chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Napoli
Napoli
chiesa
parrocchiale
S. Maria della Consolazione
Parrocchia di Santa Maria della Consolazione
Struttura; Pianta; Cupola; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Zona presbiteriale; Cappelle; Pareti laterali; Facciata
confessionale - aggiunta arredo (1990); altare - aggiunta arredo (1980); coro - aggiunta arredo (1990)
1488 - 1491(costruzione intero bene); 1520 - 1520(pavimentazione preesistenze); 1537 - 1737(demolizioni intorno); 1737 - 1737(rifacimenti intero bene); 1817 - 1817(gestione intero bene); 1853 - 1853(rimaneggiamenti facciata); 1946 - 1946(restauro copertura); 1950 - 1950(modifiche interni)
Chiesa di Santa Maria della Consolazione
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria della Consolazione <Napoli>
Altre denominazioni S. Maria della Consolazione
Autore (ruolo)
Sanfelice, Ferdinando (rifacimento)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze partenopee (costruzione)
architettura barocca (costruzione)
Notizie Storiche

1488 - 1491 (costruzione intero bene)

La chiesa di Santa Maria della Consolazione a Villanova, fu eretta accanto ad un convento agostiniano nel 1488-91 dalla principessa di Bisignano Eleonora Piccolomini in una zona di proprietà del marito. Lì i Guindazzo possedevano una cappella dedicata al Battista che fu donata verso il 1500 ai padri agostiniani.

1520  (pavimentazione preesistenze)

Attraverso una grata nel pavimento a sinistra, è possibile osservare il livello della chiesa cinquecentesca sul cui pavimento si vedono ancora mattonelle maiolicate ed una lastra tombale del 1520.

1537 - 1737 (demolizioni intorno)

Nel 1537 le due fabbriche, demolite furono sostituite da una sola chiesa più ampia che assunse la veste attuale verso il 1737 ad opera di Ferdinando Sanfelice.

1737  (rifacimenti intero bene)

La chiesa assunse la veste attuale verso il 1737 ad opera di Fedinando Sanfelice, intervenuto su richiesta del priore della Marra, suo parente.

1817  (gestione intero bene)

Con decreto del 15.03.1817 i Borbone affidarono la rettoria della chiesa a Don Giuseppe Russo, quale coadiutore della Parrocchia di S. Strato a Posillipo, con l'eccezione dell'ufficio parrocchiale del battesimo.

1853  (rimaneggiamenti facciata)

La facciata, col corpo centrale aggettante fra due rientranti, preannuncia l'andamento planimetrico interno e dovette essere molto rimaneggiata nel secolo scorso, forse nel corso del restauro cui seguì la consacrazione nel 1853, sicché di veramente sanfeliciano non conserva che il finestrone.

1946  (restauro copertura)

Nel 1946 fu necessario eseguire lavori di restauro della copertura.

1950  (modifiche interni)

Nel 1950 furono eliminati i due altari laterali, lasciando solo quello maggiore sanfeliciano, praticando delle nicchie nelle pareti per sistemare alcune effigi di santi.
Descrizione

La chiesa sorge nel borgo di Villanova, nel quartiere di Posillipo. Alle spalle della chiesa, sono collocati gli ambienti a servizio della parrocchia, salone polifunzionale, teatro, sala musica, servizi igienici, sagrestia, ufficio del parroco ed all'ultimo piano la casa canonica. Antistante il prospetto principale vi è un piccolo e stretto sagrato che si sviluppa lungo via Villanova, nel punto in cui la strada forma uno slargo. Si accede alla chiesa dal marciapiede varcando un portone ligneo rivestito esternamente in ferro e contornato da portale in piperno. Dal sagrato pavimentato in cubetti di porfido, si sale un gradino in basalto che immette al livello dell'aula alla quale si accede dopo aver attraversato uno stretto filtro determinato da un tamburo in vetro. L'interno della chiesa è un interessante esempio di spazio luminoso, modellato plasticamente da forme geometriche dinamiche, come insegnava Borromini.
Struttura
La chiesa ha struttura omogenea in blocchi regolari di tufo.
Pianta
La chiesa ha pianta centrale, di forma esagonale caratterizzata da tre lati dritti e tre curvi, altimetricamente associati all'alternarsi di pareti piane ed absidate.
Cupola
La volta è ad incannucciata, retta da un sistema di tiranti, divisa in vele da costoloni in stucco. La cupola è impostata su un'alta trabeazione dall'andamento lineare alternato a linee curve e barocche al tempo stesso. Il problema della copertura della chiesa consiste nella presenza dei finestroni che non consentono di avere a disposizione una muratura continua di appoggio, ma solo sei pilastri. Il Sanfelice risolve il problema studiando, e facendo realizzare in cantiere sotto la sua direzione, una struttura costituita da tre capriate in legno di luce circa tredici metri, che si intersecano in un unico monaco ed ancorate su blocchi di muratura costruiti sul tamburo. Tale struttura è in grado di assolvere sia la funzione di protezione dagli agenti atmosferici mediante il manto di tegole piane e coppi, portato dall'orditura secondaria in legno poggiante sulle capriate, sia quella di sostegno della volta incannucciata vincolata con tiranti alla struttura principale. Il pregio notevole di questa struttura consiste proprio nella mancanza di elementi orizzontali come catene ed altro, che certamente avrebbero risolto il problema statico, ma ne avrebbero provocato uno notevole dal punto di vista architettonico, perché avrebbero attraversato la volta liberandosi così a giorno all'interno della chiesa. Esternamente la copertura è a tetto con sei falde e manto di tegole.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula è in piastrelle di cotto a quadroni. Il pavimento in cotto e maiolica non è più presente ma se ne vedono tracce attraverso una grata nel pavimento attuale, a sinistra, dove si evince il livello della chiesa cinquecentesca.
Elementi decorativi
All'interno la chiesa è interamente attintata in colore bianco, di alta qualità sono gli ornati in stucco, di gusto rococò, concentrati in alcuni nodi architettonici ed intorno alle cornici in modo da lasciare ampi spazi vuoti nelle vele ed alle pareti. Spiccano gli elementi decorativi a stucco in rilievo, sia sulle pareti che all'intradosso della cupola.
Zona presbiteriale
La zona presbiteriale si eleva su un gradino in marmo rispetto al piano di calpestio dell'aula. Il gradino è affiancato a destra e sinistra da pedane in legno che ampliano la zona destinata alle celebrazioni. L'altare maggiore in marmi policromi si eleva su tre ulteriori gradini ed è distaccato dalla parete di fondo curvilinea. Quest'ultima accoglie un varco di passaggio verso gli ambienti parrocchiali. Il tavolo mensa è al centro, del presbiterio, in asse con l'ingresso. L'ambone in marmi policromi è a sinistra come il trono d'altare. La parete di fondo dell'abside è riccamente stuccata.
Cappelle
Il fonte battesimale in marmo è collocato in una nicchia/cappella subito a sinistra del presbiterio. Simmetricamente a questa cappella, ve ne è un'altra sul lato destro, entrambe collocate lungo le pareti lineari.
Pareti laterali
Le pareti laterali sono caratterizzate da una fascia basamentale grigia tinteggiata con modanature che sono la base delle coppie di lesene composite poste agli angoli delle pareti verticali.
Facciata
La facciata principale, a doppio ordine, è organizzata in modo da comprendere per intero il lato dritto dell'esagono di pianta attestato verso la piazza ed i due bracci dritti ad esso contigui. È delimitata da paraste negli spigoli affiancate da una coppia di lesene in stile ionico che al primo ordine hanno il piedistallo poggiante su un basamento, mentre al secondo ordine poggiano su l'ampio cornicione marcapiano. Il portale rettangolare, munito di cimasa, poggia su due gradini di invito. Il secondo ordine, di altezza ridotta rispetto al primo, presenta un'ampia finestra di forma rettangolare con spigoli addolciti da curve circolari, sormontato da cornicione e timpano triangolare.
Adeguamento liturgico

confessionale - aggiunta arredo (1990)
Il confessionale è collocato a destra dell'ingresso.
altare - aggiunta arredo (1980)
In epoca recente è stato aggiunto un tavolo mensa d'altare al fine di adeguare lo spazio per le celebrazioni alle prescrizioni conciliari.
coro - aggiunta arredo (1990)
Il coro è posto sul lato sinistro dell'ingresso.
Contatta la diocesi