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Napoli
Napoli
chiesa
parrocchiale
S. Francesco d'Assisi
Parrocchia di San Francesco d'Assisi
Facciata; Pianta; Pareti laterali; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Cappelle; Arredi; Zona presbiteriale; Elementi decorativi
presbiterio - intervento strutturale (1970); fonte battesimale - aggiunta arredo (1952); confessionale - aggiunta arredo (1961)
1891 - 1892(edificazione intero bene); 1893 - 1894(completamento intero bene); 1893 - 1899(passaggio di proprietà carattere generale); 1905 - 1950(aggiunta arredo aula liturgica); 1912 - 1924(chiusura carattere generale); 1942 - 1945(conflitto bellico vetrate); 1942 - 1952(conflitto bellico intero bene); 1950 - 1950(aggiunta arredo carattere generale); 1952 - 1957(ristrutturazione intero bene); 1952 - 2024(erezione a parrocchia carattere generale); 1968 - 1985(ristrutturazione presbiterio); 2020 - 2022(restauro intero bene); 2023 - 2024(ristrutturazione soffitto)
Chiesa di San Francesco d'Assisi
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Francesco d'Assisi <Napoli>
Altre denominazioni San Francesco d'Assisi al Vomero
S. Francesco d'Assisi
Ambito culturale (ruolo)
architettura neoromanica (edificazione)
Notizie Storiche

1891 - 1892 (edificazione intero bene)

Il convento di S. Francesco è stato fondato nel maggio del 1892. Il suolo fu acquistato il 4 novembre del 1891 e la prima pietra fu posta il 19 maggio del 1892.

1893 - 1894 (completamento intero bene)

Fra Wendelino, frate laico tedesco, approdò a Napoli nel giugno 1893 e rivide il progetto realizzato dall’ ingegnere Angelo Tonso eliminando alcuni elementi durante l’esecuzione dei lavori, migliorando sia l’aspetto economico che tempistico per il completamento della chiesa. Infine, la chiesa fu consacrata dal cardinal Sanfelice, che ne aveva benedetta la prima pietra, il giorno 8 ottobre 1894.

1893 - 1899 (passaggio di proprietà carattere generale)

Il convento appartenne dal 1893 al 1897 alla Provincia Osservante di Terra di Lavoro. Dal 1897 al 1899 passò alla Provincia antica di Napoli e Terra di Lavoro.

1905 - 1950 (aggiunta arredo aula liturgica)

Tra il 1905 ed il 1908 venne eretto il pulpito su disegno dell’ Ing. Gaetano Avignone, demolito nel 1950.

1912 - 1924 (chiusura carattere generale)

Il chiericato stette chiuso per una quindicina d'anni. Fu riaperto nel settembre 1924. Cau­sa di questa lunga chiusura fu la prima Guerra Mondiale, alla quale parteciparono le forze più valide della Provincia e l'indisponibilità del secondo piano del convento occupato da estranei. La lunga presenza di estranei in convento rese necessaria la costruzione della scala che immette al secondo piano del convento direttamente dalla strada senza passare per il chiostro. Fin quando non si poté disporre del secondo piano, sede naturale dei chierici, questi occuparono il corri­doio sud del primo piano.

1942 - 1945 (conflitto bellico vetrate)

Durante un bombardamento nella seconda guerra mondiale i finestroni caratterizzati da artistiche vetrate lavorati con vetro antico e dipinto a gran fuoco con colori vetrificabili, hanno subito notevoli danni che ne hanno conseguito la sostituzione ed il restauro.

1942 - 1952 (conflitto bellico intero bene)

L’intero complesso divenne rifugio antiaereo. Il primo novembre del 1943 alle 18:30, una bomba tedesca scoppiò nel corridoio sud del primo piano, vennero distrutte stanze e danneggiate porte, finestre, solai e tetti. L’organo elettrico venne messo fuori uso.

1950  (aggiunta arredo carattere generale)

Nel 1950 vennero realizzate panche-inginocchiatoi in legno realizzate dalla ditta Luigi Esposito Corcione di Marigliano su disegno dell’ingegnere Luigi Trama, fino ad allora la chiesa era dotata di sole sedie.

1952 - 1957 (ristrutturazione intero bene)

In questo periodo furono portati a termine i lavori di ricostruzione del complesso a seguito del conflitto bellico. Tra le nuove lavorazioni si riporta la realizzazione della Grotta di Lourdes, la sistemazione del presbiterio e dell’abside e dell’inserimento di un nuovo organo.

1952 - 2024 (erezione a parrocchia carattere generale)

Il 15 gennaio del 1952 la curia arcivescovile di Napoli emanò il decreto di erezione a parrocchia.

1968 - 1985 (ristrutturazione presbiterio)

In tale area sono stati svolti molti lavori di ristrutturazione per adeguarla alle nuove esigenze liturgiche, il presbiterio è ricoperto di marmi pregiati, l’altare maggiore con paliotto arcuato è costituito da una mensa di marmo bianco e da base di marmo colorato. Al centro vi sono i sedili dei sacri ministri ed in alto vi è la croce ed a sinistra il ciborio incavato nel muro absidale. La zona è stata realizzata in due riprese: nel 1968 furono fatti l’altare maggiore basilicale e il ciborio e nel 1985 fu risistemato il settore absidale secondo il progetto dell’arch. P. Scuotto.

2020 - 2022 (restauro intero bene)

La facciata esterna della chiesa e del convento sono stati oggetto di intervento di restauro tra il 2020 ed il 2022.

2023 - 2024 (ristrutturazione soffitto)

Nel 2023 sono stati realizzati lavori di ritinteggiatura del soffitto.
Descrizione

Entrando in chiesa si è colpiti da dalla semioscurità dell'ambiente provocata dai vetri istoriati. Il tempio è una struttura fondamentalmente romanica, con tre finestroni sulla facciata, otto sui muri laterali e cinque nell'abside. L’aula liturgica è sormontato da una volta a botte sorretta da lesene addossate alle pareti. Vi sono sei cappelle laterali che ospitano i sei altari marmorei.
Facciata
La facciata della chiesa ha sul davanti un portale, tre finestre arcate, un fastigio cuspidato e due piccoli campanili terminali.
Pianta
Unica navata lunga m. 34,50, larga m. 11,40, alta m. 17,80.
Pareti laterali
Le pareti sono ricoperte di stucco lucido, imita­zione marmo venato, caratterizzate da archetti, che si rincorrono sotto il cornicione, simili a quelli del prospetto e fiancata della chiesa.
Coperture
La volta, ripitturata verso il 1955, è a botte ed è sorretta da. semicolonne addossate alle pareti, dalle quali partono dei costoloni, che danno origine ad archi e terminano in chiave sotto la volta.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è a quadroni di marmo bianco e nero.
Cappelle
Vi sono sei cappelle laterali poco profonde, tre per lato, dedicate a S. Antonio, al S. Cuore di Gesù, alla Madonna, a S.Anna, a S. Giuseppe, a S. Francesco, con rispettivi altari marmorei e quadri di modesta levatura artistica.
Arredi
L’aula è dotata di panche-inginocchiatoi in legno realizzate nel 1950 dalla ditta Luigi Esposito Corcione di Marigliano su disegno dell’ingegnere Luigi Trama.
Zona presbiteriale
Il presbiterio comunica con l’aula per mezzo di due gradini. Va dall’arco trionfale all’abside ricurva ed è scandito da sei colonne addossate che danno origine a finestroni arcuati e da costoloni che si chiudono in alto sulla volta.
Elementi decorativi
La trifora del frontone rappresenta l’Immacolata Concezione venerata da S. Ludovico IX re di Francia e S. Elisabetta d’Ungheria. Tutti i finestroni della chiesa sono stati restaurati in seguito ai danni causati da un bombardamento della seconda guerra mondiale.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970)
La zona presbiteriale una volta era separata dal resto dalla chiesa da una balaustra, prima in metallo e poi dal 1961 in marmo bianco e rosso di Verona, ambedue rimossi. Inoltre vi era presente anche un pulpito realizzato intorno al 1950 demolito successivamente.
fonte battesimale - aggiunta arredo (1952)
Fonte battesimale realizzata nel 1952.
confessionale - aggiunta arredo (1961)
Confessionali realizzati nel 1961 dall’ebanista Gennaro Nunziato.
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