chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Napoli Napoli chiesa parrocchiale Maria Assunta di Costantinopoli Parrocchia di Santa Maria Assunta di Costantinopoli Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Zona presbiteriale; Cripta/Locali interrati; Pareti laterali; Cappelle altare - aggiunta arredo (1980); fonte battesimale - aggiunta arredo (1980); coro - aggiunta arredo (1990) 1858 - 1858(edificazione intero bene); 1858 - 1862(costruzione intero bene); 1921 - 1921(passaggio di proprietà intero bene); 1931 - 1931(passaggio di proprietà intero bene); 1932 - 1932(elevazione a parrocchia intero bene)
Chiesa di Maria Assunta di Costantinopoli
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Maria Assunta di Costantinopoli <Napoli>
Altre denominazioni
Chiesa di Santa Maria Assunta di Costantinopoli
Ambito culturale (ruolo)
architettura neogotica (prima edificazione)
Notizie Storiche
1858 (edificazione intero bene)
La storia della chiesa di Maria assunta di Costantinopoli ha origine in una delle ville della zona di Posillipo, che per qualche anno fu dimora di Adelaide e Clotilde Capece Minutolo, e che oggi è villa Rae. Le due sorelle si erano assunte la cura dell’insegnamento religioso dei giovani, aprendo loro la propria casa. Era però motivo di pena perdi Adelaide e Clotilde il fatto che, nelle vicinanze, non esistesse una chiesa. Nacque così l’idea di costruire una chiesa che avrebbero potuto realizzare con poca spesa e facilmente nell’ambito della villa ed aprirla al culto degli abitanti della zona. A questo scopo, scelsero un luogo poco distante da casa loro e di facile accesso anche dalla collina e dal mare, laddove la cupa Angara e la discesa al capo di Posillipo confluiscono nella strada nuova, nella località di Bellavista. Riuscirono ad ottenere dal re Francesco II la concessione di un suolo ed un contributo di 4000 Ducati per le spese della costruzione, iniziata nel 1858.
1858 - 1862 (costruzione intero bene)
Sembra che per non ricadere nella stucchevole banalità degli stili architettonici imperanti all’epoca abbiano fatto disegnare il progetto in Germania e che ne abbiano curato e se stesse l’esecuzione, con l’aiuto di qualche capomastro ciò spiegherebbe perché l’edificio presenta i tratti caratteristici del gotico ma ridotti all’essenziale. I lavori della chiesa si conclusero il 22 giugno 1862. Alla chiesa erano affiancate due ali, in origine destinate una a scuola e ad abitazioni per poveri poveri, l’altra ad appartamentini da affittare per l’estate. La costruzione durò quattro anni ed il costo superò di molto il preventivo tanto che le due sorelle furono costrette ad abbandonare la villa che non erano più in grado di mantenere e a trasferirsi in una delle due ali del nuovo fabbricato.
1921 (passaggio di proprietà intero bene)
Vi furono molte critiche allo stile della fabbrica, alla stravaganza delle Capece Minutolo e dalla loro leggerezza ma nessuno parve comprendere il senso dell’opera ed il valore del sacrificio. Alla morte delle sorelle la proprietà della chiesa passò al nipote, duca Ernesto del Balzo, figlio della sorella Paolina, il quale non continuò l’opera delle zie, se il 3 giugno 1921 decise di donare la chiesa stessa al sovrano militare ordine di Malta, allo scopo di ripristinarvi il culto.
1931 (passaggio di proprietà intero bene)
Il 4 agosto 1931 l’ordine di Malta cedette a sua volta la chiesa alla Curia Arcivescovile di Napoli.
1932 (elevazione a parrocchia intero bene)
Il 1 maggio 1932 la elevò a parrocchia con una cerimonia religiosa consacrandola sotto il titolo di Santa Maria Assunta in Cielo di Costantinopoli in Bellavista.
Da quel momento in poi la cura pastorale della parrocchia è stata affidata alla congregazione religiosa dei padri vocazionisti.
Descrizione
La chiesa sorge lungo via Posillipo con aula orientata ortogonalmente alla strada e rivolta verso il mare. Gli ambienti a servizio della parrocchia sono distribuiti come segue: ufficio del parroco e sacrestia a sinistra dell'aula; sala "Don Giustino" posta a destra dell'aula con accesso dalla navata; casa canonica al piano superiore; altri locali posti nell'ala destra del corpo di fabbrica di cui fa parte la chiesa sono destinati ad attività pastorali e di proprietà della fondazione Suor Orsola Benincasa.
Si accede dal marciapiedi, varcando un cancelletto in ferro, e dopo aver superato tre gradini si giunge ad un gradino più ampio che fa da strettissimo sagrato prima di entrare nell'aula liturgica. Il portone ligneo chiude il varco murario d'ingresso a sesto ribassato.
Pianta
La chiesa è a navata unica con pianta rettangolare culminante nell'abside a 5 campate dalla forma semicircolare resa da una linea spezzata. La navata è scandita in due campate a sesto acuto.
Coperture
L'aula è coperta da due volte a crociera mentre l'abside è coperta da semicupola unghiata.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è in marmo con lastroni quadrati in marmo bianco dalla forma di ottagoni irregolari lungo i cui lati corti sono inseriti cubotti in marmo grigio.
Zona presbiteriale
La zona presbiteriale è sopraelevata di un gradino in marmo. L’altare mensa è in vetro, leggero e trasparente per far intravedere il posteriore altare maggiore in marmo con elementi architettonici (archi a sesto acuto a bassorilievo) in cui sono inseriti dipinti di Gesù e figure angeliche sul fondo dorato. La zona d’altare è arricchita oltre al marmo, da sculture in legno intagliate a bassorilievo ed altorilievo. L’altare maggiore si eleva su due ulteriori gradini; l’ambone in legno è a sinistra mentre a destra dell’altare vi è un pulpito in legno.
Cripta/Locali interrati
In prossimità all’ingresso visibile sulla pavimentazione dell’aula, vi è una botola con doppia lastra di marmo che conduce alla sottostante cripta.
Pareti laterali
Le pareti laterali sono tutte tinteggiate: in bianco per gli elementi strutturali a rilievo e per le costolonature, in azzurro carta da zucchero per le superfici piane.
Lungo le pareti due finestrini gotici a sesto acuto sopra l’abside in alto ed un solo oculo sulla facciata consentono l’ingresso della luce naturale all’interno dell’aula liturgica. Tuttavia la maggior parte della luce che pervade lo spazio entra dall’ingresso principale dal momento che la chiesa fronteggia la strada e non ha ostacoli oltre di essa.
Cappelle
Nella nicchia della prima campata a sinistra vi è una lapide in legno con intagli a bassorilievo.
Nella nicchia della prima campata a destra vi è una lapide con sculture angeliche a bassorilievo.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1980)
In epoca recente è stato aggiunto un tavolo mensa d'altare al fine di rispettare le prescrizioni conciliari e favorire la celebrazione della liturgia verso il popolo.
fonte battesimale - aggiunta arredo (1980)
Il fonte battesimale è a destra con base in marmo e copertura lignea.
coro - aggiunta arredo (1990)
Il coro è nella seconda campata del lato sinistro, collocato idealmente tra assemblea e zona presbiteriale.