arciconfraternite sono utilizzate per attività pastorali e come cappelle feriali.