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Napoli
Napoli
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parrocchiale
S. Maria del Soccorso
Parrocchia di Santa Maria del Soccorso
Struttura; Pianta; Coperture; Pareti laterali; Pavimenti e pavimentazioni; Zona presbiteriale; Cripta/Locali interrati
coro - aggiunta arredo (1990); altare - aggiunta arredo (1980)
1500 - 1517(fondazione intero bene); 1775 - 1775(cartografia intero bene); XIX - XIX(passaggio di proprietà intero bene); 1977 - 1977(elevazione a parrocchia intero bene)
Chiesa di Santa Maria del Soccorso
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di Santa Maria del Soccorso <Napoli>
Altre denominazioni S. Maria del Soccorso
Ambito culturale (ruolo)
architettura rinascimentale (nuova edificazione)
Notizie Storiche

1500 - 1517 (fondazione intero bene)

La chiesa fu fondata con bolla papale del 1500, mentre la costruzione della chiesa e del convento degli Agostiniani ebbe inizio nel 1517. Infatti il complesso conventuale nacque come residenza dei monaci di S. Agostino alla Zecca in Napoli. Gli Agostiniani restarono nel complesso fino al 2007.

1775  (cartografia intero bene)

La chiesa risulta riportata sulla Carta Carafa del 1775 realizzata da Giovanni Carafa, Duca di Noja.

XIX  (passaggio di proprietà intero bene)

Con l'editto napoleonico di soppressione degli ordini religiosi, la proprietà passò al Palazzo San Giacomo. Il Comune di Napoli, infatti, ne è attualmente l'ente proprietario.

1977  (elevazione a parrocchia intero bene)

Nel 1977, la chiesa conventuale fu elevata a parrocchia.
Descrizione

La chiesa si caratterizza per essere sottoposta rispetto al piano stradale di Corso San Giovanni a Teduccio. Dal marciapiede,una scalinata in discesa, chiusa da cancellata in ferro, conduce all'ampio sagrato rettangolare antistante la chiesa, pavimentato in basalto. Il complesso oltre all'aula liturgica e agli ambienti accessori a servizio delle attività parrocchiali, include anche un chiostro del Cinquecento utilizzato per attività oratoriali. Il chiostro è a sinistra dell'aula, è a pianta quadrata, pavimentato con lastre di basalto e caratterizzato da un porticato delimitato da archi a tutto sesto e pilastri quadrati in piperno. Ogni lato del portico ha quattro campate coperte con volta a crociera intonacata di bianco. Il piano superiore del chiostro è attualmente inutilizzato a causa di infiltrazioni. Alle spalle dell'aula vi è la sacrestia, cui si accede dai locali raggiungibili dal corridoio posto sul lato destro dell'aula. Qui vi sono segreteria ed ufficio del parroco, oltre ai servizi igienici. Si accede all'aula dal sagrato mediante un portone in legno e uno pseudo tamburo in vetro. Al di sopra della zona d'ingresso, per tutta l'ampiezza della prima campata, si sviluppa la cantoria, sulla quale vi è un organo a canne.
Struttura
La struttura della chiesa è in tufo.
Pianta
La chiesa ha pianta rettangolare e navata unica che culmina nell'abside coperta a semicupola affrescata ed avente due oculi finestrati, colorati ed istoriati. La navata è scandita da cinque campate. La prima e l'ultima sono più strette, le tre centrali sono di uguali dimensioni ed accolgono nicchie scavate nella muratura con altari in marmi policromi sormontati da statue o tele. Le nicchie sono a tutto sesto, intervallate da lesene corinzie che reggono la trabeazione. Al di sopra della trabeazione è impostato il secondo ordine che ospita le finestre colorate ed istoriate a sesto ribassato. Entrando nella quinta nicchia a destra, vi è un varco che da accesso al corridoio che immette agli ambienti laterali. Nella prima nicchia a sinistra vi è un'ulteriore nicchia contenente resti di un affresco. In fondo alla navata, un grande arcone immette nell'abside.
Coperture
La semicupola dell'abside è impostata su pennacchi. La copertura della navata è con volta a botte affrescata ed unghiata in corrispondenza delle finestre.
Pareti laterali
Le lesene lungo le pareti sono in marmo rosa, i capitelli intonacati con elementi dorati. L'abside e la prima campata più stretta sono attintati in giallo e bianco, mentre le pareti sono rivestite in marmi bianchi, grigi e verdi.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell'aula è con lastre quadrate 40x40 cm bianche e grigio scuro orientate a 45° e disposte a scacchiera. In prossimità delle pareti laterali il disegno a scacchiera si interrompe per lasciar spazio a fasce in marmo grigie e bianche.
Zona presbiteriale
L'abside, non ha classica pianta semicircolare, ma è a pianta quadrata, con semicupola impostata su pennacchi. Lungo i tre lati è contornata da un coro in legno di noce. La zona presbiteriale si eleva su un gradino in marmo ed è pavimentata con il medesimo disegno a scacchiera dell'aula. L'altare vero e proprio sorge su un ulteriore gradino in marmo. Il tavolo mensa d'altare è in marmi policromi come l'ambone, posto a sinistra, ma in posizione più avanzata. Il fonte battesimale è simmetrico a quest'ultimo, si trova al livello del calpestio dell'aula ed è anch'esso in marmi policromi. Il presbiterio è dominato dalla statua della Madonna del Soccorso.
Cripta/Locali interrati
Al di sotto del calpestio dell'aula vi è una cripta, tuttavia murata.
Adeguamento liturgico

coro - aggiunta arredo (1990)
Il coro è collocato tra la fine dell'assemblea e la zona presbiteriale, più precisamente nella quinta campata a sinistra, subito prima dell'abside.
altare - aggiunta arredo (1980)
A seguito delle prescrizioni conciliari, è stato aggiunto un tavolo mensa d'altare per agevolare le celebrazioni liturgiche verso il popolo.
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