chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Napoli Napoli basilica parrocchiale San Gennaro ad Antignano Parrocchia di San Gennaro ad Antignano Pianta; Impianto strutturale; Elementi decorativi; Coperture presbiterio - aggiunta arredo (1970); confessionale - aggiunta arredo (1970) 315 - 315(origini carattere generale); XVII - XVII(prima fondazione carattere generale); XVIII - XVIII(proprietà carattere generale); 1707 - 1707(edificazione cappella carattere generale); 1857 - 1857(progettazione carattere generale); 1897 - 1861(demolizione intero bene); 1902 - 1904(progettazione intero bene); 1904 - 1968(edificazione basilica intero bene); 1932 - 1932(fine lavori intero bene); 1968 - 1968(completamento intero bene); 1980 - 1980(espansione carattere generale); 2016 - 2017(ristrutturazione copertura)
Basilica di San Gennaro ad Antignano
Tipologia e qualificazione
basilica parrocchiale
Denominazione
Basilica di San Gennaro ad Antignano <Napoli>
Altre denominazioni
Chiesa di San Gennaro ad Antignano
Ambito culturale (ruolo)
architettura eclettica (edificazione )
Notizie Storiche
315 (origini carattere generale)
Sorge nei pressi del luogo in cui, nel 315, si verificò, per la prima volta, il prodigio della fusione del sangue di san Gennaro.
XVII (prima fondazione carattere generale)
L'edificio religioso originario fu fondato nel corso del Medioevo, in data tuttora ignota; tuttavia, nel XVII secolo, Camillo Tutini e Carlo Celano riportano la presenza di "un altarino e sopra di esso la testa di marmo del Santo", eretto in epoca assai risalente, e già meta di fastose processioni da parte dei numerosi fedeli.
XVIII (proprietà carattere generale)
Sul finire del secolo la detta cappella dedicata a San Gennaro divenne possesso della famiglia Vacchiano e prese, forse, a chiamarsi col nome dei proprietari (nello specifico cappella Vacchiano).
1707 (edificazione cappella carattere generale)
Nel 1707 la duchessa di Diano Brigida Spinola, vedova del Marchese di Ramonte Marcello Calà, e suo figlio Filippo Ossorio olim Calà, Marchese di Villanova, proprietari del terreno ove sorgeva l'edicola, commissionarono l'erezione di "una volta a mo' di cappella". Sulla facciata di tale complesso fu posta la summenzionata testa del Santo, di fattura cinquecentesca, ad oggi incorporata in un monumento in piperno posto nei pressi di via Conte della Cerra, mentre all'interno si trovava una lapide commemorativa della fondazione.
1857 (progettazione carattere generale)
La famiglia Vacchiano vendette al re Ferdinando II di Borbone nel 1857, che progettò di realizzarvi una basilica che tuttavia rimase incompiuta a causa della caduta della dinastia borbonica.
1897 - 1861 (demolizione intero bene)
Nel 1897 (forse 1895) il complesso fu abbattuto, nonostante Vittorio Emanuele II l'avesse dichiarato monumento nazionale nel 1861.
1902 - 1904 (progettazione intero bene)
Nel 1902 il monsignore Gennaro Sperindeo (1870 - Napoli, 1954) programmò la realizzazione d'una chiesa mediante raccolta di elemosine, vista l'indignazione degli abitanti della zona per l'abbattimento della vecchia Cappella e anche in occasione del sedicesimo centenario del martirio di san Gennaro. Il 27 dicembre 1904 fu posta la prima pietra e il 10 settembre 1905 fu inaugurata, aprendo al culto solo la cripta. I lavori proseguirono con molto rilento per problemi finanziari. Il terreno che avrebbe dovuto ospitare la costruenda basilica fu, in un primo momento, individuato in quello di fronte (dall'altro lato della strada, quello a sud, dove era collocata da cappella abbattuta) al quale, poi, effettivamente, fu costruita la basilica. Il primo terreno era esposto a nord e, quindi, la facciata della basilica sarebbe stata buia e, data la pendenza nord-sud della strada, infossata; esso fu permutato con quello di fronte (a nord) e si iniziarono i lavori di costruzione.
1904 - 1968 (edificazione basilica intero bene)
La basilica fu iniziata il 27 dicembre 1904 e terminata nel 1968.
1932 (fine lavori intero bene)
Il 19 settembre 1932 fu aperta al culto tutta la basilica, ma doveva essere ancora rifinita, mancando finanche il rivestimento della facciata.
1968 (completamento intero bene)
Nel 1968 la basilica fu definitivamente completata.
1980 (espansione carattere generale)
Nel 1980 sono stati svolti lavori di espansione per la sagrestia e bagni.
2016 - 2017 (ristrutturazione copertura)
Tra il 2016 ed il 2017 sono stati eseguiti lavori di ristrutturazione inerenti al rivestimento con guaina della copertura.
Descrizione
La basilica minore pontificia di San Gennaro ad Antignano è una delle chiese monumentali di Napoli; si erge nella quinta Municipalità Arenella-Vomero, nella Circoscrizione Vomero, in Via San Gennaro ad Antignano n° 82. La pianta è a croce latina, con 3 navate terminanti in 3 absidi semicircolari, divise da 12 colonne di granito grigio con capitelli corinzi di marmo bianco. La struttura ricalca il modello delle chiese paleocristiane del IV secolo d.C.. In facciata, come gli interni sono caratterizzati da opus reticolatum, di tufo giallo e nero napoletano, ed opus vittatum di tufo giallo napoletano e mattone rosso. Il portale è in bronzo con relativa armatura in ferro, ed il soffitto è a capriate lignee.
Pianta
La pianta è a croce latina, a tre navate che terminano con tre absidi semicircolari.
Impianto strutturale
L’impianto ricalca il modello delle basiliche paleocristiane del IV secolo d. C. Le navate sono divise da 12 colonne in granito grigio con capitelli corinzi in marmo bianco. L’abside della navata centrale risulta di larghezza maggiore rispetto alle due navate laterali. In corrispondenza della zona presbiteriale, in alto su entrambi i lati, vi sono due spazi che vi si affacciano probabilmente progettati per il coro.
Elementi decorativi
L’adozione dell’opus reticolatum, con tufo giallo napoletano e nero, e dell’opus vittatum, con tufo giallo napoletano e mattoni in laterizio rosso, conferiscono alla struttura uno stile architettonico ecclettico.